Il commissario D’Attilio insieme al pool dei tecnici decide di “cancellare” il tratto dell’anello ciclabile di via Bardi e via La Malfa. La pista ciclabile passa così da 3,4 km a 2,3 km
di Riccardo Toffoli
Il mercato settimanale non si sposta: su via Bardi e via La Malfa niente pista ciclabile. Il commissario straordinario Paolo D’Attilio con lo staff tecnico dei lavori pubblici ha così deciso, presentando al Ministero dell’Ambiente, tra i finanziatori del progetto, una rimodulazione che esclude la realizzazione della pista ciclabile su via Bardi e via La Malfa perché non ci sono i tempi tecnici per avviare le procedure di spostamento del mercato settimanale del sabato. Qualche tempo fa, si era ipotizzata la soluzione temporanea in via Aldo Moro. Questa rimodulazione, seppur nel progetto di rimodulazione è scritto chiaramente, non modificherà la funzionalità di tutto il sistema ciclo-pedonabile, fa venire comunque meno il cosiddetto e tanto decantato “anello” ciclo-pedonale che avrebbe di fatto girato intorno al centro cittadino e collegato le scuole, le zone periferiche e la stazione ferroviaria di Aprilia. La nuova rimodulazione fa inoltre decrescere i chilometri previsti per la pista ciclo-pedonale apriliana, che da 3,4 come da progetto originario passano a 2,3 con questa nuova rimodulazione tecnica. Sono almeno due decenni che si ipotizza uno spostamento del mercato settimanale del sabato. E sono due decenni che la discussione rimane lì tra le riunioni di Palazzo, con gli operatori e i soggetti coinvolti. Anche questa volta non ci si riesce, dovendo sacrificare un pezzo di pista ciclabile. Non che sui tratti di progetto che sono stati già realizzati, non ci sia stata una polemica. I tratti della pista ciclabile realizzati, sono stati ricavati sulle strade esistenti (non pensate originariamente per accogliere un intervento del genere) e quindi diciamo che sono stati più o meno adattati. L’adattamento in qualche caso è riuscito, in altri un po’ meno generando non pochi malcontenti tra i residenti. È il caso ad esempio del tratto di via Toscanini che genera molto traffico e caos specialmente per gli incroci con le traverse che danno alle nuove lottizzazioni. Ma è anche il caso di via Carroceto fino ai poli scolastici superiori. Insomma tante polemiche per queste piste ciclabili che non sono neanche poi così utilizzate. Anche se ultimamente si vedono diversi giovani, sotto i 18 anni, che preferiscono la bicicletta al motorino per muoversi. Il tratto di via Bardi e La Malfa della pista ciclabile avrebbe collegato tutto il sud di Aprilia ai poli scolastici superiori e forse sarebbe stato l’unico che non avrebbe poi così tanto sconvolto la viabilità. Per la realizzazione dell’anello ciclo-pedonale, il Comune aveva chiesto un finanziamento al Ministero dell’Ambiente di 600 mila euro e ne aveva impegnati 200 mila. Era il 2019. Il progetto del Comune di Aprilia è risultato finanziato nello scorrimento della graduatoria e sono partiti i lavori su cui più volte è arrivata la rimodulazione dell’intervento. Si legge nell’ultima rimodulazione: “La nuova pista ciclabile come da progetto originario copriva un percorso di circa 3.4 km, su strade urbane di quartiere e strade locali, sarà a doppio senso di marcia con sede ricavata dalla carreggiata stradale esistente e fisicamente separata, attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili, da quella relativa ai veicoli a motore e ai pedoni. Le aree di intervento riguardavano i percorsi pista ciclabile nelle strade esistenti denominate: via Cattaneo, via Carroceto, via Bardi, via Ugo La Malfa, via Guido Rossa, via Sassari, via Toscanini”. Con l’eliminazione del tratto di via Bardi e via La Malfa ora: “La lunghezza del percorso ciclabile di nuova realizzazione a seguito della modifica progettuale necessaria varia da 3,400 km a 2,300 km, con sede interamente ricavata dalla carreggiata stradale esistente”.