APRILIA – PRINCIPI ROMPE IL FRONTE UNICO DELLA POLITICA APRILIANA SUI RIFIUTI

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Aprilia Civica presenta una mozione per chiedere la sospensione di tutti gli iter impiantistici in attesa della definizione delle competenze

Principi: “Mozione fumosa. Ora la linea la decidiamo noi”

di Riccardo Toffoli

Si rompe il fronte unico della politica apriliana sui rifiuti. L’opposizione presenta una mozione per chiedere alla Regione di sospendere tutti gli iter autorizzativi dei rifiuti fino al passaggio delle competenze alle province ma il Sindaco Lanfranco Principi non ci sta: “Adesso la linea la dettiamo noi”. I rifiuti sono un tema caldo specie per la politica apriliana. La precedente amministrazione comunale sui rifiuti ha adottato un modo di procedere unanime, indipendentemente dalle differenze politiche, volto a scongiurare la realizzazione di nuovi impianti di rifiuti sul territorio apriliano sul motto di: “Aprilia ha già dato”. Sono diversi gli impianti che lavorano rifiuti sul territorio apriliano e l’obiettivo della politica negli ultimi anni è stato quello di scongiurare la collocazione di una discarica (unico impianto necessario per chiudere il ciclo dei rifiuti nella provincia di Latina) ad Aprilia.

LA REGIONE ABROGA GLI EGATO E ORA? – Sono giornate intense sul piano della gestione regionale dei rifiuti. La precedente giunta Zingaretti aveva affidato le decisioni in merito all’impiantistica, agli Egato. Erano degli organismi territoriali autonomi ricadenti più o meno in ambito provinciale, nei quali venivano rappresentati tutti i Comuni. Questi organismi avevano il compito di chiudere il ciclo rifiuti all’interno del proprio territorio di competenza. Gli Egato furono votati dal Consiglio regionale a fine consiliatura Zingaretti e solo uno ne è stato costituito: quello di Frosinone. La nuova giunta Rocca ha iniziato fin da subito del suo insediamento una vera e propria battaglia contro gli Egato, ribattezzati l’ennesimo “poltronificio”. Dopo una guerra politica consumata persino davanti alla giustizia amministrativa, il 12 ottobre scorso il presidente dell’Egato di Frosinone Mauro Bruschini ha rassegnato le proprie dimissioni. “Lascio –ha commentato- anche per permettere alla Regione Lazio di discutere serenamente del futuro”. Nella seduta dell’8 novembre, infine, il Consiglio regionale ha dato la spallata definitiva agli Egato. Con 29 favorevoli e 13 contrari la massima assise regionale ha abrogato la legge istitutiva dell’amministrazione Zingaretti. Per quello di Frosinone, il presidente della Regione nominerà un commissario straordinario per la liquidazione. Ma ora chi decide sull’impiantistica? Rimane un vuoto normativo secondo l’opposizione. Il Partito Democratico aveva presentato una sospensiva, rigettata dall’aula, nella quale si chiedeva di congelare l’iter in attesa di definire tramite un nuovo aggiornamento del piano dei rifiuti, un nuovo percorso alternativo e senza quindi lasciare le amministrazioni locali in “un limbo” dovuto ad un “vuoto normativo”. L’assessore ai rifiuti Fabrizio Ghera e tutta la maggioranza Rocca invece hanno difeso la scelta. Fabrizio Ghera ha annunciato in aula che l’amministrazione regionale sta già lavorando al nuovo piano dei rifiuti della Regione Lazio ma che “richiederà un tempo non breve”. Nel frattempo tutto sembra tornare come prima, quindi i privati presentano le loro proposte e la conferenza dei servizi in capo alla Regione decide.

LA MOZIONE DI APRILIA CIVICA: IN ATTESA DELLA DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE STOP A NUOVI IMPIANTI – In attesa della definizione delle nuove competenze, l’opposizione compatta ha proposto una mozione al Consiglio comunale per chiedere alla Regione la sospensione di tutti gli iter in corso sul territorio comunale per l’autorizzazione a nuovi impianti di rifiuti o anche ampliamenti di quelli già esistenti. “Una richiesta non definitiva ma temporanea –ha detto Luana Caporaso- in attesa delle nuove disposizioni che disciplinino la localizzazione, l’ampliamento e la gestione degli impianti di selezione, trattamento e smaltimento dei rifiuti e in attesa che le competenze siano stabilite con precisione ed assegnate in via definitiva alle province. Intendiamo presentare la mozione al primo consiglio comunale utile e condividerla con tutti i consiglieri della massima assise comunale, visto il tema che stiamo rappresentando e visto che nell’ultimo quindicennio il consiglio ha sempre accolto all’unanimità proposte come questa che mirano a difendere il nostro territorio”. L’obiettivo rimane lo stesso: scongiurare la realizzazione di una discarica su territorio comunale. Attualmente le situazioni sotto l’occhio della politica sono tre principalmente. La prima, andata a finire anche in discussione nell’ultimo consiglio comunale, riguarda la realizzazione di un impianto che lavorerà i rifiuti di scarto provenienti da altri impianti e altrimenti destinati a discarica, per ottenerne combustibile. Il progetto ha avuto l’ok definitivo della Regione il 23 giugno scorso. Il 3 agosto una mozione ha impegnato il sindaco a presentare ricorso alla giustizia amministrativa e a promuovere un’audizione con l’assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera. Il 10 ottobre è stata presentata istanza di fissazione d’udienza al Tar Lazio. Poi c’è la discarica dove ci sono due procedimenti pendenti. Il primo è stato avviato dalla Regione Lazio che nel 2021 ha nominato un commissario straordinario per l’individuazione di un sito di discarica per la provincia di Latina. Il commissario ha presentato tre siti uno dei quali ricade in territorio apriliano. Il secondo procedimento è stato avviato da un privato. La società proponente è la Frales srl. La proposta prevede la realizzazione di un deposito definitivo di rifiuti atto a garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina. L’area di intervento ricadrebbe a Sant’Apollonia, in via Scrivia. Il sito individuato risulta essere su più lati dei confini, adiacente ad una discarica di rifiuti urbani coltivata negli anni ’80.

L’ACCELERAZIONE DEL PRIVATO – La Frales con una missiva del 23 ottobre scorso ha premuto l’acceleratore sulla definizione del procedimento. Dopo la fase documentale nelle quali alcune amministrazioni interessate hanno richiesto integrazioni, la lettera spiega: “la scrivente auspica che il procedimento possa essere conseguente riavviato e concluso in tempi ragionevoli, segnalando la propria disponibilità, in caso di accoglimento dell’istanza, a realizzare il primo invaso in tempi brevi (60-90 giorni), in modo che la sua messa in esercizio possa contribuire a risolvere o quantomeno alleviare sostanzialmente le attuali difficoltà a soddisfare il fabbisogno dell’Ato di appartenenza”.

IL NO DI PRINCIPI ALLA MOZIONE: “E’ SOLO FUMO” – Il nuovo sindaco Lanfranco Principi con una nota stampa dal suo personale indirizzo mail, ha deciso però di ufficializzare la sua posizione sulla mozione, rompendo così un’unanimità della politica che sul tema dei rifiuti dura da oltre un decennio. “La Coalizione dell’Ex Sindaco Terra –ha detto Principi- ha depositato l’ennesima fumosa mozione per chiedere alla Regione di sospendere le disposizioni in materia di rifiuti, stavolta però, non ci prestiamo al gioco mediatico. La città merita di affrontare il tema della Gestione del Ciclo dei rifiuti all’interno di una politica industriale e di sviluppo, che risponda ad una progettualità e ad un concreto ritorno per il territorio sia in termini di tutela ambientale che economici. Il levare scudi in modo retorico fa parte dell’era del Sindaco Terra, la stessa in cui il nostro territorio si è riempito di impianti di tutti i tipi, addirittura ampliati nel corso del tempo, senza che la città ne traesse il giusto beneficio. Fa sorridere che proprio dalla sua coalizione arrivino diktat di questo tipo. Poteva pensarci prima. Non chiederemo alla Regione di Sospendere la Politica sui Rifiuti, cosa che peraltro non è competenza dell’Amministrazione Comunale, piuttosto, chiederemo che le disposizioni siano puntualmente applicate. Ci siederemo al tavolo per fare la nostra parte, valutare i nuovi piani regionali che verranno presentati e faremo in modo, questo sì, che per qualsiasi nuova iniziativa l’amministrazione svolga un ruolo attivo nelle decisioni, sul “cosa”, sul “dove” e sul “come”.