CARMEN PORCELLI VS LA GESTIONE DELLA MULTISERVIZI “Vorrei ricordare che quelle evidenziate dal Mef erano irregolarità”

356

 

Vorrei ricordare che quelle evidenziate dal Mef erano irregolarità, alcune delle quali sono state giustificate dal Comune di Aprilia e accolte dalla Ragioneria generale dello Stato, mentre altre no e sono certamente quelle più gravi che arriveranno sul tavolo della magistratura contabile e vedranno più di qualche amministratore messo di fronte alle sue responsabilità. Insomma non erano solo fantasie della sottoscritta (quando nel dicembre 2016 chiesi ripetutamente la documentazione rimasta in qualche cassetto) ma ripeto irregolarità e la decisione di ricorrere alla liquidazione dell’azienda, presa dal sindaco Terra, non è stata utile né ad evitare l’intervento della Corte dei Conti, organo al quale l’ispettorato generale di finanza rimanda la valutazione finale, né a correggere lo sperpero di denaro pubblico né a salvaguardare i lavoratori. Un fallimento su tutta la linea. Intanto dal dicembre 2016 ad oggi si è continuato a ricorrere ad incarichi esterni – come quello conferito ad un avvocato per gestire le relazioni industriali con le organizzazioni sindacali, costo 11.346 euro – lasciando invariato tutto il resto, quindi straordinari, stipendi gonfiati, buoni benzina e tutta l’allegra spesa della Multiservizi è esattamente identica, mentre andavano tagliati i costi e salvaguardati i posti di lavoro. Per non parlare del lauto stipendio percepito dal mega direttore dell’azienda, sia bene inteso nulla di personale nei confronti di Biolcati, la sua gestione finora non ha portato al conseguimento di alcun risultato». Premesso che la relazione del Ministero, non parla assolutamente di porre in liquidazione l’Azienda, ma di rilevare e porre fine alle criticità e alle illegittimità, per ripianare le perdite dell’ASAM (€ 18.715.618,74), nei confronti dell’Erario, ad eccezione di quello con l’INPS che era originariamente pari ad € 6,8 milioni e lievitato fino a € 10.926.056,29.  La delibera di liquidazione cita tanti incontri, e verbali dei revisori, l’istituzione del tavolo tecnico nel febbraio 2016 cosa ha portato?». Inoltre come è stato già evidenziato dalla sottoscritta sul debito Asam e sui pagamenti del Dl 35 sono emerse delle irregolarità molto gravi, che l’amministrazione comunale non ha mai provveduto a giustificare, così come non ho mai ricevuto né l’estratto conto del fondo di garanzia, né il carteggio tra l’amministrazione comunale e l’Inps, peraltro non è mai stato dimostrato come mai con i fondi del DL 35 (utili a pagare debiti accertati della pubblica amministrazione entro il 31 dicembre 2013) la maggioranza del sindaco Terra abbia dato mandato per pagare due ratei mensili dell’azienda relativi al 2014 quando i soldi erano stati stanziati per coprire i debiti con l’erario e gli enti previdenziali.  Lo stanziamento di oltre 16 milioni di euro durante la giunta D’Alessio, sindaco la cui memoria viene tirata in ballo spesso per coprire le vergogne di questa maggioranza e non per evidenziarne i meriti che invece egli ha avuto, portò in aula la delibera n. 29 del 6 maggio 2011 con la quale il Comune di Aprilia riconosceva la legittimità dei debiti fuori bilancio per un importo complessivo pari a 10.444.904,00 euro, e provvedeva al ripianamento in via prudenziale delle sanzioni tributarie e interessi di mora per 4.500.520,00 euro quali oneri straordinari derivanti dalle inadempienze degli amministratori dell’azienda Asam. Nonostante il Comune di Aprilia ha pagato 15.444.904,00 euro sotto la gestione Terra l’azienda ha maturato nuovamente debiti, superiori ai dieci milioni di euro e lo spacchettamento della società rischia di andare a vantaggio di qualche interessato e a scapito della città e dei lavoratori che rischiano di finire risucchiati nelle cooperative o, nella peggiore delle ipotesi, a perdere il proprio posto di lavoro. Carmen Porcelli – Primavera Apriliana

(Pagina e foto di repertorio a cura di Gianfranco Compagno)