APRILIA – “I PARTITI NON SONO SOCIETA’ PER AZIONI: HO LA MAGGIORANZA E COMANDO IO”

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Intervista al presidente della neonata associazione politica Democratici per Aprilia Gianfranco Caracciolo

La scissione dal Pd dei 27 “contestatori” si è consumata sul “metodo”

                                              ALESSANDRO COSMI e GIANFRANCO CARACCIOLO

di Riccardo Toffoli

“I partiti non sono società per azioni. Non ci si può presentare con un pacchetto di tessere, come se fossero azioni, e dire: ho la maggioranza e comando io”. Gianfranco Caracciolo ci spiega così in una intervista per i lettori de Il Giornale del Lazio la decisione di uscire dal Partito Democratico e fondare un nuovo movimento politico chiamato Democratici per Aprilia di cui è diventato presidente. È il 7 febbraio quando una nota stampa annuncia la nascita dell’associazione in cui sono confluiti diversi esponenti del Partito Democratico, in particolare coloro che hanno fatto parte dell’area socialista vicina all’ex sindaco Domenico D’Alessio. Insieme a Caracciolo, entrano ad esempio l’ex vicesindaco Franco Gabriele e Antonio Iovino. È un gruppo comunque eterogeneo che nasce dalla contestazione della fase congressuale del Pd che ha portato all’elezione a segretario di Alessandro Cosmi. A dicembre in 27 avevano firmato un documento politico nel quale avevano proposto un percorso condiviso di dialogo per un congresso unitario invece della “guerra delle tessere” con tesserati che poi non si vedono mai nelle riunioni di partito. Oltre al nocciolo duro degli aderenti della vecchia area socialista, ci sono quindi, anche l’ex consigliera Pd Monica Tomassetti o Sabrina Resta. Nonostante il documento, l’attuale dirigenza del Pd ha tirato dritto e il gruppo dei 27 ha deciso di non partecipare al congresso che ha consacrato Alessandro Cosmi segretario, dando vita alla nuova associazione Democratici per Aprilia di cui appunto Gianfranco Caracciolo è il presidente.

Perché questo soggetto politico? – “Democratici per Aprilia nasce dalla necessità di dare voce ad una certa area del Partito Democratico che non ha condiviso la gestione della fase congressuale. Il congresso ha portato un nuovo segretario ma non era il percorso che chiedevamo di intraprendere e per questo ci siamo astenuti dal partecipare. Ho avuto con il segretario del Pd di Aprilia un colloquio al Bar Manduca a giugno, quando ancora ero assessore. L’intenzione mia era quella di aderire al Partito Democratico. Faccio del resto parte di quell’area socialista che ruotava intorno al sindaco Domenico D’Alessio e ad altri personaggi del Partito Socialista attualmente ancora politicamente attivi. Oggi riconosco quest’area socialista all’interno del Partito Democratico come area più complessa. Questa area va portata all’interno del contenitore del Partito Democratico ma bisogna avere una condivisione dei percorsi”.

Dove è mancata la condivisione? – “Nel percorso intrapreso. Se il percorso fosse stato diverso, avrei votato anche io Alessandro Cosmi come segretario del Pd. Infatti ho avuto contatti a giugno con lui perché era l’unico rappresentante del Patito Democratico sul territorio che conoscevo. Abbiamo fatto un paio di riunioni all’interno della sede nelle quali concordammo un gruppo di lavoro che avrebbe dovuto sviluppare delle tematiche specifiche per produrre un documento unitario che potesse portare all’individuazione della figura del nuovo segretario. Ripeto, nulla osta e nulla ho contro Alessandro Cosmi che rispetto e attualmente è il segretario del partito democratico. Quello che non ho condiviso è il metodo: i partiti politici non sono società per azioni. Non ci si può presentare con un gruppo di tessere, come se fosse un pacchetto di azioni e poi dire: ho la maggioranza e qui comando io. Lo puoi fare in una determinata fase ma non in quella attuale. A questo punto il discorso si è completamente stravolto. Il gruppo di lavoro non ha più avuto un proseguo perché chi doveva rappresentare quell’area non si è presentato per impegni improvvisi o motivi personali. E tutto è scemato. Abbiamo quindi firmato un documento congiunto e deciso di non presentarci al congresso fermo restando che il numero di coloro che non hanno partecipato al congresso, ben 27, fosse un numero abbastanza solido per poter avviare un percorso autonomo. E così è nato Democratici per Aprilia”.

Perché una questione di metodo è così importante? – “Il problema è proprio questo. Portare un numero di tessere di persone che probabilmente all’interno del partito non vedrai mai e che non danno alcun apporto se non quello del cartaceo, non ha senso. Ecco perché quest’associazione nasce collateralmente alla gestione del Partito Democratico: per cercare di stimolare un percorso che sia il più condiviso possibile con le altre forze di centrosinistra. Abbiamo già avviato degli incontri per un percorso comune che sicuramente è finalizzato alle prossime amministrative del 2023 così come sono sicuro che il centrodestra si stia muovendo nella stessa direzione”.

Il Pd è all’opposizione dell’amministrazione Terra anche se l’attuale segretario dimostra più “feeling” che “dissonanze”. Lei però alla fine di giugno si è dimesso da assessore al commercio dell’amministrazione Terra. Queste dimissioni sono allora più politiche che personali? – “I motivi personali restano sempre. L’impegno che mi comporta la nomina a presidente di questa associazione è diverso, molto più limitato dell’impegno da assessore. Svolgere il servizio di assessore è stato per me molto impegnativo, difficilmente non andavo in ufficio ogni giorno. E purtroppo non potevo farlo più. Lasciare l’assessorato mi è costato, non certo per un discorso economico per carità, ma perché  era un impegno che ho preso con qualcun altro ed era un punto di arrivo e di rappresentanza della fiducia di Aprilia Domani”.

Lei infatti era assessore, candidato nella lista civica Aprilia Domani di appoggio al sindaco Terra. Perché non ha continuato il suo impegno politico allora in Aprilia Domani? – “Ad Aprilia Domani ho detto: fino a ieri ho avuto la tessera del partito Socialista e aderisco ad Aprilia Domani, non vedo quale può essere l’anomalia di avere la tessera del Partito Democratico e aderire ad Aprilia Domani. Ha detto il capogruppo di Aprilia Domani Mauro Fioratti Spallacci che per due anni non mi sono mai lamentato. Per questi due anni i punti d’incontro con la lista sono stati talmente pochi che non potevo certo lamentarmi da solo. Allora l’intento di questa associazione è proprio quella di coinvolgere il più possibile tutti, in un percorso condiviso anche con le liste civiche come Aprilia Domani. Io non ho preso le distanze da Aprilia Domani. Sono uscito per tentare di fare qualcosa che possa domani inglobare associazioni e liste civiche che si riconoscono in un percorso di centrosinistra e che, quindi, potranno fare un percorso politico condiviso per la guida della città”.

Cosa le ha dato più fastidio? – “La mancanza di rispetto. Le liste civiche hanno trovato terreno fertile proprio per il mancato coinvolgimento delle persone che viene fatto all’interno dei partiti. Questo discorso di portare un pacchetto di tessere esclude ogni confronto politico, ogni scambio di idee, ogni scambio di considerazioni. Diventa tutto asettico, asciutto, sterile, non porta a niente. Adesso c’è un gruppo che è stato nominato, non so quanti hanno votato in quel congresso”.

Se l’intento è quello di avviare un percorso comune con liste e partiti del centrosinistra, il Pd sarà comunque un punto di riferimento importante su cui ruotare le alleanze. Pillola o supposta? “Il Pd sarà il perno centrale del futuro discorso politico. È impossibile escludere il Partito Democratico se si vuole fare un percorso di centrosinistra. Noi vogliamo coinvolgere tutte le associazioni, anche e soprattutto quelle dei giovani su cui punto tanto. Noi abbiamo giovani anche in consiglio comunale e in giunta che sono veramente validi: Zingaretti, Cola, Caporaso, Martino, Barbaliscia. Sono preparati e danno molto a questa città ma ci sono tanti altri che stanno nelle associazioni e partecipano alla vita cittadina in maniera parallela alla politica con idee e iniziative. L’Aprilia che ci sarà tra 30 anni non mi riguarda, perché non si sarò più. Per questo noi dobbiamo coinvolgere i giovani e stimolarli a crearla questa Aprilia, sapere quali sono i progetti e le idee che hanno, che sicuramente non saranno quelle mie per evidente differenza di età. Ecco perché è importante allargare il più possibile, specie ai giovani. Se il Pd sarà su questa strada, ci ritroveremo”.

 IL PROFILO – Gianfranco Caracciolo è un apriliano Doc. Classe 1953, nel 1981 consegue presso l’istituto superiore Rosselli di Aprilia il diploma di ragioniere e perito commerciale. Nel 1987 viene assunto al comando della Polizia Municipale di Aprilia e presso il comando apriliano passa tutta la sua esperienza lavorativa e formativa. Svolge attività sindacale, diventa tenente e nel 2010 è responsabile dell’ufficio comando per poi essere anche responsabile dell’Ufficio “Aprila Sicura”. Amico ed estimatore di Domenico D’Alessio sostiene le sue battaglie e gli è vicino nella campagna elettorale. È un’amicizia sincera di cui Gianfranco Caracciolo tiene un ricordo particolare. Si avvicina a Terzo Polo, la lista del sindaco di D’Alessio. Nelle ultime elezioni amministrative si candida con Aprilia Domani una delle liste civiche che ha sostenuto dall’inizio il progetto civico di D’Alessio. Nella seconda amministrazione Terra, ricopre l’incarico di assessore alle attività produttive. Si dimette “per motivi personali” a giugno 2020.

 LA RSIPOSTA DEL SEGRETARIO DEL PD. ALESSANDRO COSMI: IL PD PUNTA AL MONDO CIVICO: “ALLEANZA SOLO DEL CENTROSINISTRA? SAREBBE SFIGATA” – “Caracciolo ha fatto l’assessore in questi due anni perché era il più bravo o perché ha preso i voti? È stato il quinto dei più eletti nella lista Aprilia Domani. E se si fosse candidato nella lista di Franco Gabriele che non appoggiava Antonio Terra sindaco, pensate che avrebbe fatto ugulamente l’assessore? La probabilità che diventasse assessore era la stessa della mia vicina di casa. Da uomo della sua esperienza politica, mi sarei aspettato da Caracciolo un contributo alla verità: tentare il tutto per tutto al congresso per un’unità a ribasso non sarebbe servito a nulla”. Sono le risposte del segretario del Pd Alessandro Cosmi a Gianfranco Caracciolo, presidente della neonata associazione Democratici per Aprilia. A Cosmi non è andato proprio giù il riferimento a quelle “tessere” che Cosmi avrebbe “impacchettato” per vincere il congresso del Pd. E si appella ai normali pesi democratici, nei quali il numero dei voti fa la differenza. “Gianfranco Caracciolo dice cose non esatte su quanto avvenuto al congresso –sostiene Cosmi- un congresso al quale non ha partecipato, quindi gli è stato riportato in maniera errata. Il tesseramento si è chiuso una domenica sera di ottobre, alle ore 19, quando tutte le famiglie sono a casa, a vivere la famiglia. Ho semplicemente raccolto le tessere di coloro che hanno sempre sostenuto il Pd di Aprilia. Ho bussato casa per casa e ho raccolto le adesioni viaggiando per tutta Aprilia da La Gogna a Campoleone. Quindi quella domenica mi sono presentato con le tessere raccolte. Ma voglio sottolineare che anche gli altri hanno portato “pacchetti” di tessere. Faccio inoltre presente che la commissione per il tesseramento era composta per 3/4 da persone aderenti attualmente a Democratici per Aprilia. Quindi loro avevano in mano la commissione. Inoltre la mia proposta politica era sul tavolo da mesi, non è stato un mistero per nessuno e nessuno ha avuto da ridire sulle proposte programmatiche”. Ma il nuovo segretario del Pd non si mette assolutamente in scontro con Democratici per Aprilia, anzi vede con interesse il nuovo soggetto politico. Sarebbe del resto un grave errore in questo momento dove i partiti del centrosinistra sono in sofferenza di consensi. Prima il M5S e ora la Lega, quindi il “civismo” ha spolpato le adesioni, le partecipazioni e di conseguenza le percentuali di voto delle sezioni locali. “Noi siamo molto contenti che nasce un’associazione ad Aprilia che ha come principale scopo –ci dice Cosmi- quello di rafforzare la proposta politica del centrosinistra. E anche io sono sempre pronto ad iscrivermi a questa associazione. Siamo fiduciosi che questo non si traduca nell’ennesimo atto di frazionismo nel corpo Democratico apriliano che avrebbe bisogno, ora più che mai, di unità”. Ultimo passaggio di Cosmi è sulla linea politica del partito, specie nei rapporti con l’attuale amministrazione Terra. “Premetto che in questi giorni sto incontrando tutti i rappresentanti delle forze politiche del centrosinistra –ci spiega- e inviterò tutti ad elaborare un unico documento-proposta sul bilancio comunale. L’apertura quindi è massima. C’è solo un paletto: che il dialogo sia basato sulla verità. Questo è la condizione necessaria senza la quale non ci potrà essere da parte nostra alcun confronto. Per quanto riguarda l’amministrazione, noi siamo e ci riteniamo all’opposizione del governo Terra. Lavoriamo a costruire un’alleanza vincente per il 2023. Se si crede però, che quest’alleanza possa limitarsi alle forze di centrosinistra, continua a sbagliare. Sarebbe una sineddoche, ossia la parte di un tutto, sarebbe un’alleanza sfigata destinata ad essere perdente. Il centrosinistra deve guardare al mondo civico e il Pd lo fa ovunque in tutta Italia, non si capisce perché non lo deve fare ad Aprilia. Quest’apertura del Pd al mondo civico ha il pieno appoggio del Pd regionale che conosce perfettamente la situazione apriliana. È quanto sta avvenendo anche a Latina con l’appoggio del Pd al sindaco uscente Damiano Coletta”.