Con lui candidato sindaco riscuote un successo tra i piu’ facoltosi ed attivi imprenditori del territorio presenti anche tanti cittadini
L’architetto Fabio Dominici ex dirigente del comune di Ardea circa tre lustri fa, oggi, si candida a sindaco con una sua lista civica “ARDEA CHE VOGLIAMO “. Ieri nella cornice del parco ristorante “La Corte in Fiore” su via Campo di Carne, alla presenza di tanti notabili e facoltosi cittadini rutuli c’è stata la presentazione della sua candidatura a sindaco per il comune di Ardea. Ad ascoltare il programma del giovane architetto, diverse persone dell’imprenditoria locale, politici come l’ex sindaco Luca Di Fiori, l’ex assessore titolare della gioielleria “Franc’Oro” di Tor San Lorenzo ma soprattutto una classe sociale di tutto rispetto, artigiani, tecnici, imprenditori di un certo peso economico e commerciale di Ardea e dintorni oltre a diversi comuni cittadini. Nella sua presentazione il neo candidato a sindaco ha mostrato il logo della sua lista “Ardea che vogliamo” DOMINICI Fabio, nel suo breve ma molto analitico discorso sul territorio di Ardea, toccando tutte le criticità di questo paese, ha rimarcato come in quest’ultimi anni Ardea ha avuto un incremento di persone di un ceto sociale basso se non bassissimo, questo ha portato il paese all’impoverimento, ma ancora ci sono margini per risanarlo. Ha toccato il problema dei consorzi, dicendo che i cittadini si sono fatte tutte le opere da soli, ma che le varie amministrazioni non le hanno mai volute prendere in consegna, ha specificato che il consorzio di Lupetta, un fiore all’occhiello ed è aperto a tutti senza alcuna guardiania, un libero accesso di cui tutti possono usufruire senza alcun controllo. Del resto, l’impoverimento ha portato alcuni consorzi ad essere ormai in mano a nomadi e rom vari che si sono potuti permettere di acquistare lussuose ville addirittura in consorzi famosi, e questo ha fatto abbassare i prezzi delle case. Un pensiero sui 706 ettari demaniali dello Stato dove neppure questa amministrazione malgrado il decreto di trasferimento dallo Stato al comune di Ardea, è riuscita a risanare. Va ricordato come riportano tanti giornali, che in quella zona la legalità è un opltiona, quasi la succursale di Castel Romano tra discariche ed incendi di materiale inquinante, nessun piano urbanistico è stato concepito neppure dall’amministrazione a guida del M5S, l’ingresso di Tor San Lorenzo un quartiere di famiglie benestanti, ha un ingresso venendo da Roma, tra capannoni dismessi e abbandonati, fatiscenti perché non ristrutturabili che certo non lasciano appetibile chi deve investire ad Ardea, commercialmente. Il giovane candidato a sindaco di “Ardea che vogliamo” Fabio DOMINICI, è intenzionato con tutti i suoi sostenitori a far invertire la marcia riportando Ardea allo splendore degli anni sessanta-settanta, non essendo seconda ne ad Nettuno ne tantomeno ad Anzio. Un successo inaspettato quello che ha riscosso il neo candidato a sindaco l’architetto Fabio Dominici. Per dovere di cronaca va ricordato come Fabio Dominici era appetibile anche alla dirigenza del partito della Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia dove era stato presentato, purtroppo gli appetiti di certi consiglieri ex candidati nelle precedenti elezioni con i sindaci di sinistra e poi una volta eletti a sinistra, visto il successo della Meloni come primo partito hanno aderito a Fratelli d’Italia tenendo oggi bloccato il centrodestra che al momento sta andando spaccato e verso la sconfitta certa se non raddrizzano la rotta facendosi un esame di coscienza.
Luigi Centore