Sono stati pubblicati gli ultimi due bandi in sostegno delle famiglie in difficoltà
A colloquio con l’assessore ai servizi sociali Francesca Barbalisca che ci presenta un piccolo resoconto di fine stato d’emergenza: “In questi due anni spesi milioni di euro”
di Riccardo Toffoli
400 mila euro per affrontare l’ennesima emergenza che mira dritto alle famiglie: il caro bollette. L’amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso che contiene la modalità di presentazione della domanda e i criteri di chi ha diritto ad accedere i fondi, giovedì 21 marzo e in una settimana sono già pervenute 85 domande al protocollo del Comune. Altri 315 mila euro sono per i canoni di locazione delle prime case, il cui avviso è stato pubblicato il 24 marzo. Insomma oltre 700 mila euro per far fronte all’emergenza economica che si trascina da alcuni anni in Italia e che in questi ultimi due anni si lega alla pandemia dovuta al Covid-19. Ne abbiamo parlato con l’assessore ai servizi sociali Francesca Barbaliscia che con gli uffici, da due anni è al fronte per parare i contraccolpi sociali dell’emergenza sanitaria. Questi provvedimenti straordinari sono probabilmente gli ultimi, visto che il governo ha confermato la data del 31 marzo per la fine dello stato di emergenza. Cambiano le regole, riprende la vita normale e, con essa, è il rovescio della medaglia, vanno via anche le misure di sostegno economico straordinario.
Assessore buongiorno. Parliamo intanto dell’avviso pubblico per sostenere le famiglie contro il caro bollette.
“Il bando viene finanziato con i soldi del decreto sostegni bis. Abbiamo avuto 865 mila euro per Aprilia da spendere entro l’annualità 2022. 252 mila euro sono stati già erogati con avvisi pubblici di dicembre. Si tratta, vorrei ricordarlo, dei buoni spesa. Altri 66 mila euro sono andati per sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento degli affitti della prima casa e altri 43 mila euro per coprire le spese di luce, gas, Tari e anche mense scolastiche. Abbiamo deciso quindi con la restante parte del fondo, di far fronte ai rincari delle bollette piuttosto che continuare con i buoni spesa per aiutare tutte le famiglie in difficoltà o che si troveranno in difficoltà con aumenti così consistenti. L’avviso prevede la possibilità di ottenere un rimborso delle spese per bollette insolute ma anche per far fronte alle bollette che arriveranno. Il bando, infatti, non è a scadenza ma è ad esaurimento del fondo e si potrà accedere fino a bollette di settembre 2022. La platea di chi è titolato ad accedere al fondo è molto ampia. Infatti rientrano i nuclei familiari che hanno un Isee non superiore ai 35 mila euro e che dimostrano di avere difficoltà nel pagamento delle utenze. Ogni nucleo familiare può chiedere fino a mille euro. Si possono fare più richieste, in base appunto alle necessità e al periodo in cui si ha bisogno. Quindi può essere fatta una richiesta ora, una a giugno ad esempio e un’altra a settembre. L’importante è che la somma finale non superi i mille euro”.
Si interviene subito?
“Assolutamente sì. Il lavoro degli uffici è veramente molto ma viene svolto con tempestività anche perché chi fa domanda è perché ha bisogno ora di pagare le utenze, altrimenti queste possono venir staccate se si perde troppo tempo. Le posso dire che ad una settimana dalla pubblicazione del bando sono pervenute al protocollo 85 domande e sono stati già erogati i primi 50 mila euro di fondi”.
Dov’è possibile trovare la documentazione?
“Sul sito internet del Comune c’è il bando e i modelli per fare la domanda. Ricordo a tutti che non è possibile presentare domanda via Pec. Questo perché essendo un bando ad esaurimento dei fondi, chi fa la fila al protocollo potrebbe essere scavalcato da chi invia la documentazione via Pec e in orari di non apertura al pubblico del protocollo. Quindi per garantire equità, abbiamo deciso di accogliere solo le domande presentate al protocollo. Purtroppo ci sono state delle domande inviate per Pec. Ecco invito tutti a presentare la domanda all’ufficio protocollo. Le domande pervenute per Pec non verranno prese in considerazione”.
Parliamo ora dell’altro bando per il sostegno ai canoni di locazione.
“Si tratta di un fondo ordinario della Regione Lazio. Ha l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà a pagare il canone di affitto della prima casa. Si riferisce all’annualità 2021. Sono a disposizione 315 mila euro e a differenza del precedente, le domande potranno essere presentate entro il 26 aprile. In questo caso si potrà presentare domanda sia al protocollo sia per Pec. Verrà redatta una graduatoria”.
Quanti sono stati i soldi elargiti dal servizio sociale per l’emergenza pandemica?
“Questi due anni sono stati molto intensi per i nostri uffici. Noi abbiamo gestito fondi veramente consistenti che viaggiano sui milioni di euro. Sempre per l’annualità 2021 abbiamo stanziato ad esempio un fondo di 160 mila euro come rimborso alle famiglie per le colonie estive dei figli, oppure comunque attività formative come corsi d’inglese o laboratori svolti da giugno a dicembre. Penso anche ai laboratori di apprendimento svolti dal Sapis della Multiservizi. Vorrei dire che da quando è scoppiata l’emergenza pandemica, il servizio sociale è stato veramente a fianco del cittadino. Tutti gli uffici hanno lavorato tantissimo per aiutare e rispondere alle necessità in tempi brevi. Penso ai buoni spesa, ai sostegni alimentari arrivati in tempo e in modo tale che non si sono verificate situazioni estreme. Questo è stato fondamentale. Gli uffici hanno dato delle risposte a tutti i cittadini e io ringrazio tutto il personale dell’ufficio che in questi due anni ha fatto un ottimo lavoro. Ricordo infatti, che i contributi non vengono elargiti così facilmente. Bisogna presentare domanda che istruisce una pratica interna. Gli uffici devono valutare se ci sono le condizioni, se non sono state presentate domande simili da altre persone componenti il nucleo familiare, se i requisiti dichiarati sono effettivamente reali”.
Ora che è finito lo stato di emergenza, bisogna dire addio anche a questi sostegni?
“Vedremo quali saranno le condizioni del governo. Certo, se lo stato di emergenza è finito, si presuppone che non saranno più previsti interventi straordinari specifici. Mi auguro comunque che verranno pensati degli aiuti prettamente psicologici per far fronte alle problematiche che questa pandemia ha portato in questi due anni, tra isolamento e lockdown”.