ULTIMORA: Sgombrate 15 abitazioni per precauzione
di Luigi Centore
Ormai Ardea sta sempre più rispettando la propria storia, ovvero quella dell’uccello cenerino risorto dal fuoco della città di Ardea. Oggi ennesimo e più grande e pericoloso incendio che abbia mai visto in quelle zone, che da tempo seguo per i miei articoli. Mai si era vista una cosa del genere, il denso fumo nero che ha disturbato i pochi bagnanti rimasti, mobilitato i Vigili del fuoco,della vicina Pomezia, una squadra della Protezione civile di Ardea, ed i locali carabinieri, giornalisti e televisioni di varie testate giunti sul posto o che hanno attinto informazioni dai locali cronisti, ha messo a repentaglio alcune abitazioni circostanti, distrutto alberi e selvaggina. Giorni fa era uscito un articolo dal titolo “Ardea le Salzare succursale di Castel Romano”, anche se oggi quella zona romana è passata in secondo ordine. Oggi quest’incendio ha confermato quanto scritto dal “IL TEMPO” giorni fa, a firma di Massimiliano Gobbi. Ormai nei 706 ettari delle Salzare terra di nessuno, abbandonata a se stessa senza alcuna urbanizzazione, strade e fognature a cielo aperto tipo Kabul, fornature che sversando nel terreno possono inquinare le falde acquifere anche della confinante Aprilia zona Fossignano la cui area è sotto vincolo idrogeologico, molti si chiedono come ancora non si è ribellata la popolazione confinante ed il sindaco di Aprilia il buon ed amato Terra. Il sindaco Mario Savarese che guida un’amministrazione del M5S, dice di avere le mani legate, non sa che pesci prendere (e non è facile), ma neppure attua quelle azioni che la legge gli consente. Non passa giorno che non ci sono incendi di grande portata come questo di oggi scoppiato alle 12.00 e domato dopo le 115.00 grazie alla professionalità dei vigili del fuoco, non passa giorno che la popolazione limitrofa riesce a respirare se non aria inquinata, non passa giorno che non nascono discariche che vengono per mesi e mesi ed anche anni lasciate a cielo aperto e poi da mascalzoni date alle fiamme. Una zona senza controllo in prevalenza in mano ad extracomunitari, e nomadi di varie etnie nazionali e straniere, di cui sembra che neppure se ne conosce il numero e le generalità. La zona dove è avvenuto l’incendio è la tristemente nota via dei Monti di Santa Lucia angolo con via Miramare, dove soltanto l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Eufemi, su via Miramare inviò una ditta di demolizione, con uomini e mezzi, protetti dal personale dell’Arma al comando dell’allora Colonnello Castelli comandante il gruppo Frascati, che protesse la ditta ed e i tecnici incaricati dal comune che radevano al suolo alcune abitazioni di rom bosniaci, di nomadi italiani e di cittadini vari. Per un periodo ci fu la tranquillità in zona. Ormai purtroppo Ardea è sempre più in abbandono e la zona ha superato anche la tristemente zona romana di Castel Romano, portando Ardea a non essere seconda neppure alla amministrazione del sindaco Raggi, anch’essa del M5S. La zona interessata dall’incendio, tutt’intorno c’è una cava di tufo abbandonata dove vengono gettate carcasse di auto cannibalizzate e rifiuti vari che spesso spesso prende fuoco, dando così la possibilità ai raccoglitori illegali di rifiuti di continuare a riempirla di ogni ingombrante e materiale di dubbia provenienza come tante auto di ultima generazione. (ndr, la squadra della municipale coordinata dal Capitano Aldo Secci un mese prima di andare in pensione recuperò oltre 50 autovetture) I cittadini della zona che non sono proprietari di nulla ma occupanti abusivi di terreno comunale ex demanio dello Stato mai assegnato da quest’amministrazione del M5S, che aveva promesso la risoluzione del problema, invece, dopo pochi mesi dal suo insediamento cacciò dalla giunta una giovane, bella e preparata tecnico un’ architetto specializzata nel settore uso civico, lasciando tutto in abbandono, come il suo predecessore. Ormai i cittadini di Ardea ritengono sempre più che ad Ardea manca lo Stato quello Stato con la “S” maiuscola. Intanto sentito telefonicamente il Senatore Gianfranco Rufa della Lega, conoscitore dei problemi di Ardea e soprattutto delle Salzare dal Serpentone ai 706 ettari del comune, questi ha assicurato che presto presenterà un’interrogazione parlamentare sui fatti delle Salzare, dagli incendi alla sicurezza dei cittadini. Va detto che purtroppo le Salzare è un’area abbandonata a se stessi, tanto che spesso viene definita il Bronxs rutulo, ed ad onor del vero non sembra neppure essere seconda all’originale Bronxs degli Stati Uniti d’America.