BRUNO DI MARCANTONIO LASCIA IL CONSIGLIO COMUNALE

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Per 38 anni consecutivi è rimasto nella più importante assise cittadina.                  La storia di un uomo che ha fatto storia in città. L’intervista.

 

 

 

di Riccardo Toffoli

Bruno Di Marcantonio lascia il Consiglio comunale: “Ora spetta ai giovani”. Uno degli uomini chiave della politica apriliana, onesto, mai una parola scomposta in circa 38 anni interrotti di presenza in Consiglio comunale. Di famiglia abruzzese, socialista della corrente di Modestino De Marinis, fondatore della prima lista civica in città, assessore ai servizi sociali, alle finanze, alle attività produttive e presidente del Consiglio comunale per nove anni. Uomo di grande esperienza politica, ben voluto da tutti gli schieramenti. Lo stesso sindaco attuale Lanfranco Principi, prima di rompere con la coalizione civica, ci disse ufficialmente: “Se la coalizione civica candida a sindaco Bruno Di Marcantonio, staremo con lui”. Bruno Di Marcantonio fa parte della storia politica della città, la sua assenza in Consiglio comunale pesa ma, lui garantisce, continuerà a portare il suo contributo nella sua lista Aprilia Domani di cui fu fondatore e leader e nella coalizione civica che costruì insieme ad altri due sindaci socialisti abruzzesi: Antonio Terra e Domenico D’Alessio.

“AD APRILIA OSPITE DI MIO FRATELLO”

74 anni, Bruno Di Marcantonio è originario di una famiglia abruzzese di sette figli (5 fratelli e 2 sorelle). Forse per questo andava d’accordo con Antonio Terra e Domenico D’Alessio, anche loro abruzzesi, e forse per questo tutti e tre si sono uniti per fondare quella coalizione civica che nel 2009 era una grande novità in tutta Italia e che ha governato Aprilia per 14 anni consecutivi. “Sono venuto ad Aprilia –ci dice in una lunga intervista- nel 1965, ero ospite di mio fratello. Ho completato gli studi, diplomandomi nell’istituto agrario. Ho iniziato a lavorare subito a 18 anni grazie, lo ricordo sempre e lo porto sempre nel cuore, a Don Angelo Zanardo. Don Angelo è stato per me fondamentale. Ho lavorato per 5 anni alla Olivetti di Latina per poi essere assunto in Abbott dove ho lavorato ininterrottamente dal 1973 al 2003”. Nel 1970 arrivano i genitori ad Aprilia e nel 1971 si sposa. Dal matrimonio nascono due figli, il primo due anni dopo il matrimonio il secondo nel 1976.

NELLA CORRENTE DE MARINIS DEL PSI

Se Bruno Di Marcantonio vanta una presenza ininterrotta in Consiglio comunale di ben 38 anni, la sua carriera politica inizia un decennio prima. Nel 1972 conosce il dottor Modestino De Marinis ed entra nel Psi. “De Marinis –ci confessa- è stato per me un maestro nella politica. Ero giovanissimo e la politica era molto diversa da quella di oggi. All’epoca si entrava casa per casa per cercare gli elettori. Per la prima volta, ad esempio, portai io casa per casa Luigi Meddi. Quegli anni li ricordo come una bellissima esperienza. Nel Partito Socialista c’erano diverse correnti e io sono entrato in quella del dottor De Marinis”. De Marinis è stato poi sindaco di Aprilia dal 1983 al 1985. Di Marcantonio si candida nel 1985 e viene eletto consigliere comunale. Era sindaco Pasquale Gallo. “Da allora mi sono sempre candidato” –ci dice. Nel 1990 la Dc, nonostante il grande risultato elettorale, viene estromessa dal governo socialista di Luigi Meddi che costruisce una variegata maggioranza. Gli apriliani ricordano quegli anni con affetto. Era la stagione “verde”, quella dei parchi, ma anche quella florida economicamente e culturalmente. In quella giunta che dura fino al 1994, Bruno Di Marcantonio viene chiamato all’assessorato ai servizi sociali. “E’ per me il ricordo più bello della mia carriera istituzionale –ci confessa- sono anni preziosi in cui abbiamo lavorato moltissimo. Abbiamo attivato molti servizi, come l’assistenza domiciliare ai portatori di disabilità e agli anziani. Furono all’epoca cose molto innovative e sono la base di quello che è oggi il servizio sociale apriliano: un vero fiore all’occhiello”. Nel 1990 Di Marcantonio apre il Caf in via degli Ulivi che ancora oggi è operativo. Lascia il Psi apriliano solo nel 1994, con la fine della Prima Repubblica.

LA SVOLTA CIVICA DEL 1994 CON PROGETTO APRILIA E POI APRILIA DOMANI

Con la fine della Prima Repubblica, Bruno Di Marcantonio prende la strada civica. “Non ricordo bene, ma credo possa essere stata la prima lista civica nazionale” –ci dice. Sicuramente la prima lista civica apriliana. In Progetto Aprilia confluirono tutti i componenti della corrente De Marinis del Psi. “Con il Psi che continuava comunque a fare politica in città –ci commenta la svolta- non ci fu una vera e propria rottura. Conosciamo tutti i problemi del partito socialista di quel periodo e allora abbiamo deciso di allontanarci dai partiti tradizionali per ancorarci su tematiche prettamente cittadine”. Nel 1995 con il sindaco Gianni Cosmi, Bruno Di Marcantonio viene chiamato come assessore alle finanze e alle attività produttive. “Fu un grande assessorato con deleghe molto larghe e importanti” –ci commenta. Tra il 1995 e il 1996 però all’interno della lista ci sono le prime divisioni. Alcuni entrano in altri gruppi politici e il nucleo storico che ruota intorno alla figura di De Marinis decide di tentare una nuova avventura fondando Aprilia Domani che ancora è attiva e svolge un ruolo determinante nella coalizione civica. Di Marcantonio torna a fare il consigliere comunale mentre in giunta entra Giuseppe Petito. Dopo la sfiducia di Gianni Cosmi, Aprilia Domani non segue il compagno socialista Luigi Meddi nella sua sferzata a destra e va da sola con Modestino De Marinis. Nel 2000 De Marinis gli lascia lo scranno in Consiglio comunale e nel 2002 entra nella maggioranza Meddi di centrodestra.

TRA I TRE PADRI FONDATORI DELLA COALIZIONE CIVICA

Nel 2004 Meddi viene a mancare e Di Marcantonio con la lista civica sceglie di non seguire la coalizione di centrodestra guidata dal candidato sindaco Calogero Santangelo. Si schiera nella coalizione di centrosinistra di Mario Stradaioli insieme a Domenico D’Alessio. Antonio Terra con Forum opta invece di continuare nel centrodestra. Calogero Santangelo non è socialista ed è più incline al centro moderato, espressione dell’Udc che in quella giunta la fa da padrona. Terra si sgancia subito con la scusa dell’assessorato all’urbanistica mancato. I tre consiglieri abruzzesi e socialisti (Terra, D’Alessio e Di Marcantonio) con l’assist dell’ex Msi Mario Berna, si trovano così uniti all’opposizione di maggioranze instabili e in continuo cambiamento. Fu un’opposizione molto dura ma, nonostante questo, Bruno Di Marcantonio ha mantenuto sempre la sua eleganza e la sua gentilezza nei modi che sempre ha caratterizzato il suo modo di fare politica. Quando venne sfiduciato Santangelo, ci si mise tutti insieme con un progetto esclusivamente civico che potesse essere indipendente dai diktat dei partiti provinciali. Al timone Domenico D’Alessio. “C’era una buona speranza che il progetto potesse essere vincente –ci spiega Di Marcantonio- vista la situazione politica e amministrativa. Più di tutte le cause, ha influito la vicenda A.ser nella vittoria delle civiche. Ancora oggi Aprilia paga le conseguenze di quella sciagurata scelta”. D’Alessio vinse le elezioni nel 2009, Bruno Di Marcantonio viene eletto presidente del Consiglio comunale carica che ricoprirà fino al 2018 per due mandati. Antonio Terra è vicesindaco. La coalizione civica ha governato Aprilia per 14 anni fino a maggio scorso quando il centrodestra guidato dall’ex vicesindaco e assessore alle finanze Lanfranco Principi, ha vinto le elezioni.

Perché secondo lei la coalizione civica ha perso le elezioni?

“Dopo un lungo lasso di tempo che si amministra, è quasi naturale che gli elettori vogliano cambiare anche per vedere se gli altri possano riuscire dove noi non siamo riusciti. Penso ad esempio alle periferie”.

Qual è di tutti questi anni il più bel ricordo politico?

“Quando ho fatto l’assessore ai servizi sociali. Fu un grande impegno, non solo mio ma di tutta l’amministrazione. Veramente in quel periodo abbiamo posto le basi perché i servizi sociali diventassero il fiore all’occhiello di Aprilia”.

Come vede il futuro della politica?

“Sono i giovani che si devono dare da fare perché hanno uno sprint diverso. Servono idee nuove. Aprilia ha bisogno di tante cose. Ha un territorio vastissimo e le risorse economiche sono scarse. Mancano i servizi per dare risposte a tutte le necessità. Come amministrazione civica mi sento orgoglioso di essere stato parte di un progetto che ha fatto tante cose per la città nonostante le forti difficoltà economiche. Basti pensare solo al servizio porta a porta. Abbiamo risanato quanto possibile le casse comunali che avevano debiti pregressi, risalenti persino agli anni ’70. Pensiamo ad esempio al parco dei Mille”.

Lei poteva essere un Sindaco che avrebbe avuto tanto seguito politico. La mancata candidatura è stata una sua scelta?

“Assolutamente sì. Non è mai stata mia velleità fare il sindaco di Aprilia. Ho sempre lasciato spazio a chi aveva più voglia di me”.

Come vede il futuro della coalizione civica apriliana?

“Dipenderà molto dalla situazione politica nazionale. I partiti oggi non sono più come una volta, hanno perso il loro attaccamento sul territorio e, vedendo quello che oggi c’è, penso che questa stagione non cambierà così celermente. Per questo sono convinto che le liste civiche continueranno a svolgere un ruolo politico determinante sia ad Aprilia sia a livello nazionale”.

Al posto di Bruno Di Marcantonio, subentra Alessandro D’Alessandro ex assessore alle attività produttive nella passata amministrazione Terra. La surroga è stata ufficializzata nel consiglio comunale di venerdì 17 novembre. “Colgo l’occasione –ci dice in ultimo Di Marcantonio- per ringraziare tutti i compagni di cordata della lista Aprilia Domani. Insieme abbiamo portato avanti tanti progetti. Ringrazio tutti i compagni della coalizione civica con cui abbiamo condiviso il governo della città in questi 14 anni portando a casa tanti risultati positivi e con i quali abbiamo intrapreso questi mesi di opposizione continuando a portare avanti idee e progetti. Ringrazio tutti i cittadini di Aprilia, tutti gli elettori che in tutti questi anni mi hanno dato fiducia. In ultimo ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e mi è sempre stata vicina”.