Ardea Domani: “Basta politica degli annunci e degli attacchi. Ben venga un centro diurno, ma aspettiamo di vedere gli atti”

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“Se la notizia della realizzazione di un centro diurno fosse confermata, è ovvio che saremmo estremamente soddisfatti”. È un commento pieno di “condizionali” quello che Ardea Domani affida alla stampa, dopo l’annuncio del Vicensindaco di Ardea e Assessore alle Politiche Sociali in merito alla prossima apertura di una struttura a servizio di disabili adulti nel territorio cittadino.
“La campagna elettorale si avvicina – affermano gli esponenti della formazione civica – è normale e legittimo che si susseguano annunci e attacchi tra chi governa e chi lo ha fatto in passato e ambisce a rifarlo di nuovo. Il problema, però, è che la politica parla innanzitutto attraverso gli atti e le procedure. E poi attraverso azioni ed opere concrete e visibili. Al momento, sul centro diurno (come su molte altre opere), non vi sono atti pubblici o procedimenti avviati. Crediamo vi sia un eccesso di annunci – spesso fatti per rispondere ad alcune critiche o ad alcune iniziative – che non fa bene ad una Città che invece attende di vedere con i propri occhi le opere che compaiono nelle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale”.
Proprio pochi giorni fa, si è costituito ad Ardea un comitato di cittadini che chiedono la realizzazione di un centro diurno per disabili adulti. La vita per un disabile (e per la propria famiglia) ad Ardea è infatti un percorso pieno di ostacoli: la carenza e l’assenza di servizi costringe le famiglie a cercare altrove ciò che manca, con un impatto non indifferente in termini di costi economici e tempo. A pagare le spese più alte, sono innanzitutto le persone con minori possibilità economiche, alla cui disabilità si aggiunge l’impossibilità di accedere a servizi che dovrebbero esser garantiti dallo Stato.
“Intendiamoci – aggiunge il Viceportavoce di Ardea Domani, Niko Martinelli – noi non mettiamo in dubbio che l’Amministrazione si stia adoperando per la realizzazione di un centro diurno. Crediamo sia sbagliata, però, la tempistica dell’annuncio. Del resto, sono mesi ormai che leggiamo di scuole superiori che apriranno sicuramente il prossimo anno o di decine di cantieri che saranno avviati nelle prossime settimane. Ma le settimane passano e per alcune di queste iniziative, mancano addirittura atti formali, necessari a garantire almeno l’avvio dei procedimenti. Proseguire in questo modo non aiuta né la Città – che viene nuovamente investita da attese – né l’Amministrazione comunale. Perché poi, a settembre, dovrà spiegare come mai, ad esempio, una scuola superiore data per certa, certa non è. O magari, l’iter per la realizzazione di un centro diurno per disabili annunciato in pompa magna, ancora non ha passato neanche il primo step”.