ARDEA – UNA TRAGEDIA IMMENSA CHE IMPONE CORDOGLIO, SILENZIO, RIFLESSIONI E IMPEGNI PRECISI

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Il triplice assassinio avvenuto a Colle Romito e il suicidio dell’autore è una tragedia di proporzioni immani e come Comitato ci stringiamo intorno alle famiglie segnate indelebilmente da un dolore indescrivibile che solo con il silenzio può essere rispettato.
È una tragedia che segna profondamente tutta la nostra comunità e che deve incidere altrettanto profondamente nell’ordine delle priorità che guida le scelte di governo del territorio da parte delle autorità che presidiano il vasto ambito della salute – fisica e psichica – della popolazione e che ne hanno la responsabilità della gestione e degli investimenti.
Qui, invece, LA NOSTRA VOCE SI ALZA FORTE E CHIARA perché SAPPIAMO quante fragilità attraversano il nostro territorio, CONOSCIAMO i bisogni veri e insopprimibili delle persone, CONDIVIDIAMO la solitudine in cui vivono le famiglie. Tanta SOFFERENZA non trova ascolto e si consuma in disperati e alienanti silenzi. Le istituzioni dovrebbero essere consapevoli di questi bisogni e delle gravissime insufficienze dei servizi sociosanitari, per non dire di totali assenze.
E’ ripugnante, oggi, domandarsi se e come questa tragedia si sarebbe potuta evitare. È serio e indispensabile, invece, attivare SUBITO e STABILMENTE nel territorio i servizi sociosanitari che mancano del tutto e POTENZIARE il pochissimo che c’è. Non si può mai dimenticare neppure per un attimo che si tratta di BISOGNI DI PERSONE FRAGILI E SOLE, disperazione che non può più aspettare i tempi della burocrazia inutile o di istituzioni latitanti da troppi anni rispetto alle continue segnalazioni. Noi raccogliamo continuamente grida di dolore di famiglie disperate e sole che vivono i loro problemi con rassegnazione o con rabbia, sentimenti che scavano nel profondo delle anime e deflagrano comunque in modo rovinoso.
Di fronte alle dimensioni della tragedia di Colle Romito e alla necessità di parole autentiche, ci hanno molto colpito le dichiarazioni ai media di un Sindaco impegnato per lo più a fornire puntualizzazioni o formali comunicazioni. Il lutto cittadino di un minuto non è una risposta, ma un semplice dovere formale. Qui c’è bisogno di altro, invece…
Non un cenno alle sue responsabilità politiche in quanto Capo di un’amministrazione giunta al quarto anno di consiliatura. Non una minima ammissione sulle carenze dei servizi socioassistenziali e sanitari del territorio. Il Sindaco è consapevole delle condizioni in cui vivono le persone con disabilità o quelle con problemi mentali e delle loro famiglie? Non tutte le famiglie sono in grado di sostenere il peso di queste difficili situazioni: spesso non hanno gli strumenti per affrontarle o la forza di reagire di fronte all’inerzia dei servizi. Poco personale? Poche risorse economiche?
Il tempo delle scuse è finito. E’ arrivato il momento di provvedere: Ardea ha urgenza di POLITCHE SOCIALI E SANITARIE all’altezza delle sue dimensioni, delle cittadine e dei cittadini che la abitano.
Inoltre va considerato che di fronte alle specificità di Ardea anche nelle relazioni interpersonali a causa della sua conformazione, le Istituzioni dovrebbero sentire l’ulteriore onere di essere esempio di cittadinanza, ascolto e sensibilità umana. Ascolto e attenzione che sembrano essere mancati anche allo stesso Consorzio e ai vicini di casa, testimoni di inquietanti segnali che hanno preceduto la tragedia cui non è stata data la dovuta importanza.
Ci siamo costituiti in Comitato anche per superare la solitudine provata durante i lunghi e terribili mesi di isolamento della pandemia, trascorsi senza un segnale di vicinanza delle istituzioni.
Ripetiamo, è arrivato il tempo degli investimenti in un piano serio di SERVIZI SOCIALI DIFFUSI, STABILI e di QUALITÀ, che vanno costruiti intorno ai bisogni e, soprattutto, a partire dalla conoscenza dei numeri, elemento di fondamentale importanza per una progettazione degna di questo nome, visto che sono sconosciuti addirittura i dati riguardanti le disabilità, i disagi di vario genere e le altre esigenze delle tante persone non autonome che abitano ad Ardea.

 Comitato Promotore per il Centro Diurno ad Ardea