L’On. Adriamo Palozzi consigliere della Regione Lazio ha voluto visitare il tristemente noto “complesso immobiliare delle Salzare

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L’On. Adriamo Palozzi consigliere della Regione Lazio dopo tanto leggere in questa settimana di incendi e fumi tossici che si sprigionano nel territorio di Ardea, al pari di quello del campo rom di Castel Romano accompagnato da un gruppo di amici e politici ardeatini, ha voluto visitare il tristemente noto “complesso immobiliare delle Salzare”   un mega incendio scoppiato all’alba del giorno di Pasqua il fuoco ha tenuto per oltre 14 ore impegnati i vigili del fuoco di Pomezia e polizia municipale coordinata dal Col. Sergio Ierace. Palozzi accompagnato dal segretario provinciale ed ex consigliere comunale in Ardea di “Cambiamo 10 volte meglio “ Massimiliano Giordani, dal consigliere comunale di Ardea il geometra Simone Centore dall’avvocato Francesco Falco che difende nel processo per l’incendio della “ECO X” di Pomezia alcuni cittadini costituitisi “Parte Lesa” ha visitato quasi tutto l’intero complesso. La visita non è durata più di una mezzora, dove la comitiva, ha potuto vedere la mega discarica di rifiuti a cielo aperto, deposito di materiale ferroso e carcasse di auto cannibalizzate ed abbandonate tutte nel piazzale delle abitazioni e nel prato circostante, carcasse che costituiscono pericolo per i grandi e per i piccini oltre che un gran degrado ammirato con rabbia dai proprietari delle ville circostanti il fatiscente plesso. L’Onorevole, voleva visitare anche i corridoi della Palazzina “D” purtroppo non ha resistito al fetore che proveniva dai corridoi, fetore, che emanavano gli escrementi dei cani e di rifiuti che si sprigionavano nell’aria arrivando dal piano superiore della stessa palazzina ed all’area circostante. Delusione quando ha cercato di voler prendere l’ascensore che con stupore l’ha trovata vandalizzata, come del resto sono quelle delle altre e tre palazzine di proprietà comunale occupate abusivamente, ma ben mantenute e pulite. Il politico regionale ha voluto farsi fotografare nella discarica posteriore che saliva fino alle finestre del corridoio senza alcuna protezione. Una cosa mostruosa tanto da dire: “questo sembra un girone dantesco, come si può lasciar vivere questa gente in queste condizioni? Questo sindaco non ha cuore?” Palozzi forse dimentica che anche a Roma   come ad Ardea amministra il M5S. Palozzi si è intrattenuto nel piazzale tra i rifiuti e i cumuli di rifiuti ferrosi ed auto abbandonate, a parlare con una giovane signora madre di 15 figli elargendo un sorriso di speranza agli stessi pargoletti che lo salutavano con un sorriso che solo i bambini sanno lanciare. Forse anche i bambini, avevano capito che uscirà da questa visita molto provato, Palozzi attonito ed ammutolito, sembrava proprio uno che prima non aveva mai visto tanto squallore. Una cosa indescrivibile, da terzo mondo e inspiegabile alle porte della città Eterna Roma. Adriano Palozzi incredulo non credeva ai suoi occhi, confuso ha commentato: “Ma questa amministrazione comunale che mantiene questa situazione di degrado senza acqua ne luce, come può permettere che queste famiglie rom bosniache con bambini nati in Italia a Roma, che circa tre anni fa si sono trasferiti in zona ad occupare questi fatiscenti appartamenti possano vivere senza luce ne acqua, bambini che malgrado alcuni cittadini hanno denunciato al sindaco ai servizi sociali ed alla polizia municipale che questi non frequentano nessuna scuola, ma rovistano tutto il giorno tra i rifiuti, una mano sulla coscienza non se la mette?” Il politico sensibile ai problemi dell’ambiente e dei bambini ha promesso un’interrogazione condita di foto da presentare al prossimo consiglio comunale regionale con l’augurio che sia lo stesso Presidente Nicola Zingaretti a presiederlo affinche non possa mai dire “io non sapevo”. Il consigliere Simone Centore gli ha spiegato che sono state fatte interrogazione sia da lui che dalla capogruppo Anna Maria Tarantino, la zona è stata visitata anche da consigliere grilline, e qualcuna di opposizione, che hanno riferito al sindaco, quanto accadeva nel complesso. Nessuno a tutt’oggi ha fatto nulla e pensare che il sindaco qualche giorno fa ha dato la delega al Covid 19 al neo assessore Possidone, di professione medico oncologo, togliendola all’assessore dott. Oradian che ad oggi non ha preso alcun provvedimento in questa zona. La palazzina “D” è senza acqua ne luce e quindi l’igiene è “zero”(anzi sotto zero) non si sanno le condizioni sanitarie dei bambini e dei grandi, ma in queste condizioni,   si possono escludere con certezza infezioni se non addirittura focolai Covid? E pensare che in tutto il complesso ci sono oltre 150 famiglie, non sarebbe il caso di interessare i servizi sociali? Palozzi non è andato oltre nel girare intorno alla palazzina “D”, perché il fetore che si sprigionava dalla stessa palazzina “D” iniziava a dare fastidio a lui come ai componenti la comitiva, ci mancava ancor più l’aria, respirabile già con difficoltà a causa della mascherina. Inoltre per evitare che i nuovi inquilini rom, che (come raccontano quelli del plesso), hanno occupato giorni addietro alcuni fatiscenti appartamenti nel lato opposto al piazzale, forse ancora oscuri ad un censimento, per non toccare alcuna suscettibilità ed evitare eventuali disordini visto che in zona non c’erano tutori dell’ordine, si è preferito seguire il consiglio di una signora abitante nella palazzina “E” che ci ha raccontato che ieri sera sul tardi, una donna abitante nella “D”, veniva inseguita da un uomo con un coltello che gridava “ti ammazzo”, fortunatamente l’uomo deve aver desistito, ma questi fatti non sono nuovi in questo complesso. La giovane donna della “E” ricordava vecchi fatti analoghi accaduti nei dintorni e che ancora oggi la lasciano scioccata,  per quanto accaduto della sera prima ancora diceva di essere sconvolta. Ormai malgrado da anni sui giornali si leggono di queste storie, questa resta una zona franca del territorio rutulo. E pensare che proprio l’avvocato Francesco Falco su incarico a titolo gratuito ricevuto da alcuni suoi amici, che come lui, sensibili ai problemi dell’ambiente   hanno tramite lui, presentato esposti a vari Enti quali municipale, sindaco, prefettura, ASL RM 6 e così via. Intanto l’impegno dei giornalisti locali e non che non manca giorno che riportano cronache di ordinario degrado e rischio igienico sanitario vengono lette sui migliori quotidiani nazionali e locali oltre che giornali on line, eppure non si muove nessuno, da anni. A nulla sono valsi anche i servizi televisivi di reti nazionali come, Rete 4, Rai uno e Rai tre che proprio tre anni fa veniva ad intervistare l’attuale sindaco. Resta un fatto molto preoccupante che tanti abitanti delle ville e complessi attigui che distano poco sia dal Complesso delle Salzare che dal mare stiano disertando Ardea.

Luigi Centore