La Figlia Spirituale Irene Gaeta: “Anzio sia da esempio per altre Città, grazie Sindaco De Angelis”. Padre Francesco Trani: “Ogni luogo è di Dio. Padre Pio non ha territori”. Il Direttore Generale del Ministero della Salute, dott.ssa Marletta sulla Cittadella di Padre Pio: “Lavoriamo per un polo sanitario d’eccellenza”. L’arch. Messina: “Ho progettato l’opera per un Committente davvero speciale”
“Dalla Città di Anzio, che è parte attiva in questo progetto per la realizzazione della Cittadella di Padre Pio, parte oggi un contributo promosso dall’Amministrazione comunale. Per la prima volta le Reliquie e Padre Pio varcano la soglia di un’Istituzione pubblica; che sia da esempio per altre Città. Non è un caso che siamo ad Anzio, ringrazio il Sindaco, grande dentro e Carlo Verdone per aver sposato il progetto. Il contribuito ci aiuterà a pagare qualche debito ed a mandare avanti i lavori di un’opera grande, grande, grande, rivolta a tutti bambini del mondo”. Irene Gaeta, Figlia Spirituale di San Pio da Pietrelcina e fondatrice dell’associazione I Discepoli di Padre Pio, è stata ad Anzio dove ha portato, all’interno della Sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina, le Reliquie del frate cappuccino, erede spirituale di San Francesco d’Assisi. Con lei, per presentare il grande progetto della Cittadella di Padre Pio – Casa Pediatrica Oncologica Madonna di Fatima, dedicato ai bambini malati di cancro e in via di realizzazione a Drapia (Calabria), il Direttore Generale dei dispositivi medici e servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Salute, dott.ssa Marcella Marletta, il Sindaco, Candido De Angelis, il progettista della Cittadella, arch. Luciano Messina e l’Arciprete della Chiesa Madre, Padre Francesco Trani. ” Se oggi siamo in questo luogo, la Casa Comunale, è perché ogni luogo è di Dio. – ha affermato Padre Francesco – E perché Padre Pio, l’uomo totalmente evangelico le cui frecce, partendo dalle stigmate, sono giunte fin qui, non ha territori“.
Interventi appassionati e pieni di entusiasmo che hanno raccontato, nel dettaglio, l’obiettivo dei Discepoli di Padre Pio: costruire un ospedale pediatrico, un villaggio per i sofferenti e un centro di formazione professionale mondiale. L’importante conferenza, moderata dal Responsabile della Comunicazione del Comune di Anzio, dott. Bruno Parente, è stata aperta dal Santo Rosario e dall’esposizione delle Sacre Reliquie (il guanto utilizzato da Padre Pio per coprire le stigmate, il Crocifisso indossato al momento della sua vestizione, l’Ostensorio contenente escara e sangue e la pezzuola con il sangue del suo costato), venerate dai numerosi cittadini intervenuti, i relatori hanno aperto i lavori con filmati e immagini sulla Cittadella, dove lo scorso 7 luglio è stato inaugurato il tetto. “Tutto ciò che è inconsueto diventa normale quando si ha a che fare con Padre Pio – ha esordito l’architetto Messina –. Nella mia vita ho sempre progettato impianti sportivi, finché mi è capitato un Committente davvero speciale e molto, molto difficile, che ci ha indicato dove e come realizzare la Cittadella di Padre Pio. Perché è stata voluta proprio in Calabria, in mezzo al nulla, senza strade, acqua, energia elettrica e senza servizi, non lo sappiamo. Sappiamo che ai nostri dubbi e domande, subito ci ha fatto trovare le risposte. E oggi ci ha fatto riunire qui, sarebbe un peccato non raccogliere le possibilità. E qui, oggi, il Sindaco De Angelis non solo l’ha raccolta, ma ha fatto sì che Anzio diventasse parte attiva di questo progetto”.
Il Direttore Generale dei dispositivi medici e servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Salute, dottoressa Marcella Marletta, ha sottolineato come l’Ospedale pediatrico di Drapia non sarà solo per la Calabria ma avrà un livello scientifico mondiale. “ L’obiettivo, come è stato per la Casa della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, è quello di uscire dai confini regionali e far diventare la Cittadella di Padre Pio un Polo sanitario di assoluta eccellenza. Puntando sull’acqua, feconda di vita e sulle erbe con valori altissimi, oggetto di studio, che Padre Pio ci ha fatto scoprire”.
A chiudere gli interventi è stato il Sindaco De Angelis: “Oggi siamo nella Casa dei Cittadini per un grandissimo evento che lascerà il segno e che ci ha emozionati tutti. E’ un onore per noi accogliere, ad Anzio, le Reliquie di Padre Pio e essere parte attiva di questo progetto, destinato ai bambini e soprattutto a coloro che soffrono; ad Anzio abbiamo il Monumento di Angelita dedicato all’infanzia negata e ci auguriamo che, da oggi, questa collaborazione possa proseguire”.
L’evento religioso e sociale di oggi rientra nell’ambito dell’importante progetto della Cittadinanza Onoraria al Maestro, Carlo Verdone che, venerdì 30 agosto, dalle ore 16.00, fino a mezzanotte circa, sarà nella sua amata Anzio per ricevere l’Onorificenza, per un evento artistico internazionale e per incontrare, alle ore 21.00, al teatro all’aperto di Villa Adele, i suoi nuovi Concittadini. Il ricavato della serata di Villa Adele, per volontà del Sindaco, Candido De Angelis e di Carlo Verdone, sarà interamente devoluto, la sera stessa dell’evento, quale contributo per i lavori della Cittadella di Padre Pio – Casa Socio Sanitaria Pediatrica Oncologica Madonna di Fatima.
Anzio, 28 agosto 2019