IL CIMITERO DI APRILIA: TRA DISSERVIZI E EMERGENZE

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Tra un anno non ci saranno più loculi disponibili. L’assessore Moroni pensa ad un progetto di finanza

Niente nuove bacheche: per gli apriliani gli avvisi mortuari funzionano meglio sui social

di Riccardo Toffoli

Situazione al limite al cimitero di Aprilia. Fontane non funzionanti, scale rotte, ascensori non funzionanti, una puzza che si sente sparsa per tutta l’area. L’idea di un cantiere continuo e un accatastamento di loculi che non dà respiro e, soprattutto, non dà dignità al culto dei morti. Questo è avvenuto perché il cimitero di Aprilia era sorto per coprire una cittadina di poche migliaia di anime e in pochi anni, tra il boom economico ed edilizio, Aprilia è arrivata a 80 mila abitanti. A tale situazione, non si è provveduto con una programmazione ad ampio respiro ma si è rincorsa l’emergenza e non si è avuto il coraggio di lasciare la storia di Aprilia al suo cimitero storico e trovare un’area più ampia in grado di coprire il nuovo fabbisogno. A questa situazione purtroppo si aggiunge l’amara constatazione del nuovo assessore ai lavori pubblici Marco Moroni: “Tra 12/15 mesi, anche con i loculi costruiti grazie al nuovo appalto, siamo in emergenza. Non ci saranno più spazi”. E come fare?

L’ASCENSORE ROTTO: MA L’ALTRO HA SEMPRE FUNZIONATO

Da diversi mesi l’ascensore ovest da 12 posti è inutilizzabile. Si è rotta la scheda. “Ne siamo venuti a sapere la settimana prima di Natale- ci spiega l’assessore Moroni- ci siamo subito mossi per risolvere il problema che non è da poco. L’ascensore usa pezzi che non sono più in commercio. Ora abbiamo trovato la scheda e a metà gennaio sarà di nuovo funzionante”. Ma i disabili hanno potuto tranquillamente accedere ai piani superiori del cimitero. Attualmente il cimitero di Aprilia ha tre ascensori. Uno sulla parte ovest del cimitero vecchio, quello appunto rotto ed è del 2008. Uno nel nuovo cantiere che non è stato ancora collaudato e quindi non funzionante. Poi ce n’è un altro che ha sempre funzionato, a sei posti, ed è nell’ala est dell’ultimo braccio del cimitero vecchio risalente al 2016. Da qui si accede al piano superiore e tramite una serie di montascale, si può arrivare ovunque.

LE SCALE ROTTE

Un capitolo a parte riguarda la nuova area di cantiere. Nonostante i lavori non siano ultimati, l’amministrazione comunale ha dovuto utilizzare i nuovi loculi per scongiurare l’emergenza con tutte le problematiche relative. Tra cui una evidente: i gradini rotti. “Vorrei chiarire un presupposto: Se tutto non è a posto, non firmeremo il verbale di consegna del cantiere –ci annuncia l’assessore- Quell’appalto ha una serie di evidenti lacune. Non è stata prevista ad esempio la costruzione dei frontalini, motivo per il quale sarebbe impossibile mettere la lapide. Non è stata prevista neppure la posa del cavo elettrico per alimentare le luci votive”.

UN CANONE DI MANUTENZIONE DA AUMENTARE

“Con sessanta mila euro l’anno non è possibile dare un servizio idoneo per la manutenzione del cimitero”- è la constatazione dell’assessore Moroni su tutta una serie di problematiche. “Il grado di civiltà di una città si misura anche sulla tenuta di un cimitero –ha proseguito- ed è necessario che il servizio di manutenzione sia efficiente. Pochi spicci sono inutili a dare il giusto servizio ai cittadini”.

TRA UN ANNO E’ DI NUOVO EMERGENZA

Non è possibile continuare a rincorrere l’emergenza. Ne è consapevole l’assessore Moroni che lancia l’idea di una soluzione definitiva in grado di risolvere per un decennio almeno il problema della cronica assenza di loculi. Attualmente nel cimitero di Aprilia ci sono 19 mila 500 anime. Il tasso di mortalità ad Aprilia è all’1%. Significa che ogni anno, si registrano in città circa 700 decessi. Con i nuovi lavori, si riescono a recuperare circa 450 nuovi loculi. Altri 400 loculi saranno liberati grazie alle estumulazioni delle salme degli anni 90, 91 e 1992. Si liberano così 850 posti. Altri cento sono sparsi nelle vecchie strutture. “Siamo consapevoli quindi –ha detto Moroni- che entro un anno ci ritroveremo di fronte all’emergenza. Attualmente ho chiesto alla Progetto Ambiente di accelerare le estumulazioni. Però vorrei sottolineare che i numeri non saranno quelli previsti. Per tutta una serie di motivi che riguardano anche la conservazione delle salme”.

IL PROGETTO DI FINANZA

Attualmente l’ipotesi non è stata ancora discussa in maggioranza, ma per Moroni l’unica strada percorribile è un progetto di finanza. “Il Comune non ha aree idonee per un nuovo cimitero –ha detto- quindi l’unica soluzione è allargare l’attuale. E ci sono i margini per farlo. Purtroppo dobbiamo dare una risposta a lungo raggio e programmare un progetto di finanza che possa garantire alla città almeno 8 o 9 mila loculi. Inoltre è indispensabile incrementare le cremazioni”.

 

A PARTE: LE AGENZIE FUNEBRI RINUNCIANO ALLE BACHECHE: GLI AVVISI MORTUARI SARANNO SUI SOCIAL

Ad agosto era scoppiato il “caso” quando le agenzie funebri della città si sono viste recapitare sanzioni amministrative per le affissioni cosiddette “abusive” degli avvisi mortuari. Si tratta degli annunci di morte, degli anniversari che vengono affissi “fuori dagli spazi preordinati presenti nelle zone interessate”. Soltanto che i quartieri di Aprilia non hanno proprio alcuna bacheca per gli annunci mortuari nonostante sia previsto da uno specifico regolamento comunale. Tranne nel centro urbano dove ci sono le bacheche della parrocchia di San Michele, pochissimo o nulla c’è nel resto della città e così era consuetudine delle agenzie funebri di collocare qualche manifesto dove fosse stato possibile nelle zone che maggiormente frequentava il defunto e in prossimità delle parrocchie dove si tenevano le funzioni funebri. Spazi ricavati un po’ alla meglio, magari su qualche cabina dell’Enel o su altri spazi pubblici. In alcuni casi, come per le cabine dell’Enel, però c’è ora l’autorizzazione ad alcuni artisti di utilizzarle per dei disegni. Poi le segnalazioni si sono sparse e il comando della Polizia Municipale non si è più potuto girare dall’altra parte. Ad agosto sono iniziate a fioccare le prime multe. Seguendo le indicazioni del regolamento comunale, le agenzie funebri hanno allora concordato con l’assessore un piano per la collocazione di 18 bacheche presso tutte le parrocchie della città di Aprilia, comprese quelle periferiche quindi, una al cimitero e un’altra al centro anziani. La collocazione delle bacheche sarebbe stata a carico delle agenzie funebri di Aprilia. Ora tutto è saltato. “Ho incontrato qualche giorno fa le maggiori agenzie funebri di Aprilia chiedendo tra l’altro a che punto stessero le bacheche –ci ha dichiarato l’assessore Moroni- mi è stato detto che non era più loro intenzione portarlo avanti perché con i social funziona benissimo e che le famiglie non solo non hanno richiesto la pubblicazione cartacea di avvisi mortuari, ma che preferivano la pubblicazione sui social e online”.