IL 24 OTTOBRE Il Consorzio “LA GOGNA”  scende in piazza

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 IL 24 OTTOBRE Il Consorzio “LA GOGNA”  scende in piazza per manifestare la loro rabbia per i ritardi nel passaggio del depuratore di via Crati sotto la gestione di Acqualatina S.p.A. e il conseguente via libera allo scarico in fogna delle acque scure

              Il Consorzio “La Gogna” rompe gli indugi e si riversa in piazza. Giovedì 24 Ottobre dalle 16 i cittadini si raduneranno in centro città per assembrarsi all’ombra della casa comunale di Piazza Roma e manifestare la loro rabbia per i ritardi nel passaggio del depuratore di via Crati sotto la gestione di Acqualatina S.p.A. e il conseguente via libera allo scarico in fogna delle acque scure.Dopo i soldi spesi per gli allacci alla rete pubblica e i ripetuti rinvii all’entrata in esercizio del depuratore, i cittadini aderenti all’associazione consortile hanno chiamato a raccolta anche i residenti de Le Salzare: per questi ultimi stessa sorte, stessi oneri sostenuti per alcun servizio.A fra traboccare il vaso e prendere la via della piazza sembrerebbe essere stata l’interruzione di qualsiasi canale di comunicazione tra il Municipio e la dirigenza del Consorzio.Altrettanto decisivo è stato sicuramente il mancato rispetto delle scadenze che, di volta in volta, venivano propinate dal sindaco e dagli assessori ai cittadini al trapasso della precedente.Così negli anni si sono succeduti cronoprogrammi, piani d’azione e tabelle di marcia con l’unico comun denominatore della puntuale disattesa.A data da destinarsi ma certamente prima della manifestazione, la conferenza stampa del consorzio in cui saranno ulteriormente chiarite le ragioni dei cittadini, fiaccati da anni di vana attesa.La rabbia e la frustrazione, fanno sapere dal comitato, troveranno sfogo negli striscioni e nei cartelli che mostreranno in piazza, mentre si sta diffondendo un volantino per trovare il massimo consenso e la partecipazione dei cittadini.Sembra, dunque, che si vada verso una prova di forza tra la capacità della dirigenza del consorzio di aggregare il malcontento dei cittadini e il consenso e la fiducia di cui ancora gode l’amministrazione nelle borgate.