Continua il nostro viaggio tra i Sindaci che hanno percorso i “nostri” 40 anni de Il Giornale del Lazio PAOLO VERZILI: LA STORIA DI APRILIA SI INTRECCIA CON QUELLA DELL’MSI

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Sindaco facente funzioni dal 2004 al 2005, rappresenta la storia dell’Msi e in generale della destra di Aprilia

 

Il direttore Bruno Jorillo con Paolo Verzili con la prima pagina del giornale

                                          

Ernesto Verzili e Maria Altobelli al banco della loro bar Tabbaccheria di via dei Lauri negli anni 50
La casa dei Verzili negli anni 50 con sotto la prima sede del Banco di Santo Spirito di Aprilia
Da sinistra il deputato Pino Romualdi tra i fondatori del MSI, Romano Mussolini ed Ernesto Verzili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Riccardo Toffoli

Paolo Verzili rappresenta due storie: la storia della città di Aprilia e la storia dell’Msi apriliano. Tanta la sua esperienza politica come militante prima dell’Msi, poi di An e infine oggi in Fratelli d’Italia, ma unica la sua esperienza amministrativa: vicesindaco e assessore ai lavori pubblici nella seconda giunta di Luigi Meddi da maggio 2002 ad aprile 2004 e sindaco facente funzioni da aprile 2004 ad aprile 2005 quando Luigi Meddi venne a mancare. Fu il padre Ernesto a trasmettergli la passione politica che gli riscalda ancora oggi il cuore anche se ammette: “Erano altri tempi”. Di “suo”, non ereditato dalla famiglia, è invece la grande passione per la professione medica che ancora esercita con impegno e dovizia. Paolo Verzili è stato un punto di riferimento della destra apriliana, la sua storia, la sua famiglia gli hanno sempre dato un posto privilegiato di “senior” nella destra apriliana anche quando era giovane.

PAPA’ ERNESTO PRIMO CONSIGLIERE COMUNALE DI APRILIA

Paolo è l’ultimo di cinque figli di Ernesto Verzili e Maria Altobelli. Nasce il 9 luglio del 1960. Il padre l’ha voluto chiamare come il “nonno” Pompeo. Infatti Verzili ha doppio nome: Pompeo Paolo. Il primogenito di casa Verzili è Franco. Nome scelto da Ernesto quando, appena sposato, decise di partire volontario come franchista nella guerra civile spagnola. “Mamma scrisse a mio padre –ci racconta- che era incinta. Gli diede una rosa di nomi da scegliere per suo figlio. E papà, che stava combattendo per Franco, gli rispose che si sarebbe dovuto chiamare Franco”. Poi nacquero Fernando, Gloria e Gabriella. Mamma Maria insieme a nonna Clelia erano ad Aprilia prima che la città fosse costruita. Gestivano una trattoria, oggi per intenderci vicino all’ex Mattatoio, dove davano da mangiare agli operai che stavano costruendo la città. Un giorno venne in locanda il fiduciario della ditta appaltatrice, la Scaccaluga-Mezzacane (tra le tante attività gestite da Vicenzo Mezzacane c’erano anche il palazzo di giustizia di Milano, la ricostruzione del Teatro dell’Opera di Roma, Littoria, la stazione Termini e tanto altro). Questo fiduciario si chiamava Ernesto Verzili. Fu subito amore a prima vista. I due si sposarono nel 1938. “Papà partì subito come franchista nella guerra civile spagnola –ci ricorda Paolo Verzili- e tornò ad Aprilia nel 1939. Fu decorato con la medaglia d’oro al valore e decise di continuare l’attività con mamma”. Quello che poi diventò il bar Altobelli-Verzili che si trasferì a via dei Lauri e rimase in attività fino al 1976, aveva di tutto, persino un posto fisso di telefono pubblico. “Dell’attività ho tanti ricordi –ci racconta Paolo- ma un particolare mi è rimasto impresso: si facevano le sigarette nella bustina”. Ernesto ha contributo in modo molto attivo alla vita politica apriliana del primo dopoguerra. Fu nella commissione elettorale delle prime elezioni libere del 1948 e fu eletto come consigliere nel primo Consiglio comunale di Aprilia. La prima seduta del Consiglio comunale avvenne il 16 aprile del 1946. Ernesto faceva parte della maggioranza di governo che elesse Alberico Carboni, già sindaco incarica, primo sindaco eletto della storia repubblicana. Ernesto Verzili rimase nella politica attiva della città, alternativamente come consigliere, assessore e vicesindaco fino al 1975. “Quando papà morì nel 1986 –ci racconta Paolo- ho avuto tantissimi telegrammi. Uno di questi lo conservo come una reliquia. È quello di Giorgio Almirante”.

GLI ANNI DELLA GIOVENTU’

Paolo Verzili frequenta le scuole apriliane: le elementari a Marconi, poi le medie e anche le superiori ad Aprilia. “C’era già ragioneria, aveva da poco aperto ad Aprilia. E ho studiato alle superiori qui ad Aprilia”-ci dice Paolo. Dopo le superiori si iscrive a medicina e chirurgia all’università La Sapienza di Roma. Paolo Verzili è medico legale e del lavoro, consulente tecnico del tribunale e perito penale. “Fin da piccolo mi è sempre piaciuta la medicina –ci racconta- avevo come modello il dottor Francesco Ciacciarelli che era stato il primo medico condotto di Aprilia. Non ho però voluto mai fare il medico della mutua”. Paolo ha trasmesso questa passione al figlio Francesco, oggi al quarto anno di medicina a La Sapienza polo di Latina. Paolo si sposa nel 2004 con Stefania Foschini, la sua metà di vita. Si sono conosciuti da bambini. Lei, figlia di una famiglia di noti e stimati ristoratori apriliani. “Ci conoscevamo da piccoli –ci racconta Paolo- ma ci siamo fidanzati più in là. Quando è morto il padre di Stefania era il 1984 e abbiamo iniziato a frequentarci. Poi nel 1986 dopo la morte di mio padre, abbiamo deciso di metterci insieme. Era il giorno di Natale del 1986”.

L’ATTIVITA’ POLITICA: DALL’MSI AD AN

Per Paolo l’attività politica inizia nel 1975 quando si iscrive al Fronte della gioventù. “Da allora è iniziata la scalata al partito –ci dice- sono stato segretario comunale delL’Msi nel 1978 e poi nella direzione provinciale del partito prima con Ajmone Finestra e poi con Vincenzo Zaccheo. Sono stati anni bellissimi dal punto di vista politico. Ricordo che stavamo sempre all’opposizione e per noi la passione era la militanza nel partito. Abbiamo fatto di tutto: casini, occupazioni. Una volta ci siamo incatenati in aula consiliare. Poi venne il maresciallo dei Carabinieri e abbiamo accolto il suo invito di finire la protesta. Ricordo di quando ci siamo barricati nella sede del partito perché volevano aggredirci. Tanti nomi importanti facevano parte del partito e noi eravamo veramente determinati. Penso all’avvocato Nicastro o ad Antonio Capirchio”. Nel 1994 e, subito dopo, la svolta di Fiuggi Gianfranco Fini traghetta l’Msi in Alleanza Nazionale. Paolo Verzili è tra i fondatori di An a livello provinciale. “In generale non ho rimorsi per quanto ho fatto in lunghi anni di militanza politica –ci confessa Paolo Verzili- per quanto avessi un forte legame storico e sentimentale con l’Msi, ho capito la svolta e ne sono stato tra i fautori. Si chiudeva un periodo. Era chiaro a tutti. E questo passaggio l’ho sposato in pieno”. Ad ottobre del 2004, da Sindaco f.f., Paolo Verzili ha avuto anche l’intenzione di concedere la cittadinanza onoraria all’allora vicepresidente del Consiglio dei Ministri Gianfranco Fini che ricoprì il ruolo di consigliere comunale apriliano negli anni ‘90. La proposta rimase nel cassetto a seguito di alcune polemiche politiche.

DA ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI A SINDACO FACENTE FUNZIONI

“Non avevo mai svolto un incarico amministrativo. L’ho fatto con passione e avendo a mente gli insegnamenti di Gino Meddi”. Così ci dice del periodo in cui è stato vicesindaco e assessore ai lavori pubblici nel 2002 per poi diventare sindaco facente funzioni quando Luigi Meddi morì. La storia è più o meno recente. Gianni Cosmi, sindaco per la seconda volta, viene mandato a casa per dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri. Luigi Meddi, di radici socialiste, viene chiamato a guidare la coalizione del centrodestra. È candidato a sindaco per Fi, Udc, An, Forum, Pri e altre liste. Il 26 maggio 2002 viene eletto sindaco al primo turno con il 58,72% dei voti. Alleanza Nazionale prende il 12,76% dei voti e con quattro consiglieri comunali, è il terzo partito più votato. Paolo Verzili viene chiamato da Meddi a ricoprire l’incarico di vicesindaco e assessore ai lavori pubblici. Luigi Meddi viene improvvisamente a mancare il 4 aprile 2004 e per la legge tocca al vicesindaco traghettare l’amministrazione comunale alle elezioni successive. Paolo Verzili diventa così sindaco facente funzioni. “Ho avuto tanti insegnamenti da Gino Meddi che mi sono stati molto utili –ci ricorda Paolo Verzili- la sua grande esperienza di politico e di amministratore mi è stata guida nell’anno in cui ho svolto il ruolo di sindaco facente funzioni. Il Comune è come una grande azienda da gestire, ci vogliono idee, passione ma anche saper amministrare. E ho dato il mio meglio. Di quel periodo rivendico con orgoglio la battaglia con l’A.ser. Fu una battaglia iniziata con Meddi che abbiamo tutti proseguito con determinazione. Altro punto importante che ho portato avanti, è stata l’approvazione della variante di recupero dei nuclei spontanei. Per la prima volta facevamo un atto importante per tutte le periferie della città. E vedo che questo percorso iniziato con noi, non è ancora del tutto concluso”. Come successe con Antonio Terra che si vide confermata la leadership dopo la scomparsa del sindaco Domenico D’Alessio, così non fu per Paolo Verzili. Candidato sindaco naturale in pectore, per dinamiche provinciali nelle elezioni del 2005 la candidatura a sindaco invece passò all’Udc che espresse in nome di Calogero Santangelo poi eletto sindaco ad aprile 2005. Paolo Verzili da allora ha sempre ricoperto ruoli all’interno della coalizione del centrodestra e attualmente ha la tessera di Fratelli d’Italia ma politicamente non è più “attivo”. La sua visione è legata ormai ad un passato politico che non avrebbe mai consentito non solo passaggi di partito ma anche salti di coalizione come se nulla fosse. “Faccio politica per mia passione, do qualche consiglio a chi me lo chiede. Ma mi fermo qui” –ci dice con il suo solito sorriso sgargiante che ti accoglie sempre, anche quando lo incontri casualmente per strada, insieme a quella mano sempre pronta ad alzarsi per salutare.