Roma 26.9.2018 – La UOC di Chirurgia vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni – Addolorata ha recentemente adottato un’avanzata metodica endovascolare di intervento per il trattamento degli aneurismi dell’arco aortico, patologia di estrema complessità che fino a pochi anni fa richiedeva un intervento cardiochirurgico con circolazione extracorporea in arresto di circolo. Oggi, con il miglioramento della tecnologia e con le esperienze maturate nella terapia endovascolare degli aneurismi aortici, è possibile affrontare questo problema con un approccio mini-invasivo, consentendo di estendere il trattamento anche a pazienti anziani affetti da importanti comorbidità (cardiopatie, broncopneumopatie, etc.). La tecnica endovascolare per il trattamento dell’aneurisma dell’arco aortico prevede un intervento ibrido senza apertura del torace, ma realizzato attraverso due accessi chirurgici al collo e due accessi percutanei agli inguini. Viene impiantata una protesi all’interno dell’aorta preventivamente costruita “a misura” sul paziente, che consente di escludere l’aneurisma dal circolo e, al contempo, di mantenere la pervietà dei vasi sopraortici attraverso delle ramificazioni dedicate. L’utilizzo di questa tecnologia endovascolare innovativa permette in casi accuratamente selezionati di curare l’aneurisma dell’arco aortico senza ricorrere al ben più gravoso intervento di chirurgia aperta. Per poter effettuare questa tipologia di interventi l’Azienda ha stipulato una convenzione col Policlinico Gemelli al fine di ottenere il necessario supporto cardiochirurgico. La Chirurgia vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni – Addolorata, diretta dal dott. Gabriele Pogany, si annovera tra i pochi Centri italiani che praticano questa metodica, avvalendosi di un team multidisciplinare appositamente dedicato, costituito da chirurghi vascolari, anestesisti, cardiologi, ingegneri biomedici, cardiochirurghi e perfusionisti in stand-by. L’équipe di Chirurgia vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni – Addolorata ha trattato finora con successo 2 casi e altri 3 interventi sono già programmati per il prossimo autunno.
(Pagina e foto di repertorio a cura di Gianfranco Compagno)