di GIANFRANCO COMPAGNO [MOJO]
L’INAUGURAZIONE PRIMA DI NATALE, CON UN CONCETO? Intervista all’arch. Otello Lazzari, progettista e direttore dei lavori
DOPO 16 MESI, TRA RITARDI, ERRORI, COVID 19, POTREBBE ESSERE INAUGURATA PRIMA DI NATALE CON UN CONCERTO L’IDEA -La trasformazione in piazzetta della parte terminale di via dei Garofani e la ristrutturazione parziale del Mercato coperto – già “Piazza delle Erbe” è relativo all’ avviso pubblico della Regione Lazio per adeguamento di spazi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi del sistema delle città di fondazione DEG 06594/ 2016. Al Progetto architettonico esecutivo, oltre al progettista arch. Otello Lazzari hanno collaborato l’arch. Maria Eleonora Bevilacqua e l’arch. Antonio Capasso e i consulenti: ingegner Maurizio consolandi (impianti) e ingegner Pietro Raponi (strutture)
IL PROGETTO DELLA PIAZZA DELLA MEMORIA – risponde al bando regionale, trasformando in piazza per usi culturali e ricreativi un parcheggio a ridosso di due edifici di fondazione, ma pesantemente alterati nel dopoguerra, l’ex caserma dei carabinieri e il mercato, già Piazza delle Erbe. Per ottenere questa transfigurazione da parcheggio a piazza, il progetto compone ed integra elementi originali con elementi tipici degli spazi urbani tradizionali declinandoli in chiave contemporanea: la pavimentazione con lastre di cemento, come le mattonelle dei marciapiedi di fondazione, ma di grande formato e con il taglio centrale della caditoia a fessura per la raccolta dell’acqua piovana; le varie sedute, due delle quali disegnate come “increspature” della pavimentazione e quella principale configurata come un’isola in mezzo alla piazza con funzione anche di palco nella sua parte centrale rialzata; gli alberi ad ombreggiare le panchine e sottolineare gli assi degli accessi da piazza Roma e da via degli Aranci attraverso il mercato; la scultura “post cubista” in acciaio cor-ten posizionata eccentricamente, con funzione anche di torre di proiezione. Ad integrare questi elementi di arredo urbano, vele multicolori a copertura dell’isola e a sottolinearne la centralità. Infine, l’elemento più caratterizzante del nuovo assetto, progettato per mediare la vista del terzo lato della piazza costituito da due anonime palazzine e ad integrazione delle due quinte esistenti, le facciate del mercato e dell’ex caserma, è la terza quinta che fronteggia il mercato: come tutti gli altri elementi di arredo della piazza, ha una giacitura obliqua rispetto alla geometria degli edifici preesistenti e divide longitudinalmente la piazza in due spazi, quello principale, di dimensioni maggiori antistante il mercato, attrezzato per uso culturale e ricreativo, l’altro, più ridotto antistante le due palazzine, al servizio dei locali commerciali esistenti e futuri. La nuova quinta ripropone la struttura a pilastri e travi in cemento armato del mercato, in origine occultata ipocritamente sotto gli archi e le volte perché poco autarchica, e perciò riproposta in chiave anticelebrativa ed antiretorica: l’opera inizia in prossimità dell’ex caserma con i pilastri e le travi, proseguendo poi con una parete che si incurva verso via Rossetti, smaterializzandosi con una grande asola curvilinea e nella parte terminale con diciassette fori. Lo spessore curvilineo dell’asola e i fori saranno rivestiti con un mosaico colorato, e in corrispondenza dei fori saranno incisi i nomi dei componenti dei diciassette gruppi che parteciparono al concorso per il progetto di Aprilia: la nuova quinta sarà pertanto il primo monumento commemorativo dei progettisti nelle città di fondazione pontine. A completare le dotazioni della piazza, oltre alla raccolta e smaltimento delle acque meteoriche con il sistema a fessura, l’illuminazione pubblica a led, gli impianti per le videoproiezioni, la diffusione sonora, la videosorveglianza e la produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici nascosti sulla copertura del mercato.
IL MERCATO COPERTO – L’opera probabilmente più significativa, non prevista nel progetto preliminare, ma proposta successivamente e subito caldeggiata dal Sindaco Terra, è costituita dall’apertura delle arcate del mercato sul lato della piazza, spostando i commercianti in altri stalli. In questo modo il mercato si aprirà verso la piazza che diventerà una piazza porticata, andando a recuperare anche se solo parzialmente la spazialità originaria della “Piazza delle Erbe”.
IL FUTURO SPAZIO URBANO – una volta realizzato, nell’immediato disporremo di uno spazio dedicato ed attrezzato per lo svolgimento di eventi culturali e ricreativi: proiezioni, concerti, spettacoli, ecc. Questo nuovo utilizzo potrà poi indurre un graduale processo di riqualificazione e potenziamento delle attività commerciali limitrofe, soprattutto all’interno del mercato, che sicuramente sarà sostenuto ed incentivato da parte dell’Amministrazione Comunale. Infine a livello urbano, questo nuovo spazio civico sarà il primo a misura d’uomo, essendone esclusi gli autoveicoli; sarà fortemente connotato esteticamente e perciò prezioso per una città come Aprilia privata della sua armonia originaria e cresciuta con edifici informi; pertanto concorrerà al rinnovamento della percezione del centro storico, grazie anche all’opera di recupero della memoria di fondazione in chiave non vernacolare, e potrà costituire un primo tassello per il potenziamento del centro storico nella gerarchia urbana e territoriale. (Estratto di una nota dell’arch. Otello Lazzari)