di Luigi Centore
Continua l’invasione dei carrettini di chincaglierie e merce varia da parte di extracomunitari che con i loro carrettini hanno invaso il litorale. Furiosi i commercianti specialmente quelli del lungomare i quali attendono l’estate per cercare di pareggiare i bilanci. Questo non accade in quanto sono costretti ad avere la concorrenza sleale degli stranieri abusivi che con le loro bancarelle ambulanti che i bagnanti definiscono sorridendo delle “Standa ambulanti” invadono le spiagge e le strade del territorio, favoriti dalla mancanza di controlli. Quei controlli tanto illustrati nell’accordo con la Capitaneria di Porto e le forze di polizia in genere, controlli che come si ebbe a scrivere non sarebbero mai arrivati, od oggi ancora tanti lavoratori a posto fisso e con tanto di licenza ancora attendono. Quest’anno i commercianti a posto fisso lamentano che non c’è stata ancora alcuna repressione per i “vu cumprà”, questi girano di ombrellone in ombrellone vendendo le loro mercanzie. Alcuni commercianti si appellano al buon senso del valente dirigente alla polizia urbana quale il dott. Gianluca Faraone affinchè organizzi con il suo vice Capitano Marzia Sgrò, dei controlli specifici lungomare e lungo le strade. Uno di loro racconta che all’epoca del sindaco Martino Farneti c’era almeno una retata a settimana nella quale venivano sequestrati decine di carrettini, segnalati gli stranieri e molti veniva addirittura anche rimpatriati oggi nulla più, controlli sempre più rari. Il controllo del commercio sempre più raro, un settore incontrollato, e troppe sono le attività anche a posto fisso che esercitano senza alcuna autorizzazione. Ma questo per non far torto a nessuno non è soltanto per le attività ambulanti di quelli dei poveri extracomunitari che come si vede nella foto anche sulla pubblica via indisturbati, e quello che è peggio che alcuni di loro vendono anche cose mangerecce, come pannocchie alla maionese o altre salse, conservate al sole d’agosto . Mai nessuna azione contro di loro, prosegue un commerciante a posto fisso, mentre noi non solo siamo tartassati, controllati e multati se non si rispetta la legge, loro sembrano avere una sorta d’immunità. Una di loro si rivolge direttamente al sindaco e lo invita a farsi un giretto per il lungomare verso le 18.00 – 19.00 per vedere quanti carrettini anche di vendita di merce mangereccia escono dalla spiaggia indisturbati, mentre loro sono costretti a vedersi multati anche gli automobilisti che si fermano solo per prendere un giornale, un paio di ciabatte, o un balocco per i propri bambini. Una disparità di trattamento inaudita. La signora conclude con un appello al sindaco ed al dirigente, affinchè provveda durante il suo serale giro di ispezione del lungomare, a bordo della sua moto ad organizzare in seguito una retata per sequestrare il tutto oltre che controllare questi venditori magari anche beneficiari di reddito di cittadinanza al quale contribuiamo noi commercianti a pagargli.