DOPO LA BONIFICA EFFETTUATA PER ORDINE DELLA MAGISTRATURA A SEGUITO DELL’ESPOSTO DEI CONSIGLIERI ANNAMARIA TARANTINO E SIMONE CENTORE COSTATA ALLE CASSE COMUNALI CIRCA 700.000,00 EURO
E’ iniziato l’arrivo dei primi villeggianti proprietari delle villette intorno al tristemente noto complesso immobiliare delle Salzare sul Lungomare degli Ardeatini dove danno lustro le ville facenti parte dei complessi immobiliari come le Sabbie d’Oro e quelli verso Tor San Lorenzo. Malgrado ciò, i primi vacanzieri arrivati, nel vedere la zona dell’ex isola ecologica piena di rifiuti si sono infuriati e ci hanno mandato delle foto della discarica abusiva nei piazzali dove una volta c’era l’isola ecologica oggi spostata su via Pontina Vecchia grazie alla concessionaria per la raccolta dei rifiuti e all’interessamento del sindaco Cremonini e dell’assessore all’ambiente che ne hanno anticipato l’apertura in considerazione del fatto che la costruenda isola ecologica comunale di via Garda iniziata dall’amministrazione Savarese del M5S non è stata ultimata nei tempi previsti, ed ora non si sa se e quando riprenderanno i lavori che dovrà portare a termine questa amministrazione. Per dovere di cronaca va detto che l’attuale e magnifica isola ecologica di via Pontina vecchia, è stata costruita a spese della concessionaria come da contratto per proposta migliorativa. L’isola risulta essere un lavoro migliorativo che poi ha avuto la sua ragion d’essere per arrivare all’aggiudicazione della gara. La preoccupazione dei villeggianti pasquali, è come ci spiegava un proprietario di una delle ville a ridosso del “Serpentone” che in questi giorni scapestrati vari possano innescare il fuoco ai rifiuti con conseguenza di un’aria irrespirabile e tossica, oltre ad impuzzolire l’interno delle camere che li costringerebbe a fuggire da Ardea. Ormai siamo all’esasperazione, continua il nostro interlocutore, d’estate ogni settimana c’era un fuoco tossico che necessitava l’intervento dei vigili del fuoco con schiumogeni, un incendio per le materie che bruciavano come carta plasticata, plastica in genere e mobili fuori uso che sprigionavano i fumi dalle vernici intossicando per giorni l’aria. Ci auguriamo che questo non avvenga ma certo, la grande discarica a cielo aperto si presta all’attenzione di certi balordi piromani. Se questo dovesse avvenire saremmo costretti ad abbandonare Ardea per averci rovinato le ferie pasquali. Va anche ricordato che con la dismissione dell’isola ecologica smantellata alla fine dell’estate e lasciata con il piazzale pulito a dovere, credevamo di aver risolto il problema, purtroppo non è così. Il vacanziere conclude ricordando a chi di dovere che non si deve attendere che diventi una discarica i cui costi lievitano per una bonifica, sempre che, il rifiuto a causa del fuoco, non diventi del combusto dai costi stratosferici per la bonifica e la discarica.
Luigi Centore