di Lorenzo Lauretani
Più di 1000 musicisti, provenienti da quattro continenti e un nutrito parterre di star per la più grande rock band al mondo si esibiranno questo prossimo sabato 21 Luglio allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze a partire dalle 20,30. L’evento è il “Rockin’1000 – That’s Live 2018” e sarà presentato da due protagonisti della scena radiofonica nazionale come Federico Russo e Nikki di Radio Deejay. La singolarità dello spettacolo starà nella numerosità probabilmente senza precedenti della composizione dell’orchestra: un migliaio di musicisti simultaneamente suonerà diciotto brani tra i più emozionanti della storia del rock, diretti dall’inossidabile Maestro Beppe Vessicchio. Special Guest della serata sarà Courtney Love che canterà alcuni brani delle “Hole” insieme ai mille.
Come già detto, tra i mille si stagliano volti arcinoti alla massa come Cesareo di “Elio e le Storie Tese”, Saturnino e Courtney Love. Sarebbe questa la storia di una Woodstock contemporanea, con il suo messaggio di pace tra i popoli e amore universale, il simbolo di una umanità composita e multietnica, che si incontra grazie e per un semantica della convivenza come la musica. Un evento che travalica i confini della nostra città e di cui forse non parleremmo e di cui non ci occuperemmo sulle nostre pagine.
Invece Davide Casari, oltre a essere un ottimo batterista e un uomo impegnato tutti i giorni a diffondere questo tipo di messaggi con il suo impegno nell’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani della cui sede locale intitolata a Vittorio Arrigoni è vice-presidente), è anche apriliano ed un altrettanto ottimo pretesto per dire che il tema dell’accoglienza, della solidarietà e del rapporto con i propri prossimi (nel senso cristiano-cattolico del termine) riguarda anche noi apriliani. Anche se c’è qualcuno fa a cui fa comodo pensare che così non sia, che in fondo Aprilia è una piccola città di provincia e che queste questioni riguardino i cittadini della Capitale, di Milano e – tuttalpiù – di quelli del Sud che i migranti e gli stranieri se li trovano in casa tutti i giorni, l’”Altro”, il “Diverso” è già qui, anche da noi per piccoli o grandi che ci si pensi. L’Altro siamo noi quando mangiamo il sushi, quando ci sembra che un’idea la si esprima meglio con un inglesismo o quando usiamo i numeri arabi così come facciamo da millenni).
“Ho deciso di partecipare ad un evento simile – ha dichiarato Davide – non è solo per la straordinaria occasione di suonare in uno stadio e in un contesto internazionale ma è anche per le finalità e il messaggio che si vuole mandare: la pace, la condivisione, l’unione delle persone di tutto il mondo, attraverso la musica possiamo cercare di costruire un mondo migliore.”
C’è un bel film canadese di qualche anno fa, “Le Invasioni Barbariche”, che racconta di un professore universitario che si ammala gravemente e che, per via della sua malattia, entra in contatto con una fauna di persone che gli svelano un mondo a lui del tutto estraneo, preso com’è stato per tutta la vita, dall’insegnamento e dalla ricerca. Il film parla di come i nostri tempi abbiano portato culture, sensibilità e stili di vita a fondersi per creare qualcosa di nuovo (qualcuno la chiama sbrigativamente globalizzazione), non per forze bello e virtuoso, ma che spinge pur sempre l’umanità verso un’evoluzione, com’è nella sua natura e nel suo destino. Il nostro compito è quello: riuscire a governare questo cambiamento e a imparare a starci tutti dentro, nessuno escluso, il più armonicamente possibile. questo in fondo credo che sia il messaggio di un evento come quello di cui sarà protagonista il nostro Davide che intanto ringraziamo per quanto già fa in città e, poi, per averci reso fieri del fatto che un nostro concittadino porti il suo contributo in una manifestazione così importante. Se voleste sentirlo suonare insieme agli altri novecentonovantanove, potreste comprare gli ultimi biglietti disponibili su ticketone.it e magari trascorrere un bel weekend in Toscana: d’altra parte vi riguarda, ci riguarda.