Ieri si è celebrata ad Aprilia la festa della Liberazione del 25 Aprile, la manifestazione si è svolta in un clima di partecipazione popolare, con un grande corteo di cittadine e cittadini colorato e festoso. La sezione locale dell’ANPI ha ricordato anche, nel Centenario dell’assassinio per mano fascista, Giacomo Matteotti e il Partigiano Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il tutto si è svolto in un clima di sostanziale unità. Come Partito Democratico ci riconosciamo nelle parole di Filippo Fasano presidente dell’ANPI di Aprilia. Citiamo un passaggio per noi significativo “ …Oggi, 25 Aprile, è la Festa laica più importante della Nazione come ce ne sono tante in giro per il mondo. Momenti di vita nazionale che ricordano le conquistate Libertà, in cui un popolo si riconosce come comunità e riconosce, negli incroci della propria storia, un consolidato fondamento su cui costruire il proprio futuro. “ E non abbiamo alcuna difficoltà a mostrare apprezzamento per il discorso di Lanfranco Principi, sindaco di Aprilia che ha saputo ricostruire il contesto storico degli anni tragici della fine della seconda guerra mondiale e ci pare giusto riportare uno dei passaggi più importanti “...E in effetti per la nostra Italia la Resistenza ha significato una presa di coscienza collettiva, guidata dalle forze libere, antifasciste e democratiche, sottese a ideologie profondamente diverse tra loro ma unite per spezzare le catene di un regime ingiusto, che ha mostrato il suo volto peggiore attraverso l’eliminazione fisica o l’allontanamento forzato degli oppositori politici, la soppressione della libertà di voto e di opinione, attraverso le leggi razziali. …”
Spiace notare che mentre il sindaco diceva quelle sagge parole, mentre Salvatore Lax, esponente di Fratelli d’Italia e Presidente del consiglio comunale era in piazza al Monumento dei caduti, a Campoverde come ogni anno, andava in scena la solita pagliacciata revisionista di alcuni vecchi arnesi fascisti e neofascisti di fronte ad un cippo posto su una proprietà privata.
Quel cippo che ricorda le “gesta” di alcuni combattenti fascisti. A questa manifestazione era presente il capogruppo di FdI Edoardo Baldo. A noi questo pare un gesto grave e che dimostra l’incapacità di comprendere la differenza tra le ragioni di chi in quei momenti così terribili seppe combattere per la libertà delle nostre terre e chi combatteva a favore della tirannia fascista. Quello di Baldo è un atto grave, ma non isolato. Si inserisce in un contesto che vede molti esponenti della sua parte politica in difficoltà nella giornata del 25 aprile.Per la stessa Giorgia Meloni quella di ieri è stata un’altra Liberazione celebrata con sforzo sotto il minimo sindacale. Appena Venti minuti di presenza all’Altare della Patria e dieci righe su Internet. Auspichiamo che Lanfranco Principi faccia leggere il suo discorso ad Edoardo Baldo e lo convinca per il futuro a comportamenti istituzionalmente più corretti.
Alessandro Cosmi – segretario PD Aprilia