Intervista al consigliere di opposizione Davide Zingaretti: “LA POLITICA SUI RIFIUTI DI PRINCIPI? SBIADITA E MOLTO CONFUSA”

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DAVIDE ZINGARETTI

L’opposizione aveva presentato un emendamento per estendere il territorio da inserire nel vincolo della campagna romana ma è stato bocciato dalla maggioranza

DAVIDE ZINGARETTI

 di Riccardo Toffoli

Di certo all’opposizione, questa nuova maggioranza non ne passa una. Sulla nuova linea sbandierata al suon di uno stesso ritornello “Non ci facciamo dettare più come dobbiamo fare le cose da voi”, però, si gioca gran parte della credibilità politica della stessa amministrazione. Di certo l’opposizione si rifiuta di rintanarsi nell’angolo in cui è stata messa e ci prova ad essere protagonista. Ci ha provato con un emendamento alla proposta portata in Consiglio dall’assessore all’urbanistica Roberto Boi per estendere il territorio da inserire nel vincolo della campagna romana. Non ce l’ha fatta, ma ha strappato l’impegno di Boi a discutere della proposta in commissione e presentarla in Regione con un’integrazione.

Insomma un Consiglio comunale che non vi aspettavate……

“L’ultimo consiglio comunale è stato acceso. Il testo della campagna romana è un documento su cui si lavora da molti anni. È iniziato con la giunta Terra e ora si è arrivati all’approvazione. Pur rimanendo di fondo d’accordo con l’idea di tutelare ciò che è campagna romana nel nostro territorio, abbiamo ritenuto che la proposta avanzata dall’assessore Boi e dalla maggioranza, fosse incompleta. Noi abbiamo presentato un emendamento che allargava il vincolo a Colli del Sole e a tutto ciò che è contiguo al Comune di Ardea che ha messo già il vincolo di Campagna Romana. Queste zone, rimanendo fuori ora dal vincolo, si prestano così a qualsivoglia progetto. Dopo un lungo e serrato confronto alla conferenza dei capigruppo, la maggioranza ha scelto di bocciare il nostro testo e l’opposizione si è astenuta su quello della maggioranza. Il testo così approvato, è limitato e non comprensivo di tutta la zona interessata”.

Vi hanno accusato di aver trascurato l’iter per due anni. Infatti la prima proposta è stata avanzata da Omar Ruberti quando era assessore all’urbanistica. Poi, quando è arrivata la crisi politica, l’iter non è continuato. È così?

“Quelli che vengono definiti due anni persi, sono stati in effetti due anni di profondo lavoro. Tra l’altro è anche singolare che questo profondo lavoro sia stato svolto con l’aiuto dell’allora consigliere d’opposizione e oggi assessore Roberto Boi. L’allora assessore all’urbanistica Giorgio Giusfredi presentò l’atto in commissione urbanistica ed è stato discusso con osservazioni e proposte proprio condivise con Boi. Partì un lavoro di estremo dettaglio con esperti del settore. Chi dice che sono stati due anni di lavoro persi, lo invito a vedere quanto lavoro è stato fatto e che oggi è alla base della proposta portata in Consiglio comunale”.

Boi ha detto che l’emendamento non era recepibile così come impostato perché inseriva sei nuclei abitati. È vero?

“Le zone che abbiamo inserito ricadono nella descrizione di campagna romana. Non abbiamo inserito nuclei. Su tutto ciò che riguardava le situazioni abitative, abbiamo chiesto di discutere in commissione e con un parere dei tecnici. La nostra proposta aveva sicuramente bisogno di un lavoro di dettaglio e non di una semplice conferenza dei capigruppo. Un confronto più approfondito sulla campagna romana sarebbe stato auspicabile”.

Una volta e se sarà certificato il lavoro svolto, tocca poi gestire questo territorio. Altrimenti la campagna romana rimane solo sulla carta e il territorio viene lasciato al degrado. Monitorerete questo percorso come opposizione?

“Noi ovviamente auspichiamo che tutto esca dalla Regione con esito positivo. Nella prima commissione urbanistica, noi come opposizione abbiamo richiesto la necessità di un confronto con i residenti e con i professionisti perché sappiamo che con l’approvazione della Campagna Romana, devono essere assunti degli impegni precisi. E gli impegni sono questi: una volta che esiste il vincolo, come intervenire sul territorio?”

Nel Consiglio comunale è saltato anche il punto sulla discarica. Non l’avete presa bene…..

“In conferenza dei capigruppo, avevamo deciso di portare il vincolo della campagna romana e poi le osservazioni al progetto di discarica. Questa maggioranza parla più fuori dall’aula che all’interno. Assistiamo a interviste di colleghi che vogliono impartirci lezioni. Io vorrei ricordare che, al di là delle chiacchiere, le posizioni politiche si esprimono con i voti in consiglio comunale. In aula abbiamo scoperto che non serve presentare altre osservazioni perché fanno fede quelle che abbiamo presentato noi a maggio. Questo mi lascia molti dubbi sul metodo che stanno portando avanti. A chi dice che il punto all’ordine del giorno in consiglio comunale sia stato tolto per assenza di documenti, rispondo che ogni qualvolta che si sia parlato di temi del genere, abbiamo sempre convocato delle commissioni perché i consiglieri vengano edotti del lavoro che si sta portando avanti. Questo metodo ci può essere d’aiuto per estendere il dibattito ad associazioni e cittadini che negli anni ci hanno supportato presentando a loro volta osservazioni. Sui rifiuti la linea della maggioranza Principi è sbiadita o comunque molto confusa”.

Le provinciali sono in arrivo. Come vi state organizzando per cercare di portare almeno un rappresentante nel Consiglio provinciale?

“Le provinciali sono un momento elettorale molto importante. Dobbiamo avere dei rappresentanti in Consiglio provinciale. Con la cancellazione degli Egato, il tema dei rifiuti passa alle province che hanno anche altre grandi tematiche come la mobilità, le strade, l’istruzione superiore e la gestione del servizio idrico. Stiamo lavorando come consiglieri di Aprilia Civica, per un quadro politico a livello provinciale. Io parlo nella veste di consigliere comunale e di segretario provinciale di Azione. Noi stiamo aprendo un confronto con tutti i consiglieri della provincia di Latina che siano disposti a portare avanti alcune battaglie su temi specifici: la gestione del ciclo rifiuti, la corretta gestione del servizio idrico e la tematica delle infrastrutture. Dobbiamo allargare il raggio d’azione che non può finire nella nostra città. Abbiamo interlocuzioni avanzate con diversi consiglieri anche del sud pontino. La presenza di Aprilia potrà essere molto forte. Questo però deve avvenire su contenuti precisi”.