Campo di rose sotto un cielo di stelle

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di Antonella Bonaffini

Se non lo conosci, non potrai mai completamente difenderti e, da quindici mesi, difendersi da questo oscuro nemico che sembra averci destabilizzato, pare esser diventato qualcosa di incredibilmente utopico. In alcuni soggetti, dopo le due dosi di vaccino, gli anticorpi prodotti sono risultati esser pressoché nulli, ed a ciò è da aggiungersi il fatto che la paura del vaccino sembra non aver abbandonato i molti, con dettagliate cronache di trombosi e di ischemie cerebrali, che hanno seminato panico ed inspiegabili morti. Questo dipinto, ispirato al simbolismo Vandelliano, è motivato da un momento di intima ed introspettiva riflessione che il suo autore ha voluto donarci.
” Quest’opera nasce per caso. Durante il lungo periodo di isolamento e solitudine appena trascorso, a causa dell’emergenza Covid, mi sono trovato troppo spesso a girare per casa, completamente solo con me stesso. Frugando tra cose dimenticate da tempo, ho trovato dei vecchi barattoli di colore della Boero, ormai arrugginiti e quasi inutilizzabili. In mezzo a questi, mi hanno particolarmente colpito tre colori per la loro brillantezza ancora vivida, un verde, un blu ed un nero. Poi il desiderio di evadere con la mente dall’imposta clausura del corpo, ha fatto il resto. Un ricordo che diventa speranza. La voglia di rivedere la bellezza del mondo, tornando alla luce tra terra e cielo “. Ed io mi chiedo se riusciremo mai ad abbandonare questo senso di frustrazione che sembra averci colpito, riprendendo in mano la nostra vita, annullando quei se e quei ma, che inaspettatamente, sembrano averla rallentata. La ricerca di quei barattoli colmi di colore, è una metafora che è in questa fase della nostra esistenza che dovrebbe trovare equa soluzione. Ed allora riflettiamo, doniamoci, partiamo da quanto accaduto per recuperare il giusto entusiasmo, per cogliere in quel campo di rose sovrastato da un cielo di luminosissime stelle, il fantastico sogno che ci è stato negato!