LA COGNA. MODICA: «NESSUNO SCONTO: ARDEA DICE NO ALLA DISCARICA»

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L’Amministrazione Comunale di Ardea ribadisce il suo “No” pieno al progetto “Paguro” in territorio di Aprilia.

Sonia Modica

«La nota dirigenziale quale atto autonomo di sollecito alla bonifica del sito de La Cogna – spiega l’Assessore con delega ai Beni Culturali, Sonia Modicanon è sufficiente a deviare l’indirizzo politico-amministrativo, da sempre contrario alla realizzazione di una discarica controllata per rifiuti non pericolosi come evidenziato con la delibera di Giunta numero 28 del 9 febbraio 2021. Posizione, questa, che verrà ulteriormente ribadita e tecnicamente approfondita nella convocazione in Conferenza dei Servizi, alle cui fasi passate l’Amministrazione ha già preso parte, lo scorso anno, con la sottoscritta e il consigliere di maggioranza, Marcello Grillo, entrambi delegati del Sindaco».

Il “No” al progetto dell’invaso che si vorrebbe realizzare al confine con Ardea fa parte di un più ampio lavoro di tutela dell’ambiente e del territorio che il Comune sta portando avanti da tempo: «Fin dal 2017 – aggiunge l’Assessore Modica – la nostra Amministrazione, non senza maturate e sofferte traversie di confronto tecnico-amministrativo, si è espressa per una gestione eco-sostenibile del territorio, a partire dal voto unanime (maggioranza/minoranza) del Consiglio Comunale in appoggio al procedimento di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico” del “Paesaggio della Campagna Romana storica ancora integro” di Ardea. Si ricorda, al riguardo, l’esito della mancata realizzazione di un impianto a biogas proprio all’interno di un territorio ricco di colture protette (IGP, DOP e di qualità “biodinamica”): nonostante un ricorso al Consiglio di Stato, l’impianto industriale in area agricola ha dovuto cedere le armi. Non solo: sono noti anche gli atti di contrasto ai progetti relativi a La Cogna, Colli del Sole (sul Fosso dell’Acquabona, che poi confluisce nell’Incastro e sfocia in mare nel territorio di Ardea, con esiti fortemente inquinanti), e da ultimo, all’invaso di Roncigliano».