Il punto su tutto ciò che c’è da sapere sul loro uso con il comandante della Polizia Municipale di Aprilia Massimo Giannantonio. Pizzicati in due o addirittura in tre, minori senza casco che scorazzano sui marciapiedi. Il comandante: “Serve che abbiano una targa identificativa e serve una campagna di informazione”
di Riccardo Toffoli – Monopattini elettrici. È la nuova moda del momento che sta causando non pochi problemi alla viabilità. Ad ottobre 2020 la giunta comunale ha approvato una delibera che apre la possibilità di noleggio per una fase sperimentale di due anni. Oggi sul territorio alcune aziende hanno accolto l’invito e in questo mese ad Aprilia è stato uno scorazzare di ragazzi con tantissime lamentele da parte dei cittadini. Monopattini ovunque, sui marciapiedi, pericolosissimi per la viabilità. A tutti, comunque, è parso molto strano questo proliferare delle corse dei monopattini a fronte di un costo anche abbastanza alto per un giovane. Nei giorni scorsi si è svelato l’arcano. In pratica i giovani si passavano un codice di sblocco e di fatto facevano i giri gratis. Poi l’azienda l’ha scoperto e ha denunciato il fatto e ora parrebbe che il fenomeno sia molto più contenuto. Fatto sta che i monopattini ci sono e il loro transito sulla strada deve essere regolamentato per l’incolumità di tutti. Ma esistono delle norme? Si fanno le multe? Abbiamo chiesto al comandante della Polizia Municipale Massimo Giannantonio un approfondimento in merito per i nostri lettori.
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO: ALCUNE TIPOLOGIE SONO IN FASE DI SPERIMENTAZIONE E DEVONO ESSERE INDIVIDUATI DALLA GIUNTA I LUOGHI DI TRANSITO – “L’ingresso dei monopattini su strada è molto simile a quanto avveniva negli anni ’80 e ’90 con l’ingresso dei motorini. Fu una fase sperimentale dove si pensava che si poteva fare tutto. Poi col tempo è cresciuta una coscienza collettiva e ora chi guida gli scooter rispetta con scrupolo le norme e il codice della strada” –spiega Massimo Giannantonio. I monopattini elettrici sono definiti dalla normativa come “strumenti innovativi”, nuovi dispositivi di mobilità personale che conseguono l’obiettivo di sviluppo sostenibile della mobilità urbana. Insomma vengono incentivati perché non inquinano e permettono di velocizzare i tragitti specie nel centro città, evitando così il formarsi di file. Il testo legislativo di riferimento è il mille proroghe, 162 del 30 dicembre 2019. Insieme al monopattino elettrico rientrano altri dispositivi “innovativi” come i Segway, Monowheel e Hoverboard. Per questi tre ultimi è stato disposto un periodo di sperimentazione, prorogato di altri 12 mesi, che si concluderà il 27 luglio 2022. Essendo questi ultimi in fase di sperimentazione, la legge prevede che il loro uso sia consentito esclusivamente su alcune aree della città che devono essere individuate dalla giunta comunale. Attualmente la giunta apriliana non ha individuato queste aree e pertanto non è possibile usare questo tipo di dispositivi sul territorio comunale.
I MONOPATTINI ELETTRICI SONO EQUIPARATI ALLE BICICLETTE – I monopattini elettrici che vediamo scorazzare per la città hanno come testo di riferimento la legge 160 del 2019 che introduce il sistema. Essi sono equiparati alle biciclette o in genere ai velocipedi. Il ministero dell’Interno ha diramato una circolare la 0018946 del 9 marzo 2020 in cui ha dato una serie di indicazioni alle forze di Polizia per gli strumenti operativi di applicazione. I monopattini elettrici non sono soggetti ad omologazione, però, devono corrispondere a determinate caratteristiche fissate appunto dalla legge 160/2019. “Il motore deve essere elettrico – ci dice Giannantonio – di una potenza non superiore a 500 Watt. Non devono essere dotati di posto a sedere e devono essere muniti di un limitatore di velocità”. I limiti di velocità sono i seguenti: 25 km/h su strada e 6 km/h nelle aree pedonali ove previsto il loro utilizzo. Nelle strade urbane, quindi interne alla città, possono circolare solo se il limite di velocità è fissato in 50 km/h. Non possono transitare sulle strade extraurbane (quindi su via Nettunense ad esempio) a meno che non è prevista la pista ciclabile e quindi possono utilizzare esclusivamente questa. Se c’è una pista ciclabile nelle strade urbane è obbligatorio per i monopattini elettrici transitare nella pista ciclabile. Questo ad esempio vale su via Aldo Moro. I monopattini qui dovranno seguire la pista ciclabile e non potranno transitare su strada. Inoltre il monopattino deve essere dotato di un campanello, da mezz’ora dopo il tramonto devono avere accese luci bianche anteriori e luci rosse posteriori. Non serve alcuna patente per guidarli ma è necessario aver compiuto il 14esimo anno di età.
ALCUNE NORME OBBLIGATORIE PER CHI GUIDA I MONOPATTINI: NON E’ POSSIBILE USARLI SUI MARCIAPIEDI E ANDARE IN DUE – Negli attraversamenti pedonali devono scendere e attraversare la strada portando a mano il veicolo. “Questa disposizione avviene anche per il transito nelle aree pedonali e sui marciapiedi: bisogna scendere dal veicolo e portarlo a mano – ci spiega Giannantonio- è capitato ad esempio ad Aprilia un incidente per un attraversamento pedonale di un monopattino elettrico in cui erano addirittura in due. Ovviamente la colpa è di chi ha attraversato le strisce pedonali non scendendo dal monopattino e non portandolo a mano”. Si vedono infatti sfrecciare sulle strisce pedonali incuranti della viabilità, ma devono sapere che la responsabilità in caso di incidente è di chi non rispetta queste norme. Sulle strade devono camminare, come le bicicletta, vicino al margine destro della strada, devono procedere su un’unica fila e comunque mai affiancati in numero superiore a due anche se la strada lo permette. Se il conducente è un minore, bisogna che indossi il casco. Le mani devono reggere il manubrio salvo indicazioni di svolta a destra o a sinistra e l’uso del cellulare è consentito solo con l’auricolare. Bisogna indossare il giubbotto catarifrangente da mezz’ora dopo il tramonto e sempre, in caso di visibilità ridotta. Non è possibile trasportare altre persone. Il monopattino può essere usato da una sola persona. Vediamo in giro ragazzi in due o anche tre su monopattino. Se succede qualcosa, a parte la sanzione amministrativa che vedremo più avanti, la colpa ricade sul conducente. “Per il restante delle norme si fa riferimento all’articolo 182 del codice della strada –continua Giannantonio- bisogna avere i requisiti psico-fisici, quindi non essere in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le indicazioni e i limiti sono gli stessi delle vetture. Ovviamente non essendo prevista patente, non si fa seguito al ritiro della patente, ma viene avviato un procedimento penale in base ai disposti articoli 186 e 187”.
LA RESPONSABILITA’ IN CASO DI MINORE ALLA GUIDA E’ DEI GENITORI – “Quando mandiamo a chiamare i genitori dei ragazzi che utilizzano i monopattini elettrici senza rispettare le regole –ci dice il comandante- cadono dalle nuvole. Dicono: ma davvero? Non si è ancora presa coscienza del fenomeno che è perfettamente invece regolamentato dalla normativa. In caso di incidente o di infrazione da parte di minori, la responsabilità è solidale dei genitori”. E siccome non ci sono neanche le complete coperture assicurative (bisognerebbe vedere nei contratti di servizio cosa si accetta) si rischia in caso di inosservanza delle norme.
LE SANZIONI: AD APRILIA BECCATI SPESSO IN DUE SUL MONOPATTINO – Sono i genitori ad essere convocati in caso di sanzione amministrativa. Le sanzioni arrivano a 400 euro se il veicolo viene guidato da un minore al di sotto dei 14 anni, supera i 25 km/h o i limiti di legge previsti, non ha le luci. Fino a 200 euro invece se si guida senza casco, trasporta più di una persona o non si usa il giubbotto quando è previsto. “In quest’ultimo mese abbiamo avviato una serie di controlli a tappeto sul territorio – ci spiega Giannantonio – e abbiamo constatato una grande indisciplina dovuta ad una forte ignoranza in materia. Le sanzioni finora effettuate sono casi limite in cui si guidava un monopattino elettrico in condizioni pericolosissime. Ad esempio li abbiamo multatati mentre guidavano pericolosamente sul marciapiede mettendo in pericolo i pedoni. Ma anche in situazioni pericolose per la loro stessa incolumità. La maggior parte delle sanzioni sono state comminate su giovani che erano in due o addirittura tre sul monopattino. Per il momento però, stiamo preferendo una linea più persuasiva che sanzionatoria perché abbiamo appunto constatato che questa indisciplina è frutto dell’assenza di conoscenza delle norme. E quindi cerchiamo di informare prima di tutto sulle norme da rispettare. Ad esempio come comando di Polizia Locale abbiamo pensato di inserire tutta questa tematica sulla guida dei monopattini elettrici nel progetto per le scuole “I Love Aprilia” che prevede un finanziamento di 300 mila euro”.
LE SOSTE SELVAGGE – Vediamo questi monopattini praticamente ovunque in città. Un caso che fa riflettere è avvenuto in pieno centro. Un monopattino è stato ritrovato dentro la fontana di piazza Roma. In base alla normativa, è la giunta ad individuare le aree di sosta dei monopattini elettrici ma capita appunto di vedere buttati ovunque. Ogni monopattino è munito di un gps e la ditta ha un addetto che la sera rintraccia i monopattini e le riporta nelle aree assegnate oppure le ricarica se hanno bisogno di nuova carica.
RICHIESTA LA TARGA – Ma è il corpo di Polizia Locale a chiedere che i monopattini abbiano una targa, così come gli scooter. “In considerazione della proroga di legge per la fase sperimentale disposta per acquisire ulteriori informazioni per l’adozione di una regolamentazione in materia il più possibile compiuta, – ci dice Giannantonio- a mio parere non potrà essere trascurata la necessità di prevedere una qualche forma identificativa (finanche una targhetta come per i ciclomotori) vista la facilità di divincolarsi del conducente/trasgressore. Infine, la circolare ministeriale poiché i monopattini non rientrano tra le tipologie di veicoli per i quali è prevista la raccolta annuale dei dati sull’incidentalità, demanda all’osservatorio sulla sicurezza stradale delle Prefetture il monitoraggio dei dati sugli incidenti stradali che vedono coinvolti i monopattini, da richiedere anche per i singoli comuni”.