ARDEA- A NULLA E’ SERVITO DEMOLIRE CON L’ESERCITO, A NULLA E’ SERVITA LA PRESENZA DI “FUORI DAL CORO”  E DEL PREFETTO

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Un vasto incendio si è sprigionato dalle carcasse delle auto tagliate in un grande deposito abusivo nel territorio dei 706 ettari di proprietà comunale, un’area dove vi sono un migliaio di abitazioni abusive, e capannoni adibiti al commercio ed all’artigianato. Il fuoco si è sprigionato nella zona di via Miramare traversa in alto su via dei Monti di Santa Lucia. Depositi di carcasse di auto cannibalizzate che hanno preso fuoco infestando di fumo nero ed inquinante l’intero territorio che di recente poco prima delle elezioni europee ha visto la presenza addirittura del Prefetto di Roma, di tnti comandanti cordonati o con la greca, tanti  comandanti dei carabinieri, da quello della compagnia di Anzio, della tenenza di Ardea e della locale stazione carabinieri di Tor San Lorenzo, oltre alla guardia di finanza e della Polizia di Stato del commissariato di Anzio che hanno dato assistenza al personale dell’Esercito Italiano che con i potenti mezzi meccanici a loro disposizione hanno demolito alcune baracche di camminanti italiani. L’incendio di oggi è partito da alcuni depositi di auto “abbandonate” da “ignoti”  intorno alle case dei Rom. Del resto i 706 ettari demaniali del comune di Ardea sono terra di nessuno, terreno dove chi ne ha la necessità ci si costruisce una abitazione, un capannone, un magazzino o altro senza  alcuna autorizzazione. Un territorio martoriato, dove si scavano pozzi per attingere acqua senza alcuna autorizzazione, si permette agli abusivi di allacciarsi alla rete elettrica con tanto di domanda. Mai alcuna demolizione se non quelle effettuate dall’allora sindaco Farneti ed Eufemi, quelle attuali pochi giorni prima delle elezioni europee sotto la campagna elettorale. Dopo di che, il nulla. Nessun controllo, si purtroppo nessun controllo altrimenti tutte queste carcasse di auto non potevano prendere fuoco e non potevano stare in zona. Ora bisogna bonificare il combusto che per smaltirlo costa più del rifiuto stesso. Cosa sta facendo l’ufficio ambiente? Ancora non è stato bonificato il il deposito di auto andato a fuoco alla fine di dicembre del 2023.  Telecamere, no!!! Controlli? No!!!! Non risulta denunciato alcun pozzarolo, nessun operaio e neppure nessuno che ha autorizzato magari imbrogliando gli ignavi compratori del terreno. Intanto le prime vittime, il figlio dell’unico agricoltore della zona è finito all’ospedale dove ancora rimane,  intossicato e quindi messo sotto ossigeno, una decina di ettari di grano pronto per la trebbiatura bruciato dalle fiamme. Forse il comune risarcirà l’unico agricoltore? Grazie a lui per aver avvertito il sindaco Cremonini e quest’ultimo per aver chiamato i vigili del fuoco che sono giunti rapidamente sul posto, ma malgrado l’impegno profuso dai pompieri è stato un’inferno di fuoco ed odore acre delle ruote che bruciavano. Va segnalato la dedizione al dovere di un capo squadra che fuori dal servizio, visto dalla Laurentina il denso fumo si è recato a dare una mano ai colleghi dirigendo le operazioni dell’elicottero che portava l’acqua. Ormai le Salzare è sempre più terra di nessuno. Ora “Fuori dal Coro” del direttore Mario Giordano dovrà ritornare, perché quanto fatto fino ad ora da lui e dalle sue brave giornaliste non sembra essere servito a gran che. Le telecamere tanto promesse da certe politiche e politici, non sono mai state messe in funzione. Perché? Per incapacità o perché non c’è personale che possa visionarle? E senza turbare la suscettibilità dei responsabili dell’ufficio ambiente quali misure sono state prese, per evitare nuovi incendi? Queste bonifiche faranno aumentare la tassa sui rifiuti? Forse ci vorrebbe anche un riassetto politico specialmente in certi settori chiave che riguardano la salute dei cittadini.

Luigi Centore