Il presidente dell’associazione Marina di Ardea con diversi soci dell’associazione ed esponenti del Movimento 5 Stelle di Ardea accompagnati dall’ex e bravissima assessore del M5S Sonia Modica e con l’addetto stampa del M5S di Ardea, hanno voluto visitare il luogo delle Salzare, zona alta in via dei Monti di Cesavoro l’area che per una settimana ha tenuto impegnato una squadra di vigili del fuoco di Pomezia con diverse autobotti. (60000 litri d’acqua) L’incendio che per una settimana ha infestato l’area di fumi presumibilmente tossici ma comunque acri che prendendoti alla gola ti lasciavano respirare a fatica. La comitiva guidata dalla presidente dell’associazione si sono voluti rendere conto del disastro ambientale stimato sui due milioni di euro per la bonifica, soldi che dovranno pagare i cittadini di Ardea, (fatto salvo eventuali risarcimenti a persone ed animali) a meno che lo Stato centrale o la Regione finanzia la bonifica del combusto, lo smaltimento delle carcasse di auto e rifiuti vari attualmente in loco. Resta comunque un dilemma di come fino ad oggi nessuno ha provveduto a bonificare quelle aree dai rifiuti abbandonati da ignoti, del resto in zona non è soltanto questa discarica di pezzi di ricambi, di rifiuti vari come mobili ed auto incendiate dopo essere state cannibalizzate e sempre senza che nessuno di chi avrebbe dovuto sapere o controllare, ha saputo o visto nulla di quei depositi di rifiuti che per un’estate intera lo stesso unico agricoltore della zona ha più volte segnalato all’assessorato preposto. Purtroppo il disinteresse nel prevenire certe azioni delittuose come “l’assassinio” dell’ambiente non riguarda la salute pubblica. Purtroppo si adducono forse scuse puerili, quale quella che essendoci in atto una indagine di polizia giudiziaria, non si poteva intervenire per frenare questa storia? Un’indagine che vede, stando a quanto il “vox populi” racconta e certe istituzioni non smentiscono, che la stessa amministrazione comunale ha dovuto inviare due suoi agenti a collaborare con gli investigatori di Stato siti in Pomezia, indagini, designate addirittura dal Capo della Procura della Repubblica di Velletri. Ovviamente c’è chi si domanda: Ora si procederà alla bonifica di questa discarica e di tutte le altre? Oppure si deve continuare a vedere il combusto degli incendi di quest’estate che tanto hanno tenuto con il fiato sospesa l’unico agricoltore di zona che stava sempre in pensiero che gli incendi potevano bruciargli il grano ormai pronto per la mietitura? Ormai il terreno dei 706 ettari delle Salzare è compromesso, tra abusivismo di abitazioni e baracche varie, di insediamenti di nomadi che vivono fissi in zona, una zona forse anche ad alto rischio inquinamento del suolo e magari delle acque. (va detto che lì l’approvvigionamento idrico avviene per mezzo di pozzi artesiani solo in casi sporadici qualcuno ha l’acqua dell’acquedotto comunale che nn si sa come vi è stata concessa. Va anche fatto notare che nel periodo estivo appena trascorso, non passava notte che non si verificava un incendio i cui fumi tossici ammorbavano il territorio di Tor San Lorenzo, Nuova Florida e lungomare, lasciando l’unico agricoltore della zona con il fiato sospeso: Ma tutto tace.
Luigi Centore