COMANDO TENENZA CARABINIERI ARDEA,  O COMANDO STAZIONE CARABINIERI DI ARDEA ?

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Ore 23:00 del 16 agosto, su via Taormina un giovane ragazzo fermo davanti ad un’abitazione privata che dista circa cento metri dal Comando Tenenza Carabinieri di Ardea si sbracciava per farsi vedere dall’interno. Visto dalla proprietaria, questa chiamava il marito che si avvicinava al cancello senza aprire. Il ragazzo parlava solo francese e l’unica frase comprensibile che riusciva a dire in italiano era: “No chiamare polizia”. Il proprietario della casa quindi rientrava fingendo di andare a prendere le chiavi ed avvisava subito i carabinieri della Tenenza Carabinieri, preoccupato da quel “No polizia”. La prima chiamata giungeva alla Tenenza alle ore 23:11. Al piantone che rispondeva veniva spiegato ciò che stava accadendo e si chiedeva di intervenire. La risposta: “Adesso chiamo la centrale” (si suppone parlasse della Compagnia di Anzio). Alle 23:20 il cittadino effettuava una seconda chiamata chiedendo se ci fossero carabinieri in caserma che potessero fare i cento metri anche a piedi per verificare formalmente cosa stesse accadendo, ma gli veniva risposto: “Qui ci sono solo io. Non c’è nessuno che può intervenire. Ho già avvisato la centrale”. Il piantone aggiungeva inoltre che non si poteva chiamare il maresciallo di servizio e che la pattuglia stava arrivando. Intanto al giovane ragazzo che sembrava aver avuto un diverbio in famiglia venivano offerti viveri di conforto, rassicurato che non contenessero carne di maiale, e veniva fatto accomodare nell’auto di famiglia in attesa che arrivassero i carabinieri. Giungeva dopo circa 50 minuti una pattuglia da Tor San Lorenzo già impegnata in altro servizio e probabilmente allertata dalla Compagnia CC di Anzio.  La pattuglia giunta sul posto generalizzava il ragazzo risultato essere cittadino francese minorenne che vive in Francia con la madre che lo ha in affido, e che si trova ad Ardea per trascorrere le vacanze col padre che qui vive con altra famiglia. Sul posto veniva chiamato anche l’assessore ai servizi sociali trattandosi di minore che prontamente interveniva mettendosi  a disposizione del capo pattuglia qualora ce ne fosse stata necessità.  Fortuna ha voluto che il giovane carabiniere componente la pattuglia parlasse francese e riuscisse a comunicare col giovane. Lo stesso ha raccontato di essere venuto a diverbio in famiglia e di essersi allontanato per cercare di tornare in Francia. Mentre i carabinieri di Tor San Lorenzo ricostruivano l’accaduto notavano un’auto transitare a passo d’uomo in direzione della Tenenza. Fermavano l’auto e il conducente chiedeva loro se avessero visto un ragazzo. Il sottufficiale capopattuglia, constatato che il conducente fosse il padre del ragazzo, gli riaffidava il giovane per riportarlo nella sua abitazione nella zona della Banditella Bassa. Sono trascorsi 50 minuti dalle due telefonate alla Tenenza di Ardea per intervenire. Si tratta di un Comando d’Ufficiale con alloggi di servizio devoluti al Comandante e a personale dipendente. Non si comprende la risposta del piantone “qui ci sono solo io”. La Tenenza di Ardea, quale comando di ufficiale dovrebbe essere funzionale 24 ore su 24 e non essere subordinata ad altri reparti inferiori, come nel caso in esame. Nessun altro commento…

Luigi Centore