QUEI GIORNI A NETTUNO
LA VERA STORIA DELLO SBARCO DI ANZIO DI SILVANO CASALDI
di Gianfranco Compagno
Silvano Casaldi presenterà il suo nuovo libro “Quei giorni a Nettuno – La vera storia dello Sbarco di Anzio”, in occasione del 74° anniversario dello “Sbarco” (per la precisione lo “Sbarco di Nettunia” iniziò venerdì 21 gennaio 1944 alle ore 24.00”), domenica 21 gennaio alle ore 11, all’Astura Palace Hotel, viale G. Matteotti, 75 – Nettuno, in collaborazione dell’Associazione culturale “Nettuno olim Antium”. Non a caso ho definito “Sbarco di Nettunia” perché i due comuni: Nettuno ed Anzio, dal 1939 al 1945 furono fusi in un’unica municipalità, contraddistinti in Nettunia “centro” (Nettuno), e Nettunia “porto” (Anzio), lo sbarco avvenne sul fronte che andava tra Torre Astura e il fosso della Moletta. Silvano Casaldi non ha bisogno di grandi presentazioni, è un personaggio molto conosciuto soprattutto tra i ricercatori e appassionati della storia della seconda guerra mondiale. Con questo libro è giunto alla sua 11° pubblicazione, che voglio citare, per dare il giusto merito a chi ha dedicato oltre 30 anni della propria vita alla ricerca delle proprie radici e di quelle della prioria città: “Quei giorni a Nettuno” (Coautore Francesco Rossi); “La storia del Nettuno Calcio”
“Come eravamo”; “Gli uomini dello sbarco”; “Me ne vò ì all’America”; “Nettuno – Una storia fotografica”; “Nettuno le sue priore”; “Un avvocato d’altri tempi” (in collaborazione con Laura Mercuri); “Nettuno – Nell’inferno dello sbarco”, “Altri ricordi di Nettuno” e “Quei giorni a Nettuno – La vera storia dello Sbarco di Anzio”, una nuova edizione rivista. I suoi libri oltre alla rigorosa ricostruzione storica, sono ricchi di documentazione fotografica. Per il suo libro: “Nettuno , nell’inferno dello sbarco”, si è ispirato al famoso fotoromanzo “Gran Hotel”, fondato nell’immediato dopoguerra (1946). Negli Anni ’50, il settimanale raggiunse una tiratura di oltre un milione di copie. Un libro illustrato, dove i personaggi parlano attraverso i fumetti, una lettura adatta a tutti, soprattutto agli studenti che vogliono conoscere gli avvenimenti bellici che hanno coinvolto il proprio territorio. In occasione dell’intervista (14.2.2014) per presentare il libro mi rivelò un aneddoto interessante che riporto volentieri. La storiografia ufficiale stabilisce che l’ora “X” per lo “Sbarco” era stata fissata per 2 del mattino (Zona Baker” di sabato 22 gennaio 1944. Silvano Casaldi rivela che l’ora italiana dell’inizio dello sbarco è stata la “mezzanotte” di venerdì 21 gennaio 1944. “La prima volta questa storia l’ho letta sul libro di Martin Bloomens: “Anzio, The Gamble That Failed”, uno storico americano – ravcconta Casaldi- il quale riporta la cattura di un ingegnere tedesco che affermò che quando fu catturato e vide il movimento degli americani era appena passata la mezzanotte. Questo fatto mi incuriosì. Poi durante un’intervista ad un fornaio, questo mi riferì che alle 23 e 30 aveva iniziato a sentire il rumore delle navi». Silvano Casaldi nettunese doc (il cognome Casaldi risulta a Nettuno almeno dal 1657), nasce, ironia della sorte, “ per cause di guerra”, in provincia di Salerno, il 27 aprile 1944, tre mesi dopo lo Sbarco, a causa dello sfollamento della famiglia (la mamma erta incinta). Silvano Casaldi è stato dipendente del comune di Nettuno per 36 anni. Nel 1974 iniziò come vigile urbano, accoglieva soprattutto i turisti stranieri, il quale faceva anche da interprete. È stato impiegato presso l’ufficio del turismo. Ha messo su il “Museo dello sbarco” nel 1990. L’anno prima pubblicò il suo primo libro: “Quei giorni a Nettuno”, in italiano e inglese. Trenta anni dopo (circa) l’ultimo in ordine di tempo, stesso titolo: “Quei giorni a Nettuno” con un sotto titolo: “La vera storia dello Sbarco di Anzio”, che sarà presentato dallo stesso autore a Nettuno, domenica 21 gennaio. Solo leggendolo, scopriremo le ultime verità storiche.