GLI ABITANTI DELLA FRAZIONE DI TOR SAN LORENZO QUESTA MATTINA SI SONO SVEGLIATI CON UN FUMO DENSO ED IL FORTE ODORE ACRE CHE NON LASCIAVA RESPIRARE.

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A NULLA SONO VALSE FIN D’ORA LE DENUNCE PRESENTATE DAL COMITATO DI QUARTIERE DELLA NUOVA CALIFORNIA

 

Ennesimo incendio di rifiuti nella zona deli 706 ettari delle Salzare. Questa mattina la popolazione specialmente del Lungomare e di Tor San Lorenzo si è svegliata con l’acre odore di rifiuti bruciati e un denso fumo nero,  che ha infestato l’intera zona. Purtroppo questi incendi avvengono di frequente. A nulla sembrano aver valso le denunce del comitato di quartiere della Nuova California, ma ancor più a nulla è valsa la sentenza emessa a seguito del disastro ambientale del tristemente noto incendio dello stabilimento “Eco X” al confine con Ardea dove un ex sindaco  di Pomezia se pur non responsabile per dolo, come sentenziato dalla sentenza, nella stessa c’è riportato che il tutto deve andare alla Corte dei Conti dove lo stesso giudice l’ha inviata, per eventuali responsabilità civili. Una sentenza ottenuta dall’Avv. Francesco Falco ex cittadino di Ardea oggi di Pomezia tra l’altro conosciuto nel territorio rutulo come in quello di Pomezia. Sembra che alcuni cittadini si siano rivolti a lui proprio per essere tutelati come quelli di Pomezia. Lo stesso avvocato dovrà a tutela dei cittadini far si che questi incendi e questi fumi tossici che attanagliano di continuo Ardea da anni, vengano ritenuti pericolosi e si arrivi ad un risarcimento come per quelli di Pomezia. A

Pomezia è bastata la denuncia presentata da un ex consigliere comunale quale Walter Fedele che con l’ottenimento che ha portato alla sentenza in questione, non per dolo ma per leggerezza da parte dell’ex sindaco, un sentenza che dopo la visione della Corte dei Conti  quest’ultimo possa risarcire gli abitanti da lui all’epoca amministrati e rifondere le spese che lo Stato ha dovuto anticipare. Ad Ardea si vuole arrivare a questo? La classe politica opposizione e maggioranza sindaco in testa, sarebbe ora che organizzi un sistema per evitare che questo accada? Le telecamere promesse dalla precedente amministrazione a guida del M5S non sono mai state installate ma sempre pubblicizzate come installate, ma stando ai continui incendi smentiscono gli annunci e proclami della vecchia e sgarubata  amministrazione. Certo ora tocca al sindaco di centrodestra Fabrizio Cremonini fare quanto in suo potere affinchè non subisca richieste di risarcimento per danni alle persone come quell’ex sindaco di Pomezia oggi consigliere comunale di opposizione. Nella zona dei 706 ettari delle Salzare la popolazione  tutt’intorno, è sconcertata, specialmente dopo le continue ed incessanti installazioni di folti nuclei di rom frattati dai campi rom  di Roma o trasferitisi dal più profondo sud. Del resto la zona non sembra essere strettamente controllata, a causa della sua vastità territoriale, e strade in terra battuta che danno l’impressione di percorrere un paesaggio lunare, una zona senza alcun servizio del vivere civile, mancanza di acqua potabile fogne a cielo aperto o pozzi nei, o sistemi non regolari, senza alcuna pubblica lampadina, una zona dove, malgrado l’impegno profuso dalla stessa municipale coordinata dal C/te Ten.Col. Antonello Macchi, che tra l’altro ha un esiguo numero di agenti per coprire tutto il territorio rutulo, tanto che questa mattina ennesimo incendio di proporzioni giganteste che ha sprigionato denso fumo e odore acre sul lungomare e sulla zona di Tor San Lorenzo mettendo in difficoltà tanti cittadini e per di più meno giovani. Così che questa mattina diverse squadre dei vigili del fuoco di Pomezia sono intervenute come sempre per spegnere l’incendio.

Luigi Centore