Dopo anni dallo stanziamento, della terza ala della Asl di Aprilia non si sa ancora nulla
Il consigliere regionale Pd: “Ampliamento necessario”. Rincara il presidente del TDM Aprilia: “Ancheil direttore generale deve farlo capire”
di Riccardo Toffoli
Terza ala della casa della salute di Aprilia impantanata: ci sono i soldi, c’è il progetto definitivo e le aree ma da quattro anni non se ne sa più nulla. Per questo motivo il consigliere regionale Pd Salvatore La Penna ha deciso di interrogare il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca per sapere a che punto siamo. La situazione del poliambulatorio Asl di Aprilia è da anni sotto gli occhi di tutti. Il Tribunale dei Diritti del Malato sta già predisponendo la relazione annuale che come sempre evidenzierà una situazione veramente ai limiti, dove l’offerta sanitaria non è assolutamente sufficiente a soddisfare una domanda di una città di 80 mila abitanti. A questo si aggiungono: la carenza cronica del personale sanitario e la precarietà di quelli che vengono chiamati ad Aprilia, motivi che non danno giusta stabilizzazione delle prestazioni offerte, persino i servizi ritenuti essenziali vanno a singhiozzo. Si contrappone a questo, l’alta qualità del personale presente e la forte volontà di mandare avanti il più possibile quel poco che si ha. Ma non è sufficiente. Tra le richieste urgenti c’era anche la terza ala della Asl, che questa volta, sembrava cosa fatta ma per la quale, ad oggi, non è stata messa neanche la prima pietra. Si tratta di un’opera che rientra nel piano decennale degli investimenti in edilizia sanitaria per un importo pari a 2 milioni e 650 mila euro di cui due milioni e mezzo a carico dello Stato e 132 mila e mezzo a carico della Regione Lazio. L’obiettivo era quello di dare spazio alle specialistiche e ai vari settori che attualmente dentro al poliambulatorio Asl sono “stretti”, in previsione anche di un potenziamento dell’offerta sanitaria che ad Aprilia è ormai urgente e non più rinviabile. La Casa della Salute di Aprilia era stata inaugurata a dicembre 2019 “con l’obiettivo di rafforzare i servizi forniti a livello assistenziale, dalla ASL di Latina, ad un bacino di utenza di circa 125 mila abitanti residenti nei comuni del distretto socio-sanitario (LT1)”. Nel mese di settembre 2021 la Asl di Latina ha approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economica per l’ampliamento della struttura che appunto era stato valutato come “necessario a garantire l’esercizio di tutte le attività ambulatoriali ed è teso a perseguire, tra l’altro, il raggiungimento dei parametri nazionali riferiti allo standard di dotazione media per abitanti dei servizi sanitari”. Nel marzo 2022 il Consiglio comunale di Aprilia ha cessato la parte di proprietà del terreno alla Asl al fine di procedere all’ampliamento della Casa della Salute e la giunta regionale nel luglio del 2023 ha confermato l’investimento. Quindi: terreno, progetto e soldi ci sono. Poi il pantano. Per questo, dopo tante interlocuzioni e richieste di chiarimenti, il consigliere regionale Pd Salvatore La Penna ha presentato un’interrogazione formale al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. “Nel quadro dell’offerta sanitaria regionale le Case della Salute, gli Ospedali di Comunità, le Centrali Operative Territoriali –si legge nell’interrogazione- rappresentano un elemento centrale per il rafforzamento della rete dei servizi sanitari territoriali poiché integrano servizi di medicina generale, specialistica e sociosanitaria e promuovono una sanità basata sulla prossimità, sull’accessibilità e sull’interdisciplinarità. Ë obiettivo comune e condiviso quello di garantire a tutti i cittadini un’assistenza efficace, tempestiva e accessibile, riducendo la pressione sugli ospedali e promuovendo una rete sanitaria territoriale moderna e funzionale”. Salvatore La Penna interroga il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca per sapere: “Lo stato di attuazione del programma di investimenti per l’ampliamento della struttura della Casa della Salute di Aprilia necessario al potenziamento dell’offerta sanitaria territoriale e della qualità della presa in carico dei bisogni assistenziali dei cittadini residenti nell’area del distretto (LT1)”. Sul tema da tempo è sceso in campo il Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia. Il presidente Claudio Frollano è in prima linea e ha rincarato la dose: “La situazione della Asl di Aprilia è nota a tutti. Noi chiediamo che anche il direttore generale della Asl debba far capire l’importanza e l’urgenza di questa opera per la città di Aprilia e per tutto il distretto”.