Il commissario Paolo D’Attilio e il subcommissario Aldo Aldi si presentano alla città “I CITTADINI ABBIANO FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI. IL COMMISSARIO E’ COME UN BUON PADRE DI FAMIGLIA”

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di Riccardo Toffoli

“Siamo stati nominati per traghettare il Comune fino alle prossime elezioni. Vedremo se poi succede qualcosa. La strada è lunga”. Il commissario Paolo D’Attilio si presenta alla città. Ci riceve martedì 16 luglio nell’ufficio del Sindaco di Piazza Roma. Si è insediato il 9 luglio. “Tornavo da Avellino per sbrigare le ultime pratiche –ha detto- e nel tornare a casa, mi sono fermato ad Aprilia”. Ha però iniziato a lavorare operativamente all’inizio della settimana successiva. Era lunedì 15 luglio. Insieme a lui, il primo subcommissario Aldo Aldi, della Prefettura di Roma, con esperienze specifiche nei commissariamenti dei Comuni per dimissioni o per infiltrazioni mafiose. Appassionato di basket, e anche giocatore durante la gioventù, Paolo D’Attilio è nato ad Ostia dove ha vissuto fino ai 18 anni. Poi il padre, nel corpo della Guardia di Finanza, è stato trasferito a Nord per motivi di lavoro. È quindi livornese di adozione. A Livorno ha svolto gran parte della sua carriera in Prefettura. La Toscana quindi è la sua seconda casa e dove attualmente vive. “A Roma mi dicevano che fossi toscano -ha detto- in Toscana dicevano che fossi Romano”. “Di questa zona ricordo il litorale –ha detto- anche quando mi sono trasferito, venivo ad Ostia a trovare i miei nonni. Una frazione di Roma che è cambiata moltissimo in poco tempo”. Chiaro accento toscano, ha una missione ben precisa: “dare un’immagine diversa del Comune. I cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni. Come un padre vuole bene ai suoi figli, noi abbiamo a cuore il bene pubblico e la città”.

IL RUOLO – Attualmente Paolo D’Attilio è stato nominato commissario per contestuale dimissione dei consiglieri comunali. Quindi ha l’incarico di traghettare il Comune fino alle prime elezioni utili. La situazione però è molto delicata e complessa. A seguito del terremoto giudiziario che ha portato tra l’altro ai domiciliari l’ex sindaco Lanfranco Principi, poi dimessosi, la Prefettura di Latina sta valutando la possibilità (più “probabilità” a sentire le parole del nuovo Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella) di inviare la commissione d’accesso presso il Comune di Aprilia. La commissione avrà un tempo massimo di sei mesi (tre mesi rinnovabili di altri tre) per inviare una relazione nella quale, se ravvisa dei presupposti, può chiedere il commissariamento per infiltrazioni mafiose. Oppure, se non ravvisa i presupposti, può chiedere l’archiviazione della procedura. Nel caso in cui fosse richiesto il commissariamento, la palla passa al Ministro dell’Interno che può nominare il commissario. Il nuovo commissario può coincidere con l’attuale, ma non è automatico. Per questo ha tenuto a precisare che: “Siamo stati nominati per le contestuali dimissioni dei consiglieri comunali –ha detto- e quindi rimarremo fino alle prossime elezioni. Ma la strada è lunga. Il Prefetto ci ha dato le sue indicazioni”. Insomma potrebbero rimanere per i prossimi tre anni.

“UN COMUNE CHE MERITA RISPETTO” – È sicuramente molto presto per avere delle risposte dal commissario sui tanti temi che riguardano la città. “Per avere un’impressione precisa –ha detto D’Attilio- dobbiamo avere un quadro completo”. Per questo motivo già lunedì 15 luglio, il commissario ha convocato una riunione di tutti i dirigenti del Comune e ha chiesto loro una relazione dettagliata di tutti i settori. Ma insomma, i temi scottanti sono noti: la situazione debitoria del Comune che ha rischiato il dissesto finanziario a seguito della sentenza di condanna della Cassazione sull’esproprio del parco dei Mille, poi ci sono tutti i progetti finanziati con il Pnrr, il Pinqua, il problema dello stadio, la situazione delle due aziende del Comune Multiservizi e Progetto Ambiente, il progetto di discarica e tanta altra carne sul fuoco. “Va detto intanto che Aprilia è un Comune che merita rispetto –ha continuato- è la quinta città del Lazio”. E sul tavolo già c’è la richiesta di avere altri due subcommissari. Ha poco gradito la divisione degli uffici in due strutture diverse: una quella di piazza Roma destinata alla rappresentanza, l’altra a piazza Bersaglieri destinata agli uffici più propriamente amministrativi. “Vuol dire che faremo più visite a piazza Bersaglieri” –commentano sia lui sia Aldo Aldi.

LE PRIORITA’ – Tra le priorità c’è la necessità di integrare l’attuale organico del Comune che è ridotto all’osso. “Questo sarà sicuramente un punto su cui lavorare già da subito” –ha detto. Sul piatto anche la nomina del nuovo dirigente del settore lavori pubblici. All’attuale dirigente il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nell’ambito dell’operazione “Assedio” e nello specifico per la gara del trasporto pubblico locale. Il primo decreto commissariale firmato da D’Attilio è stato proprio l’affidamento dell’incarico ad interim di dirigente ai lavori pubblici a Stefano Gargano, dal 29 aprile dirigente del settore urbanistica del Comune di Aprilia. Una nomina che è andata a finire sulla stampa locale e ha smosso diverso rumore in città perché l’architetto, arrivato ad Aprilia dal Comune di Latina dove svolgeva l’incarico di dirigente del Suap (attività produttive), risulta indagato per la lottizzazione nel quartiere Q3 di Latina. L’indagine della procura di Latina e condotta dal Nipaf contestava al Comune di Latina il rilascio di titoli edificatori, una sorta di “spacchettamento” del centro in tre medie strutture di vendita autonome, al fine di sottrarre il controllo e la competenza alla Regione Lazio a cui è demandata l’autorizzazione per l’apertura delle grandi strutture di vendita. Il sequestro preventivo, poi, è stato annullato dal Riesame che invece ha giudicato non condivisibile la classificazione dell’intervento edilizio quale “centro commerciale”. Il secondo atto del commissario invece è stato l’assestamento generale al bilancio di previsione 2024-2026 che era già in programma per essere approvato dalla precedente amministrazione.

“IL COMMISSARIO STA QUI PER RISOLVERE I PROBLEMI” – “Parliamo poco ma facciamo fatti”. Il commissario e il subcommissario scherzano durante l’incontro ma hanno chiaro che il lavoro c’è e sono pronti alla sfida. “Non è affatto vero che con il commissario tutto si ferma –dicono- anzi. Il commissario lavora, studia, sblocca e il suo impegno è rivolto a risolvere i problemi dei cittadini. Per questo motivo i cittadini devono avere fiducia nelle istituzioni e noi vogliamo dare un’immagine diversa al Comune”. Segue la metafora del buon padre di famiglia. “Come un buon padre di famiglia si prende cura dei propri figli così noi abbiamo a cuore i cittadini e il bene comune”-hanno detto.

 CHI E’ ALDO ALDI. “LA LEGALITA’ COME FARO” – Il subcommissario che affianca Paolo D’Attilio è il viceprefetto Aldo Aldi della Prefettura di Roma. Classe 1958, ha una carriera specifica per i commissariamenti dei Comuni. Laureato in giurisprudenza, avvocato, specializzato in diritto amministrativo e scienze dell’amministrazione, curatore fallimentare e abilitato all’insegnamento. È viceprefetto nella Prefettura di Roma dal 1994 al 2008. Tantissimi gli incarichi svolti nella Pubblica Amministrazione. È stato commissario prefettizio nel Comune di Roccagiovine, in provincia di Roma nel 2000 ed è stato anche Sindaco di quel Comune. Ha svolto verifiche contabili tra l’altro al Comune di Anzio. Dal 2014 al 2020, con incarico specifico del Ministro, ha svolto proprio il ruolo di commissario nei Comuni sciolti per dimissioni o infiltrazioni mafiose. È stato commissario ad acta tra l’altro nel Comune di Roma, nel Comune di Nettuno e nel Comune di Ardea. Arriva dall’esperienza nel Comune di San Giuseppe Vesuviano in provincia di Napoli, sciolto a giugno del 2022 per infiltrazioni mafiose. Il nuovo sindaco, eletto a giugno scorso dopo due anni di commissariamento, ha detto di voler concedere ai commissari straordinari la cittadinanza onoraria per il lavoro svolto in quel Comune. “I commissari lavorano per la legalità –ci ha detto Aldi- la legalità deve essere un faro per tutti”.

IL COMMISSARIO D’ATTILIO – Il Prefetto Paolo D’Attilio è nato a Roma il 21 aprile 1957 e ha conseguito nel 1983 la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pisa. Entrato nell’Amministrazione Civile dell’Interno il 1 settembre 1985, è stato assegnato alla Prefettura di Savona, dove ha ricoperto l’incarico di Vice Capo Gabinetto fino al 10 luglio 1988. Trasferito alla Prefettura di Livorno dall’11 luglio 1988, ha svolto le funzioni di Vice Capo Gabinetto fino al novembre 2000, Capo di Gabinetto fino al 13 giugno 2004 e Viceprefetto Vicario Coordinatore dal 14 giugno 2004 al 26 settembre 2010. Numerosi gli incarichi esterni svolti. Ha partecipato alle attività di soccorso connesse alla crisi sismica del 1997 nella regione Umbria, dirigendo il C.O.M. di Nocera Umbra, e all’emergenza alluvione che nell’ottobre 2000 ha colpito le regioni del nord Italia, dirigendo il C.O.M. di Domodossola. Per l’attività svolta in entrambe le emergenze, ha ricevuto il diploma di benemerenza con medaglia dal Ministro dell’Interno. Dal 27 settembre 2010 è stato destinato alla Prefettura di Genova per svolgere le funzioni di Viceprefetto Vicario Coordinatore. Ha svolto il ruolo di commissario anche in Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose ed è stato presidente di alcune commissioni d’accesso. Nominato Prefetto nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 2016, è stato Direttore Centrale per i Servizi Demografici presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno. Dal 23 luglio 2018 al 16 agosto 2020 ha svolto le funzioni di Prefetto di Massa Carrara. Il 7 agosto 2020 il Consiglio dei Ministri lo ha destinato infine a svolgere l’incarico di Prefetto di Livorno, dove è andato in pensione ad aprile scorso. Nello stesso mese è stato nominato commissario straordinario del Comune di Avellino e quindi, concluso l’incarico, è arrivato ad Aprilia.