di Luigi Centore – “La re-intitola ai giudici Giovanni Falcone, vittima della strage di Capaci, e Paolo Borsellino, vittima della strage di via D’Amelio, la principale piazza della frazione di Tor San Lorenzo – Ardea, sarà pianificato il successivo posizionamento di una targa in memoria delle intere scorte e di Francesca Morvillo, magistrato e moglie del giudice Falcone, che hanno perso la vita nei medesimi attentati. La cerimonia alla presenza di autorità civili, militari e religiose si terrà il 18 luglio del corrente anno, e la cerimonia si svolgerà secondo il rispetto della normativa anti-COVID”. Va ricordato come questa richiesta è partita e più volte sponsorizzata dall’ex comandante la Stazione Carabinieri di Tor San Lorenzo il Luogotenente Walter Giustini, all’epoca dei fatti, Brigadiere della squadra investigativa del Comando Provinciale di Palermo fu, se non il primo a giungere sul luogo del “martirio” fu uno dei primi e non solo per l’attentato a al giudice Falcone ma anche per quello di Borsellino giunto sul posto con una “sgangherata” ma veloce auto civetta mentre era in giro per servizio sotto copertura. Lo stesso in seguito riceveva un encomio solenne per aver con il suo lavoro di investigatore contribuito alla cattura del famigerato Totò Riina. Insomma uno degli investigatori inviati da Roma a Palermo che ha avuto modo di collaborare a stretto gomito con i due più importanti giudici d’Italia impegnati nella lotta alla mafia. Intanto i cittadini di Tor San Lorenzo si augurano che con l’occasione dell’intitolazione delle targhe si possa ridare una sistemazione alla piazza stessa, divenuto luogo di senza fissa dimora e di spacciatori che stazionano sulle panchine del parco, sui muretti ed aiuole della piazza. Va inoltre ricordato come ha avuto modo di scrivere un collega al buon assessore Possidoni che da pochi mesi è stato aperto il parco giochi per bambini con stranieri ed ubriachi seduti in prossimità dell’ingresso che si riforniscono di bevande dalla mattina alla sera (e non solo) in barba all’ordinanza antialcol specifica per quella zona, ove alcune vie adiacenti lasciano un odore di urina. Ma va anche ricordato che la piazza viene anche ritenuta una dei luoghi di maggior spaccio di “tiramisù”, al pari alcuni punti del litorale di Ardea già molto noti alle forze dell’ordine. Un pensionato dell’Arma, che conosce la piazza, mi scrive testualmente “Mi immagino che fine farà questa targa. Come la nostra dell’Associazione Nazionale Carabinieri intitolata ai caduti di Nassyria e distrutta durante un raid notturno…… Nessuno ha visto niente………”