Rosanna Capozzi:“Grazie alla tecnica del Free-Energy, si possono aiutare le persone a superare eventi traumatici come lutti, separazioni e incidenti…”
di Antonella Bonaffini
Le malattie legate allo stato umorale colpiscono un’altissima percentuale della popolazione mondiale. In Italia ne soffrono otto milioni di persone, oltre il 10% del totale degli abitanti. Secondo l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, si curano poco e male: solo il 40% dei soggetti ricevono un’adeguata diagnosi e, di questi, meno del 20% viene curato correttamente. Ma la cura spesso proposta è a base di antidepressivi di ultima generazione che sono finiti, ormai da diversi anni, al centro di un ampio dibattito scientifico che ne mette in discussione la reale efficacia rispetto al placebo, le modalità di funzionamento -basate sulla teoria del “chemical imbalance”-, la presenza di effetti collaterali anche gravi e, non ultima, la sindrome di astinenza a cui si può andare incontro nel momento in cui si decide di interrompere la terapia.
Il Giornale del Lazio ne ha parlato con Rosanna Capozzi, una delle massime esperte in bio-prano e riflessologia olistica. – “Le pillole -spiega la Capozzi -non sono la soluzione, anzi spesso possono diventare un problema. Esistono, al contrario, metodi alternativi che possono fare davvero la differenza. Metodi, beninteso, che non sono antagonisti con la medicina tradizionale, anzi possono rivelarsi compensativi in quanto la medicina tradizionale cura il fisico mentre quella alternativa le emozioni, agendo così a 360 gradi.”.
Ogni anno, oltre tredici milioni di italiani, ricorrono alla medicina alternativa e il numero è in crescita – Sempre più spesso le persone si avvicinano a tecniche olistiche, yoga, shiatsu, cristallo-terapia proprio perché si sente fortemente la necessità di curare la parte energetica ed emozionale in quanto capace di migliorare la vita e l’umore.
Grazie alla sua tecnica del Free-Energy, si possono aiutare le persone a superare eventi traumatici come lutti, separazioni e incidenti – Tutto ruota attorno a un meccanismo biochimico che va attivato secondo procedure e protocolli ben stabiliti. Quel meccanismo rimuove i blocchi energetici, la tecnica del Free-Energy, che spesso vengono prodotti da eventi traumatici come lutti, separazioni, incidenti e malattie. Si crea, nel nostro corpo, una vera e propria difesa che in termini tecnici si chiama inversione di polarità. Il che fa scattare sensazioni negative che si riversano sulla vita quotidiana, influenzandola notevolmente. Il mio lavoro è proprio quello di contrastare tutto questo e innescare, invece, un sistema automatico di autoguarigione che possa provocare uno stato di benessere generale. Il punto di partenza è, come spesso accade in medicina, la conoscenza di chi si ha davanti e della sua storia. L’anamnesi è, in questi casi, essenziale.
In cosa consiste il trattamento? – Il trattamento consiste nel fare accomodare il soggetto sul lettino e sollecitare con movimenti ondulatori molto dolci sul capo, la parte energetica bloccata. Si intervien con una tecnica che va a toccare tutti i piani energetici, siano essi fisici, emozionali, spirituali o eterici. In pochissimo tempo, grazie alla reazione indotta e al miglioramento che si crea a livello emozionale, si avverte un cambiamento quasi radicale. Si rilassano muscoli e tensioni che vanno a incidere su malesseri diffusi, dolori alle articolazioni, cefalee e problemi intestinali ma anche aspetti più emozionali come appunto la tristezza e l’apatia. Un protocollo ben preciso che migliora la vita al soggetto esaminato ma che estende i propri effetti benefici anche alla sfera familiare e quella lavorativa.
Di quanti trattamenti si tratta? – Sei o sette trattamenti sono statisticamente sufficienti per riequilibrare le persone e non c’è alcuna necessità di ripeterli. I soggetti più giovani, addirittura, hanno una risposta più veloce, se non immediata.
Agisce solamente sugli stati umorali? – Ho sperimentato che questa tecnica è utile per affrontare anche gli effetti della sindrome mestruale, la confusione mentale e persino l’insonnia. Chi è sottoposto inoltre a terapie chemioterapiche ottiene importanti benefici perché il soggetto non vomita e riesce ad affrontare, se possibile, il percorso con maggiore serenità. E c’è di più, un aspetto quest’ultimo che riguarda appunto i più giovani: questo trattamento olistico riesce a combattere i fenomeni di bullismo perché riduce, e non di poco, l’aggressività. Nulla dunque è precluso: le malattie legate allo stato umorale insomma non sono incurabili ma occorre ripeterlo senza stancarsi mai. Sono patologie che, come altre, possono essere affrontate e vinte con i giusti trattamenti.