Gerardo Stefanelli sindaco di Minturno è stato eletto presidente della provincia di Latina

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APRILIA NON HA NEANCHE UN CONSIGLIERE PROVINCIALE

La seconda città della provincia rimane senza rappresentanti nonostante rappresenti il 13% della popolazione di tutta la provincia

La riforma Delrio esclude dal voto i cittadini e così si fa politica di Palazzo

di Riccardo Toffoli

Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno, è il nuovo presidente della provincia di Latina. Con il 57,06% dei voti ponderati batte l’avversario Giovanni Agresti, sindaco di Itri, che si ferma al 42,95%. Il duello dei due candidati presidenti fa già capire che la partita delle nuove elezioni provinciali si è disputata nel sud pontino. E infatti di Aprilia non entra neanche un consigliere. Il 18 dicembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo del presidente e del consiglio provinciale. Con la riforma Delrio, le elezioni provinciali sono di secondo livello, significa che a poter votare e a poter essere eletti sono solo i consiglieri comunali e i sindaci dei 33 comuni della provincia di Latina. I cittadini sono così esclusi dal voto. La riforma Delrio era collegata alla riforma costituzionale del governo Renzi. Era un ponte per l’abrogazione dell’ente provinciale. Sappiamo com’è andato l’esito del referendum costituzionale e così le province sono rimaste e oltretutto hanno mantenuto importantissime competenze sulle strade, sulle scuole e sui rifiuti. Nonostante questo la riforma Delrio non è stata modificata. A rimanere fuori dai giochi politici sono rimasti solo i cittadini. Consiglieri e sindaci (gli unici questi ultimi a poter aspirare alla carica di presidente della provincia) non hanno lo stesso peso nelle votazioni. Ogni voto infatti, viene moltiplicato per un coefficiente che aumenta all’aumentare della popolazione residente del Comune che rappresenta. La provincia di Latina ha così sei fasce di ponderazione. La prima per consiglieri e sindaci dei comuni fino a 3 mila abitanti e così via. Aprilia insieme a Terracina, Fondi, Cisterna di Latina e Formia fa parte della quinta fascia con un coefficiente moltiplicatore di 280 per ogni voto. Latina è l’unica città in sesta fascia con un coefficiente moltiplicatore di 716. Quindi ogni consigliere di Aprilia aveva un voto dal peso di 280, ogni consigliere di Latina aveva un voto dal peso di 716, il consigliere comunale di un Comune come Pontinia aveva un peso di 195. Nonostante Aprilia sia la seconda città della provincia di Latina e rappresenti da sola il 13% della popolazione di tutta la provincia di Latina, non è rappresentata nel nuovo Consiglio provinciale. Essendo elezioni di secondo livello, le dinamiche politiche si sono svolte esclusivamente nelle stanze dei bottoni. Gerardo Stefanelli ex Pd e ora renziano, ha incassato l’appoggio di Forza Italia, Pd e delle liste civiche pontine. Di fatto le elezioni provinciali sono state il contraltare dell’amministrazione Coletta a Latina. Qualcuno ha scritto che l’anatra zoppa di Coletta si è curata nella Provincia di Latina. Giovanni Agresti ha incassato l’appoggio di Fratelli d’Italia e della Lega. Ha fatto sapere il candidato dopo l’esito delle votazioni, però, che gli sono mancati dei voti proprio da quest’ultimo partito e qualcuno ha pensato che anche questi fossero stati sacrificati sull’altare della stabilità politica del capoluogo pontino. A tirare le fila di questa vittoria è il leader indiscusso di Forza Italia della Provincia di Latina, il senatore Claudio Fazzone che di certo, dopo gli scossoni interni al Pd e nella Lega, non ha trovato grossi ostacoli. A coronare l’accordo Pd-Fi si sono aggiunte le Civiche Pontine che così da Terzo Polo alternativo sono entrate appieno nelle logiche di governo.

IL MANCATO CONSIGLIERE APRILIANO

Aprilia usciva dalla precedente consiliatura provinciale sicuramente in posizione di forza. A seguito della mancata rielezione a sindaco di Pontina, Carlo Medici è venuto a decadere e il consigliere apriliano Domenico Vulcano, vicepresidente, ad ottobre è diventato presidente della Provincia facente funzioni. Le dinamiche però, premiano altri discorsi e così Aprilia non incassa né a destra, né al centro e nemmeno a sinistra. Aprilia che ha fondato l’esperienza politica del terzo polo civico nella provincia di Latina, non incassa neanche nelle civiche. Domenico Vulcano si ricandida in Forza Italia ma ottiene 5 voti (ponderazione 958) che lo colloca all’ottavo posto della lista, su 11 candidati e 4 consiglieri eletti. La maggioranza Terra punta su Vincenzo Giovannini, ex leader del Pd apriliano. Capogruppo ed unico consigliere del Pd nella nuova amministrazione, decide di aderire ad Italia Viva e poi passa nella maggioranza Terra facendo gruppo con Mariana Iulian, unica consigliere superstite della fu Lista Terra. Così ad Aprilia il Partito Democratico non è più presente in Consiglio comunale e di conseguenza non può più candidare nessuno alle elezioni provinciali. Vincenzo Giovannini quindi, entra come candidato nella lista delle Civiche Pontine e dovrebbe essere portato da tutta la maggioranza Terra. Il condizionale è d’obbligo perché la storia è andata diversamente. A Vincenzo Giovannini mancano i voti dei tre consiglieri di Piazza Civica (Pino Petito, Ilaria Iacoangeli e Fiorella Diamanti) che per bocca dei loro referenti ed assessori Omar Ruberti e Monica Laurenzi hanno fatto subito intendere al sindaco che non avrebbero mai votato per Giovannini. La loro storia parla da sola e politicamente non si sarebbe potuto chiedere un voto per Giovannini ad un gruppo che ha sempre contestato, anche all’interno del Pd, la politica dell’ex leader di partito. I loro voti, però, sono andati a favore della consigliera comunale di Terracina Barbara Carinci, risultata prima degli eletti della lista Civiche Pontine. All’appello è mancato il voto anche di Pasquale De Maio, che non ha potuto partecipare al voto. Morale della storia: Vincenzo Giovannini ottiene 13 voti della maggioranza Terra (voto ponderato 3mila640). È terzo su 10 candidati, primo dei non eletti. Nelle Civiche Pontine passano la consigliera di Terracina Barbara Carinci (voto ponderato 4821) e la consigliera di Latina Valeria Campagna (voto ponderato 4296). Se anche i tre voti dei consiglieri di piazza Civica fossero andati all’altro candidato apriliano delle Civiche Pontine Giorgio Giusfredi, Giovannini non ce l’avrebbe fatta. Tolti gli 840 punti di Aprilia, la Carinci avrebbe ottenuto 3981. Non sarebbe servito neanche il voto di Pasquale De Maio per far eleggere Giovannini. Giorgio Giusfredi, candidato per le Civiche Pontine e consigliere di Azione, ottiene i 2 voti del gruppo consiliare ed è sesto su 10 candidati. L’ultimo candidato apriliano è Vincenzo La Pegna nella lista di Fratelli d’Italia. La Pegna fa un ottimo risultato, raccogliendo voti per tutti i Comuni della provincia di Latina. Ottiene un voto ponderato di 2mila 149, risultando quarto sui 12 candidati di lista e due consiglieri eletti. Ad Aprilia non esiste più né il gruppo del Partito Democratico né il gruppo della Lega dopo la rottura tra Boi e Renzi con il nuovo direttivo locale coordinato da Salvatore Lax. E così neanche nella Lega ci sono stati candidati provinciali apriliani.

IL PRIMO CONSIGLIO PROVINCIALE

Si è riunito il 7 gennaio il primo Consiglio provinciale della nuova consiliatura. Il nuovo presidente Gerardo Stefanelli nel suo primo discorso ha fatto gli auguri ai nuovi eletti sottolineando come il 50% della nuova assise sia composto da donne. “Sono entrato in questo ente per la prima volta nel 2004 e oggi è un’emozione forte prendere la parola con la fascia da presidente – ha esordito – e con un ruolo per il quale avverto un grande senso di responsabilità. La Provincia era destinata ad estinguersi ma la riforma è stata interrotta e oggi siamo alla vigilia di una nuova fase nella quale ci apprestiamo a riassumere un ruolo importante dal punto di vista sociale, economico e politico nel governo del territorio. La pandemia ha condizionato in maniera forte le nostre vite ma ora ci aspettano grandi sfide: i fondi del Piano di ripresa e resilienza per il quale vorrei istituire una cabina di regia per supportare i Comuni più piccoli; i temi ambientali come il piano rifiuti con l’auspicio di archiviare alcuni egoismi e uscire quanto prima dalla fase di commissariamento; il ciclo delle acque e la difesa del territorio oltre alla rete viaria con i 750 chilometri di strade e all’edilizia scolastica, alla Latina Formazione. Dobbiamo avere la forza – ha proseguito – di rappresentare l’intera provincia, di dare risposte e collaborare con tutte le altre istituzioni, soprattutto quelle superiori, riportando sul territorio la delega per la gestione di alcuni settori”.

IL NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE

Forza Italia  – Annalisa Muzio (Latina)
Lugi Coscione (Gaeta)
Gianluca Taddeo (Formia)
Vincenzo Mattei (capogruppo) (Fondi)

Partito Democratico – Ennio Afilani (Cori)
Enzo De Amicis (capogruppo) (Latina)

Liste civiche pontine  – Valeria Campagna (Latina)
Barbara Carinci (capogruppo) (Terracina).

Fratelli d’Italia  – Ilaria Marangoni (Terracina)
Pasquale Cardillo Cupo (capogruppo) (Formia)

 Lega – Federica Felicetti (capogruppo) (Cisterna di Latina)
Sara Norcia (Terracina)