Si è riunito il 5 Maggio, il tavolo istituzionale convocato dai dirigenti scolastici del Liceo Meucci e dell’Istituto Rosselli.

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Si è riunito il 5 Maggio, il tavolo istituzionale convocato dai dirigenti scolastici del Liceo Meucci e dell’Istituto Rosselli.Laura De Angelis e Ugo Vitti con l’intento di dare il via al percorso di realizzazione di un terzo istituto superiore in città.
Al tavolo hanno partecipato il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, il vice Presidente Domenico Vulcano, il sindaco di Aprilia Antonio Terra con gli assessori Elvis Martino (Pubblica istruzione), Omar Ruberti (Urbanistica) e Monica Laurenzi (Ambiente), Marco Braccini del Consorzio Industriali di Aprilia, Renato Sciarrillo presidente territoriale di Aprilia Unindustria, Michele Volpe presidente Confapi Latina e Tiziana Vona presidente della sezione Servizi Ambientali di Unindustria. Presenti anche i rappresentanti dei genitori e degli studenti dei due istituti, Nicoletta Rossi ed Elisabetta Borrelli.
“Non abbiamo un interesse diretto se non perseguire la più ampia mission del nostro ruolo istituzionale che è quello di garantire ai giovani i massimi criteri di efficienza del sistema scolastico. Da tempo abbiamo sollevato la questione del respingimento delle domande di iscrizione a causa della carenza degli spazi creando inevitabile malcontento delle famiglie. Nell’ottica della crescita esponenziale di questo territorio e del necessario adeguamento del sistema dell’istruzione alla luce delle nuove esigenze del mercato del lavoro, la costruzione di un terzo polo scolastico per la città di Aprilia non è più rinviabile”. Con queste parole hanno aperto i lavori i due Dirigenti Scolastici, De Angelis e Vitti.
A seguire l’intervento della studentessa Virginia Carugno, membro della consulta provinciale degli studenti che ha presentato i numeri della popolazione studentesca ad Aprilia, in costante crescita negli ultimi anni: “tra cinque anni avremo almeno 232 studenti di Aprilia che non potranno avere accesso alle scuole superiori perché mancano gli spazi. Numeri che non tengono conto degli studenti che chiedono di iscriversi dalle città limitrofe. In questi anni, per accogliere il maggior numero di studenti sono stati alzati muri in palestre, laboratori e spazi comuni. Va garantito il diritto allo studio ma anche alla qualità dello studio”.
Il rapporto tra istituti superiori e cittadini di Aprilia è di uno ogni 36.900 abitanti, molto superiore alla media provinciale. Solo la città di Latina conta ad esempio un rapporto 1 a 12 mila.
“Numeri in controtendenza col dato nazionale – ha precisato il sindaco Antonio Terra – Dobbiamo lavorare subito per individuare aree da mettere a disposizione del nuovo istituto”.
L’assessore all’urbanistica Omar Ruberti ha fatto una media tra i 7.600 metri quadri del liceo Meucci e i 5.400 metri quadri dell’istituto Rosselli e ha calcolato che per il nuovo istituto servirebbero almeno 6mila metri quadrati, oltre a un’area a servizi che porta il conto totale a circa 9mila metri quadrati. Sono state analizzate le aree attualmente a disposizione nei pressi degli attuali due istituti, dove tuttavia la viabilità è già sovraccarica.
“Sfruttiamo il peso politico di Aprilia a livello provinciale, visto che oggi conta quattro consiglieri su 12”, ha precisato il vicepresidente della Provincia Domenico Vulcano, che ha esortato la politica a impegnarsi per raggiungere il risultato.
“Siamo chiamati a formare le nuove generazioni per indirizzarle verso il mondo del lavoro – ha detto l’assessore Elvis Martino – e più che allargamento degli attuali istituti concentriamoci su un terzo polo”.
L’assessore Monica Laurenzi ha invece chiesto concretezza.
A seguire i rappresentanti del Consorzio industriali Aprilia, di Unindustria e del Confapi, tutti convinti che si debba formare una nuova classe dirigenziale, cogliendo i fabbisogni delle imprese e coltivando le competenze degli studenti attraverso un polo scolastico specifico.
Le conclusioni sono state affidate al presidente della Provincia Carlo Medici: “Il riordino delle Province e il relativo bilancio, non consentono il finanziamento di un’opera che, per come occorrerebbe, costerebbe circa dieci milioni di euro, pari quasi all’attuale bilancio dell’ente. Il mio impegno, per cui ho già avviato confronti con i rispettivi assessorati regionali all’Istruzione e al Patrimonio, sarà quello di agire nei confronti della Regione, perché metta a disposizione, le somme necessarie di cui dispone – vista la competenza a sé avocata – per la realizzazione dell’opera”. Medici ha suggerito l’’individuazione di un’area abbastanza ampia da consentire negli anni l’implementazione del polo, potenzialmente realizzando un campus, lasciando in via residuale l’avvio di un project financing, il cui iter sarebbe eccessivamente farraginoso rispetto alla necessità ormai emergenziale.
È emersa durante la riunione anche la possibilità di un concorso di idee per la progettazione dell’opera.
Il tavolo si è aggiornato per il prossimo 19 maggio al Liceo Meucci: il punto di partenza resta l’individuazione di un’area comunale adeguata da destinare all’istituto e il protocollo tra i due enti, Comune e Provincia, per formalizzare il rispettivo impegno.