CONTRATTI DI SERVIZIO SCADUTI TRA ASAM E COMUNE DI APRILIA

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Ultima data 31 dicembre 2017. Si va in regime di proroga ma fino a quando?

Il consiglio comunale avrebbe dovuto votare i nuovi contratti in attesa della definizione del nuovo percorso. Già capitò nel 2013 e 2014 e venne pesantemente sanzionato dal Mef

 

di Riccardo Toffoli

Contratti Asam scaduti: si va avanti in proroga ma fino a quando? L’azienda speciale del Comune di Aprilia che si occupa del settore sociale e tecnologico, non vive in acque tranquille. Dopo il procedimento di liquidazione votato dal Consiglio comunale, ora una nuova gatta da pelare arriva per l’amministrazione comunale di Aprilia: il rinnovo del contratto di servizio. Una necessità obbligatoria (almeno fino alla nuova costituzione della società) che dovrà essere votata in tempi molto celeri. I contratti infatti, sono scaduti il 31 dicembre 2017 ma le pratiche di trasformazione della società e i passaggi di settori dalla Multiservizi alla Progetto Ambiente non sono affatto ultimati. Quindi il Consiglio comunale avrebbe dovuto votare il nuovo contratto di servizio dell’Asam e comunque lo dovrà fare almeno fino a che non sarà operativa la nuova scelta amministrativa. Questo ulteriore passaggio del Consiglio comunale sarà una nuova tegola per l’amministrazione Terra che dovrà ribadire, ora soprattutto in campagna elettorale, il destino dei lavoratori. In base alle intenzioni dell’amministrazione comunale, la Multiservizi dovrà essere “spacchettata”. L’illuminazione pubblica e stradale passerà nelle mani della gestione privata, il verde andrà alla Progetto Ambiente e verrà costituita una nuova società che si occuperà solamente del servizio sociale. Nell’attesa della firma del nuovo contratto di servizio, la Multiservizi continuerà a fatturare al Comune di Aprilia per i servizi finora svolti. Si tratta di 300 mila euro mensili per il settore sociale che all’anno ammontano 3 milioni e 600 mila euro, 225 mila euro mensili per il settore tecnologico che all’anno fanno 2 milioni e 700 mila euro per un totale di 6 milioni e 300 mila euro annui. Ovviamente il nuovo contratto di servizio sarà più basso anche in virtù del passaggio di alcuni settori della Multiservizi alla Progetto Ambiente, con annesso assorbimento del personale dipendente. Nella pesante relazione che il Mef ha inviato nel 2016, il rinnovo dei contratti di servizio oltre la data di scadenza fu una criticità evidenziata. Tra i punti infatti della relazione si citava: “Irregolarità nei contratti di servizio con il Comune: a) rinnovo oltre i termini con retroattività delle decorrenze; b) mancata pubblicazione sul sito internet dell’azienda; c) mancata apposizione delle firme; d)remunerazione dichiarata dall’azienda diversa da quella riportata nei contratti”. Veniva evidenziato come negli anni 2013 e buona parte del 2014 i servizi per conto del Comune non fossero coperti da alcun atto o contratto, e spesso venivano svolti servizi aggiuntivi fuori dal contratto di servizio.