DAVIDE ZINGARETTI E’ IL NUOVO SEGRETARIO DEL PD DI APRILIA

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Congresso storico il 1 marzo per il Pd che dopo tanti anni di divisione ritrova l’unità

Svolta storica anche sulle alleanze. Ragusa (M5S): “Pronti a costruire un fronte progressista”

IL NEO SEGRETAIO DAVIDE ZINGARETTI DEL PD

 di Riccardo Toffoli

Il congresso del Pd ha portato ad un risultato storico: elezione unitaria del segretario Davide Zingaretti. Sabato 1 marzo il Pd di Aprilia ha sicuramente ottenuto un risultato storico: per la prima volta dopo tanti anni di lotte interne e divisioni, il congresso ha votato all’unanimità il proprio segretario. La figura di Davide Zingaretti è stata il collante di tutte le anime interne del partito. Ex consigliere comunale eletto prima nella lista Giusfredi, uno dei consiglieri più giovani d’Italia, e poi nella lista Caporaso Sindaca, Davide Zingaretti è stato segretario provinciale di Azione. Viene dal movimento giovanile RiGenerazione Apriliana e nelle scorse amministrative è stato il consigliere più votato. L’esperienza con il partito di Calenda è entrata in crisi a fine anno e si chiude definitivamente a gennaio quando lui stesso ha ufficializzato in un comunicato stampa il suo addio al partito. Entrato nel Pd di Aprilia, è riuscito in pochi mesi a trovare sul suo nome un consenso generale e a convincere anche il provinciale rappresentato in assemblea dal segretario Omar Sarubbo. Il compito non è stato sicuramente facile. Il Pd di Aprilia, da sempre lacerato da correnti interne, nei mesi scorsi si è completamente rinnovato. L’ex segretario Alessandro Cosmi si era dimesso dopo le europee e il Pd si era trovato senza una guida locale durante tutta la situazione giudiziaria che aveva travolto l’amministrazione comunale a luglio. A sostenere la figura di Davide Zingaretti anche l’ex gruppo dirigente del partito, con Alessandro Cosmi e soprattutto Gabriele Mastrocicco, ex consigliere comuanale, che ha di fatto retto le sorti del partito in questi mesi. A fine anno i nuovi ingressi hanno mutato completamente le sorti del partito. Sono entrati nel Pd diversi esponenti di spicco della passata giunta civica. In particolare il gruppo “ex socialista” con esponenti di peso come l’ex assessore alle attività produttive, poi dimessosi, Gianfranco Caracciolo, l’ex assessore all’urbanistica Franco Gabriele. Inoltre si è rinnovato di volti nuovi e la presenza dei giovani ha riportato il sogno di una politica diversa. A presiedere il congresso, Monica Laurenzi, ex assessore all’ambiente nella passata giunta civica di Terra. La sua, forse, l’anima più “critica” del partito che, insieme ad Omar Ruberti (ex assessore all’urbanistica nella giunta Terra) ha sottolineato durante il congresso di non essere entrata nei nuovi organismi dirigenti ma che la fiducia data al nuovo segretario è di tipo “osservativo”. Insomma: vediamo come va e come si comporta. La Laurenzi non ha mancato di sottolineare come Zingaretti debba: “Mantenere la sua indipendenza. Non essere etichettato come quello fa riferimento a. Questo per noi è fondamentale e lo è per tutti i nostri elettori”. Del resto fino ad ora, la guida del Pd è stata contesa tra correnti, più o meno legate a esponenti regionali o nazionali del partito. Strappi e divisioni sono state all’ordine del giorno, anche perché è stata negli anni forte l’attrazione verso il mondo civico sul quale lo stesso consigliere regionale Salvatore La Penna ha voluto fare un passaggio significativo. “Con il mondo civico –ha detto durante il congresso- bisogna mantenere un dialogo. Questo non significa che dobbiamo delegare al mondo civico la presenza sul territorio. Il Pd deve stare sul territorio, nelle periferie, sentire i problemi della gente ed essere il punto di riferimento”. Sala gremita di gente, nella sala Manzù della biblioteca comunale, di ogni età, il Pd ha ottenuto la vicinanza dei gruppi politici con i quali a livello nazionale condivide il ruolo di opposizione al governo Meloni. Presente Andrea Ragusa del M5S e Filippo Treiani per AVS. Ragusa ha puntato sull’acqua pubblica, poi ha detto chiaramente: “ci auspichiamo che si possano essere a livello locale, le stesse convergenze che animano il fronte progressista a livello nazionale e che queste possano essere alla base di un possibile percorso da intraprendere unitamente alle altre forze progressiste presenti sul territorio”. Insomma da parte del M5S un’importante apertura per una coalizione progressista ad Aprilia che il Pd non può permettersi di sciupare. Anche quest’apertura è sicuramente storica per Aprilia dove i 5S hanno presentato il simbolo solo alle ultime elezioni e hanno viaggiato sempre in solitaria rispetto alle altre forze politiche.

ZINGARETTI: “LE RICETTE PER TORNARE TRA LA GENTE”

È stato il nuovo segretario Davide Zingaretti a dare delle “ricette” su come tornare tra la gente. Il suo intervento durante il congresso è stato una sorta di sintesi della mozione su cui il Pd di Aprilia torna in campo a giocare la sua partita per un progetto nuovo di città. “Ritrovare la fiducia dei cittadini”. Lo dice chiaramente il nuovo segretario del Pd. È necessario ritrovare la fiducia tra i cittadini di Aprilia attraverso: “incontri e iniziative nei quartieri ad esempio –spiega- ma anche penso alla festa dell’Unità. Sono anni ad Aprilia che non si fa più”. E poi ironizza: “è strano che lo debba dire proprio io che sono da poco entrato nella vita del partito. Ma serve tornare a fare la festa dell’unità come serve tornare a fare presenza sul territorio”. Un passaggio su come si deve fare politica. “La politica che facciamo –ha detto- non è quella degli interessi o delle poltrone. Noi facciamo politica per passione e per attivismo, per questo è importante dialogare con il mondo dell’associazionismo”. E infine un passaggio sulla situazione politica apriliana. “Abbiamo letto tutti quanto successo ad Aprilia –ha detto- volevano fare un Comune nel Comune, una città chiusa. A questo noi rispondiamo con un partito aperto. Il Pd deve essere un partito in fermento, che ascolta tutti, aperto a tutti i cittadini per costruire insieme un progetto politico per la città e lo facciamo con forza e con coraggio”. Quindi l’affondo alla “vecchia” politica. “Ad Aprilia è mancato negli ultimi anni un progetto politico per la città –ha concluso- la politica locale si è concentrata sulle vicende personali, sui veti incrociati. A questo noi rispondiamo che vogliamo costruire un progetto politico per la città, serio, responsabile e credibile”. Votato all’unanimità anche il direttivo che è composto da Facchinetti Enrica, Cardella Giorgio, Feole Patrizia, Cosmi Alessandro, Fortini Marcella, Gabriele Franco, Passaro Francesca, Iovino Antonio, Pichi Tatiana, Mammucari Alessandro, Tonini Alba e Muzi Marco.