Tre scissioni e la pandemia in tre anni. Lui commenta ironico: “Ci è mancata solo l’invasione delle cavallette” Dialogo con Terra prioritario. No a vie terziste
di Riccardo Toffoli
Alessandro Cosmi è stato rieletto segretario del Pd di Aprilia. L’appuntamento conferma il lavoro già svolto un anno fa, quando il Partito Democratico di Aprilia era uscito dal commissariamento e, dopo un acceso dibattito interno che ha portato alla scissione del gruppo “socialista”, si era ritrovato intorno alla figura di Alessandro Cosmi, storico esponente dei Ds prima e del Pd poi. L’anno scorso però si è trattato di un congresso “eccezionale” mentre questa volta è strutturale in un partito che dovrà eleggere il nuovo segretario provinciale. Il nome è quello di Omar Sarubbo che farà uscire il partito dal commissariamento seguito alla situazione Moscardelli. “Non ci siamo sottratti a quest’appuntamento –ci spiega Alessandro Cosmi- che è importante per tutta la provincia di Latina. In questi giorni si stanno concludendo tutti i congressi dei circoli cittadini e il 13 febbraio prossimo si terrà l’assemblea provinciale che eleggerà Omar Sarubbo a segretario, attualmente unico candidato”.
UN PARTITO CHE RIALZA LA TESTA – Il congresso è avvenuto da remoto sabato 5 febbraio. Sono intervenuti Davide Zingaretti segretario provinciale di Azione, Giuseppe Petito capogruppo consiliare di Piazza Civica, Simone Aversano segretario di Forum per Aprilia, il vice sindaco Lanfranco Principi per Unione Civica, Anna Maria Nardacci segretaria della Rete dei cittadini, Mauro Fioratti Spallacci capogruppo di Aprilia Domani e Filippo Fasano presidente della sezione ANPI di Aprilia. Hanno partecipato anche il segretario provinciale in pectore del PD Omar Sarubbo, il deputato Matteo Mauri che in questi mesi ha svolto il ruolo di commissario provinciale del PD e Salvatore La Penna, consigliere regionale pontino. Il nuovo direttivo del Pd conferma il buon risultato di un lavoro di ricucitura identitaria che ha portato anche delle belle novità, dopo le elezioni comunali del 2018. Tra il 2018 e il 2020 al Pd di Aprilia furono rotte tutte le dighe. La parte del gruppo dirigente del partito che era guidato all’epoca da Alessandro Mammucari, insieme all’ex consigliere Monica Tomassetti, decise di prendere strada autonoma fondando Movap. La rottura fu causata dalla fuga in avanti del partito regionale che ha esternato appoggio incondizionato a Terra al ballottaggio, quando invece anche il candidato sindaco Giorgio Giusfredi aveva espresso maggiore cautela. Poi avvenne l’impensabile. Lo storico gruppo dirigente proveniente dalla Margherita e rappresentato da Vincenzo Giovannini consigliere eletto e capogruppo del Pd insieme a Katiuscia Baldassare e i nomi vicini a Giovannini, hanno consumato lo strappo più duro. Sono passati ad Italia Viva e hanno iniziato un processo di avvicinamento alla maggioranza Terra attualmente ormai giunto al termine. Il Pd rimase una nave abbandonata da tutti, non aveva più dirigenti locali. L’allora segretario provinciale Claudio Moscardelli ha preso così in mano le sorti del partito e come commissario ha iniziato l’iter per la ricostruzione. In quel periodo tanti si sono avvicinati al Pd e per tanti è stato anche un ritorno. Da una parte si era subito palesata la candidatura di Alessandro Cosmi, storico esponente del partito. Dall’altra parte si era formata una fronda di persone tra le quali ex socialisti come Franco Gabriele o Gianfranco Caracciolo (che poi hanno fondato Democratici per Aprilia) ma anche ex consiglieri o persone di partito come la stessa Monica Tomassetti o Sabrina Resta. Questa fronda a dicembre 2020 aveva inviato un documento chiedendo la fine della “guerra delle tessere” per arrivare ad una candidatura unitaria. Che tradotto: non fosse quella di Alessandro Cosmi. Dopo alcune iniziative di mediazione, il congresso si è consumato e la scissione è stata inevitabile. Insomma il Pd di Aprilia che nelle elezioni del 2018 aveva ottenuto il 6,29% dei voti, in neanche due anni ha subito tre scissioni: quella di Movap, quella di Giovannini con Italia Viva e l’ultima con i Democratici per Aprilia. “In questi anni –ci dice Alessandro Cosmi- abbiamo cercato di fare un’operazione di ricucimento. Il Pd di Aprilia in questi tre anni e mezzo ha subito tre scissioni, un commissariamento, e ha affrontato la pandemia. C’è mancata solo l’invasione delle cavallette”. Per alcuni esponenti questo congresso ha comportato un ritorno nella casa naturale. Del resto il contenitore Democratici per Aprilia si è in sostanza sciolto. Una parte, quella più vicina allo zoccolo duro “socialista”, prova a ricomporre il “Terzo Polo”, ispirandosi ai principi fondatori del leader storico e compianto sindaco Domenico D’Alessio. “Abbiamo cercato di recuperare in questa annualità –ci spiega Cosmi- tutte le persone che erano già con noi e condividono i nostri valori e la nostra identità. Alcuni hanno ruoli all’interno del partito, altri daranno una mano dall’esterno. Come è scritto nel documento congressuale apertura deve essere il nostro motto”.
“IL GRUPPO CONSILIARE DOVEVA SVOLGERE UN RUOLO DI CERNIERA DEL CENTROSINISTRA” – Lo è scritto a chiare lettere anche nella mozione congressuale: per il Pd di Aprilia il gruppo consiliare doveva avere un ruolo “federatore” delle variegate realtà politiche del centrosinistra apriliano. “Abbiamo avuto un incontro con Azione nel quale le nostre posizioni sono state espresse con onestà e trasparenza –ci spiega Cosmi- Abbiamo detto loro di aspettare qualche mese prima di entrare in maggioranza. Nel frattempo avevamo chiesto loro di avviare un percorso riunificatore del centrosinistra e quindi a quel punto, di entrare nella maggioranza Terra come rappresentanti di tutto il centrosinistra. Questa posizione non è stata condivisa. Il gruppo di Azione ha preferito consolidare il suo ruolo in autonomia invece di svolgere un ruolo di cerniera che avrebbe dato in un anno molta più forza al centrosinistra”.
“NON CI INTERESSANO VIE TERZISTE. SI’ AD UN DIALOGO CON TERRA” Il Pd di Aprilia oggi è in una posizione neutrale rispetto al nuovo scacchiere politico apriliano. Cosmi parla ancora di un ruolo di “opposizione” al governo Terra ma non nega che è lì, verso la maggioranza Terra, che si guarda come prospettiva politica. Ma la situazione politica è molto delicata. Se Azione e Movap hanno intrapreso la strada dell’ingresso in maggioranza in autonomia senza caricarsi il Pd, fuori c’è Piazza Civica che è tutta roba di centrosinistra, pronta a costruire dall’opposizione qualcosa di alternativo. Già in questa prima fase ha dimostrato di saper allargare le alleanze fino a Fratelli d’Italia. Il Pd che è rimasto indietro nella partita con Terra, potrebbe nel prossimo futuro trovarsi tra due fuochi. “Noi innanzitutto crediamo che ci siano oggi le condizioni per aprire un dialogo con la maggioranza Terra –ha subito messo le mani avanti Alessandro Cosmi- La ferita di Piazza Civica è fresca. Piazza Civica ha avuto due amministratori che hanno fatto un buon lavoro e l’abbiamo sempre riconosciuto, ha tre consiglieri comunali che sappiamo tutti essere nell’area di centrosinistra. Sul percorso futuro, siamo convinti che Piazza Civica non rimarrà da sola. Ci saranno delle evoluzioni. Ma ripeto: la ferita è fresca. Non vediamo però delle vie terziste, tipo terzo polo o altro. La nostra speranza è che si possa collaborare con tutti e siamo molto ottimisti che poi i percorsi prenderanno la strada che devono prendere”.
“SE AZIONE ENTRA COL SIMBOLO POTREMO FARLO ANCHE NOI”
L’ingresso in maggioranza di Azione è stato un cavallo di troia nel civismo apriliano che il Pd non si è lasciato sfuggire affatto. Del resto Cosmi cita le svolte civiche di Latina e Cisterna, dove a fianco del civismo puro c’è stato il simbolo del Partito Democratico (che tra l’altro è tornato ad un maggiore sentire nell’opinione pubblica rispetto alle elezioni del 2018). Cosmi ha indicato già che secondo lui la svolta del civismo è quella di Cisterna e di Latina dove le forze civiche hanno aperto ai simboli di partito. E l’ingresso di Azione potrebbe far gioco. “Azione entra come Azione –dice- questo è un dato di fatto. Se si rompono gli argini, e se vale per Azione, il discorso può valere anche per il Pd. Parlo di un possibile ingresso in questa fase. Al momento delle prossime consultazioni, i discorsi possono assolutamente cambiare. Non siamo mai stati puristi del simbolo e, insieme, si può decidere di presentare o meno i simboli di partito”.
L’ elenco del nuovo Direttivo comunale del PD di Aprilia:
Andrea Fantoni
Margaret Fuoco
Ferdinando Bucci
Gloria Mastrocicco
Marco Luigi Muzi
Cinzia Valeriani
Matteo Ferrera
Azzurra Simeoni
Gianni Cinconze
Daniela Salvucci
Archimede Poppi
Giulia Brignone
Ezio Massotti
Alba Tonini
Guglielmo Marchetti
Francesca Cosmi