I Luoghi Invisibili

467

 

” Esistono luoghi segreti che mai nessuno potrà profanare”

di Antonella Bonaffini

Ciascuno di noi ha nel suo intimo qualcosa da custodire, sia esso un dolore, un indelebile ricordo o un semplicissimo segreto. Ci sono cose che faranno parte di noi per sempre e di cui, mai nessuno ci potrà privare. Sono quegli accadimenti che hanno rivestito un’ importanza tale da impegnare la nostra mente, ogni nostro pensiero, contenuti che ci hanno fatto ora ridere, ora piangere, ora arrabbiarci, ora fatto rallegrare ma che ci hanno resi vivi e potenzialmente, inclini a darci delle possibilità. Darsi una possibilità presuppone un rischio e questo è il messaggio che uno dei massimi rappresentanti del simbolismo contemporaneo, il Modenese Marcello Vandelli, si propone di far arrivare attraverso questa sua opera dal titolo  ” I luoghi Invisibili”. È dal cervello che parte quella capacità intrinseca che ci porta ad elaborare, e quest’organo ricognitivo diviene il nostro cappio, una corda che Vandelli dipinge lenta su quel collo ma che c’è e che non possiamo fingere non sia presente. A fronte di ciò, nonostante tutto, nonostante tutti, ciò che chi ci sta intorno percepisce, non è altro che una realtà apparente, ciò che noi permettiamo possa trapelare. I luoghi invisibili sono luoghi segreti, luoghi che ci appartengono e che ci apparterranno sempre e che mai nessuno potrà profanare. Imbattersi in chi avrà la straordinaria capacità di varcare quei luoghi, resterà una prerogativa utopica ma che mai, dovremo poter abbandonare.

” La visione è l’arte di vedere ciò che è invisibile agli altri” Jonathan Swift