APRILIA – INVIATA AL PREFETTO CIARAMELLA LA RELAZIONE CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE D’ACCESS

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Relazione voluminosa: si va verso la richiesta di scioglimento per infiltrazioni mafiose al Ministro Piantedosi (che poi la dovrà portarla in discussione al Consiglio dei Ministri)

Se la richiesta sarà confermata, si potrebbe tornare a votare a giugno 2027

 

 

di Riccardo Toffoli

La commissione d’accesso presenta la relazione conclusiva del suo lavoro al prefetto di Latina Vittoria Ciaramella. Ora il Prefetto avrà 45 giorni di tempo per inviare l’eventuale richiesta di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Aprilia al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dalla Prefettura di Latina non trapela nulla. Gli atti sono assolutamente riservati ma, vista anche la “sfuriata” in Consiglio dei Ministri, è ormai certo che l’indirizzo dei “tecnici” sia quello di avanzare per Aprilia la richiesta di scioglimento per infiltrazioni mafiose. Ricordiamo, infatti, che attualmente il commissario prefettizio Paolo D’Attilio è stato nominato per contestuali dimissioni dei Consiglieri Comunali. È anche possibile che venga cambiato il commissario prefettizio se la richiesta di scioglimento del Comune di Aprilia per infiltrazioni mafiose venisse approvata dal Consiglio dei Ministri. La commissione d’accesso si era insediata lo scorso 20 agosto, dopo il terremoto giudiziario dell’operazione “Assedio” che per la prima volta ha parlato di “mafia” nel tessuto sociale e politico della città di Aprilia. Ne hanno fatto parte il Prefetto Vicario, Monica Perna, il vice Prefetto Daniela Abbondandolo e il dirigente superiore della Polizia di Stato Luca Vattani. Il gruppo di supporto che si è occupato di coadiuvare la commissione era invece formato dal tenente colonnello dei Carabinieri Antonio De Lise, attualmente al vertice del Nucleo investigativo di Latina, e il sottotenente Leopoldo Festa della guardia di Finanza di Aprilia.  Il prefetto di Latina il 14 novembre scorso ha prorogato i tempi del lavoro della commissione di ulteriori tre mesi che si sono chiusi il 19 febbraio scorso, inviando come da procedura, la relazione al Prefetto di Latina. La relazione è secretata ma, da alcune indiscrezioni trapelate, è molto voluminosa e le conclusioni indirizzerebbero verso la richiesta di uno scioglimento del Comune di Aprilia per infiltrazioni mafiose. Questi ultimi giorni sono stati sicuramente molto “caldi”. Venti i nomi, coinvolti nell’operazione Assedio tra cui l’ex primo cittadino Lanfranco Principi, per i quali è partito il giudizio immediato. Il 12 febbraio una nuova vasta operazione antimafia condotta dalla questura, Carabinieri e personale della Dia ha proseguito l’inchiesta “Assedio” (ferma al 2021), accertando la continuità dell’operatività criminale del gruppo radicato ad Aprilia dal 2021 al 2024 e con tentacoli anche nelle città limitrofe. Nel blitz è stato persino scoperto un bunker con via di fuga. La relazione della commissione d’accesso ha dovuto così dimostrare che tipo di legame c’era tra l’amministrazione pubblica cittadina e le imprese o i nomi legati al gruppo. E questo sarà più chiaro quando le carte saranno rese accessibili. Questo non avverrà prima della discussione in Consiglio dei Ministri che è l’organo che dovrà decidere se sciogliere o meno il Comune di Aprilia per infiltrazioni. Entro il 3 aprile il Prefetto di Latina, quindi, dovrà inviare la relazione al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nel caso in cui non sussistano i presupposti per lo scioglimento, il Ministro dell’interno, entro tre mesi dalla trasmissione della relazione, emana comunque un decreto di conclusione del procedimento in cui dà conto degli esiti dell’attività di accertamento. Se invece sussistono i presupposti, il Ministro dell’Interno porta la proposta in Consiglio dei Ministri che può o non può convalidare la scelta. L’atto finale avviene per Decreto del Presidente della Repubblica che viene immediatamente inviato alle Camere e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tutto questo iter si deve concludere entro tre mesi dalla trasmissione della relazione del Prefetto. Quindi siamo arrivati al 3 luglio 2025. Un anno esatto dal terremoto giudiziario. In base alle disposizioni contenute nel Tuel il commissario prefettizio nominato a seguito di scioglimento per infiltrazioni mafiose, può rimanere da “dodici mesi a diciotto mesi prorogabili fino ad un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezioni”. Ipoteticamente quindi, il commissario prefettizio può rimanere in carica (la procedura è diversa quindi in caso di commissariamento per infiltrazioni mafiose può essere nominato un commissario diverso) fino ai primi di luglio del 2027. Le nuove elezioni amministrative, quindi, si potranno tenere con molta probabilità a giugno 2027.