IL SINDACO CREMONINI TROVERA’ UNA SALOMONICA SOLUZIONE AL PROBLEMA?

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IL SINDACO CREMONINI

di Luigi Centore

Lettera aperta di un cittadino che ha difficoltà nel pagare quanto previsto per il rilascio del condono edilizio rischiando di vedersi rigettata la richiesta di condono presentata con una delle tre leggi dello Stato sul condono edilizio per regolarizzare l’abuso. Dopo anni la concesssionaria per l’espletamento delle richieste di condono edilizio invia come legge prevede da pagare. Purtroppo cifre da capogiro anche 80.000,00 o 200.000,00 euro per condonare degli abusi. Noi non entriamo nel merito se le richieste sono giuste o meno, ma nel modo con cui certe procedure vengono portate avanti, come vengono  attuate,  della non equità di procedure. Noi nel rispetto del diritto di cronaca riportiamo  il pensiero di un nostro lettore anche perchè sarebbe opportuno che non attuata  dall’amministrazione comunale o dalla concessionaria la teoria di “Figli e figliastri” privilegiando chi neppure è proprietario del terreno in danno di chi almeno il terreno lo ha acquistato con tanto di rogito notarile. Va inoltre precisato che quest’appalto nasce da una amministrazione precedente a guida del M5S e che l’attuale amministrazione si è ritarovata a dover gestire. Oppure a dare inizio una volta che dovessero venire rigettate le richieste per mancanza dell’atto di proprietà del terreno o per mancanza di pagamenti a dare inizio a procedure di  demolizione, acquisizione dei terreni di proprietà, mentre nei 706 ettari delle Salzare dove ci sono abitazioni e complessi commerciali di prestigio, che formano una vera e propria zona commerciale, le Salzare è già proprietà comunale e conseguente ed il  rigetto dei condoni,  è che ormai una “patata bollente”   nelle mani dell’amministrazione di centro destra a guida Maurizio Cremonini noto per le sue salomoniche decisioni.

    “La lettera aperta del cittadino”

“LA CONCESSIONARIA PER L’ESPLETAMENTO DELLE PRATICHE DEI TRE CONDONI EDILIZI FA FIGLI E FIGLIASTRI CON IL CONSENSO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE MOLTI CITTADINI INTENDONO RIVOLGERSI ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA

 Stanno arrivando comunicazioni a diversi cittadini che ad Ardea hanno edificato abusivamente e successivamente presentato una richiesta di condono edilizio (in base a quanto previsto dalla Legge 47/85, dalla Legge 724/94 e dalla Legge 326/03).Queste richieste di condono presentate dai cittadini che hanno realizzato abusi edilizi sul territorio di Ardea, dovrebbero essere lavorate dai competenti uffici secondo un ordine cronologico.Purtroppo ciò non avviene, non a caso da qualche settimana arrivano a coloro che ne hanno fatto richiesta solleciti di pagamenti e diffide a completare le pratiche con minaccia di archiviazione della domanda stessa e relativo rigetto.In alternativa gli uffici chiedono di completare la domanda effettuando i pagamenti mancanti.Purtroppo ad Ardea,  a differenza di comuni limitrofi e non solo, non si riesce a comprendere il motivo per cui tali pagamenti risultano più alti rispetto alla media nazionale.Fin qui sarebbe normale e giusto inviare solleci, purtroppo in una certa zona di Ardea non è così in quanto tali richieste a molti non arrivano, di conseguenza le pratiche relative a quelle zone non vengono arbitrariamente evase.Questo accade per le domande di condono edilizio presentate sui terreni demaniali dell’ ”Uso Civico”, ovvero su quelle aree di territorio meglio conosciute come i 706 ettari delle “Salzare”, la zona “Monti” e la zona “acque basse”.

 Perché accade questo?

Un tacito accordo con l’amministrazione precedente a guida M5S aveva di fatto ratificato alla attuale concessionaria il contratto di assegnazione con il Comune di Ardea? O la società stessa agisce con arbitrio? Oppure la società non evade quelle pratiche perché ai richiedenti manca il “certificato” più importante quale “il titolo di proprità di proprietà  (non possono effettuare il rogito notarile) ?

 Gli occupanti di quelle terre, non essendo di fatto proprietari, dovrebbero ricevere il rigetto della domanda ed accettare la demolizione già prevista da alcuni articoli di legge sul condono.Ciò vale anche per quanti non pagano nei tempi previsti riportati sulle lettere di sollecito, che stanno turbando il sonno di quei cittadini in difficoltà a pagare le alte cifre richieste per legge. Una storia che va comunque risolta non potendo distinguere tra figli e figliastri, per cui se un cittadino non può pagare perché ha già degli impegni e ancor meno può chiedere un finanziamento, potrebbe trovarsi con una ordinanza di abbattimento del manufatto e l’immediato abbandono del terreno occupato senza titolo, cosa che invece non avviene per chi ha edificato su terreni non soggetti solo ad uso civico o che ha potuto affrancare.

L’amministrazione comunale provveda immediatamente a risolvere il problema su descritto. Inoltre se si ha difficoltà a stipulare un regolare rogito e conseguentemente  ottenere l’atto di proprietà del terreno, altri hanno difficoltà a reperire il denaro per pagare quanto richiesto dalla concessionaria per ordine del comune per l’espletamento delle pratiche di condono assegnate dal comune di Ardea per essere espletate. Va fatto notare che nell’ultimo consiglio comunale il consigliere Alberto Montesi ha sollevato il caso degli esosi oneri richiesti per i quali non si danno sufficienti spiegazioni e che risultano essere molto più alti rispetto agli altri comuni d’Italia, ma questa è altra cosa.”