Incredibile ma vero. L’ignoranza, regna sovrana presso lo sportello dell’ufficio anagrafe del comune di Ardea, dove venerdì scorso una signora recatasi per presso l’ente comunale per ottenere il rilascio della carta d’identità per la figlia minorenne, viene rimandata indietro in quanto non gli viene accettata la delega del marito avendo quest’ultimo scritto nell’autorizzazione: “Il sottoscritto Tizio Caio (generalità di fantasia) delego ed autorizzo mia moglie ……………..” La consorte con la bambina venerdì si reca presso lo sportello dell’anagrafe per ottenere dopo mesi la carta d’identità elettronica, ma non gli viene rilasciata in quanto non ritenuta dall’impiegata allo sportello, valida la delega del marito avendo lo stesso firmato prima con il nome “Caio e poi con il cognome Tizio”. A nulla sono valse le spiegazioni della giovane donna, e ancor meno il volto sconcertato della studentessa al rifiuto di poter avere rilasciato un suo diritto quale quello della carta d’identità elettronica che ad Ardea va prenotata oltre tre o quattro mesi prima. La giovane madre essendo una persona conosciuta ad Ardea, non si mette a fare discussione ed amareggiata se ne va. Ancora una volta un disservizio assurdo per l’incapacità ed un attaccamento burocratico del sistema Italia. Ormai ad Ardea per un qualsiasi certificato si devono attendere mesi, la settimana scorsa un certificato di stato di famiglia è stato rilasciato dopo due anni dalla richiesta e non con pochi reclami ed articoli di giornale. Intanto la signora si aspetta le scuse dal sindaco di Ardea e capo di questa coalizione a guida del M5S, che non passa giorno se non lancia un proclama che tutto va bene, Madama la Marchesa. Si tutto funziona sulla carta ma nei fatti sempre disagi e disservizi in un settore che una volta era un fiore all’occhiello dei servizi comunali.
Luigi Centore