IL CONSIGLIO COMUNALE RITROVA L’UNITA’ SUL NO AL PROGETTO DI DISCARICA

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Il 23 gennaio la prima riunione della conferenza dei servizi in Regione sul progetto a Sant’Apollonia

Aprilia Civica: “L’obiettivo raggiunto grazie a noi”. Da Palazzo nessuna nota stampa ufficiale o commento mentre i consiglieri di maggioranza rivendicano il risultato

 

di Riccardo Toffoli

Il Consiglio comunale ritrova l’unità sul no alla discarica. L’opposizione civica: “Un risultato ottenuto grazie al nostro lavoro”. Il Consiglio comunale si è riunito venerdì 19 gennaio in mattinata. Unico punto all’ordine del giorno: il progetto di discarica in località Sant’Apollonia per il quale si apre la conferenza dei servizi il prossimo 23 gennaio in Regione. Il Consiglio, dopo la spaccatura di dicembre, ritrova l’unanimità su un tema importante e fortemente sentito in città. La nuova maggioranza Principi aveva “rotto” ai primi di dicembre quando l’opposizione civica aveva presentato una delibera per chiedere la sospensione delle nuove autorizzazioni sui progetti di impianti in tema dei rifiuti, in attesa della definizione delle nuove competenze e a seguito dell’abolizione degli Egato da parte della amministrazione regionale targata Rocca. Prima un comunicato del sindaco e poi la bocciatura della proposta nel Consiglio comunale del 23 novembre scorso avevano sancito di fatto una nuova linea della maggioranza Principi sul tema rifiuti. Per oltre un mese la politica ha discusso in maniera accesa. Nel Consiglio comunale del 12 dicembre scorso l’assessore all’urbanistica Roberto Boi aveva fatto approvare il vincolo della campagna romana sul territorio nord di Aprilia mentre il punto sulle osservazioni al progetto di discarica, in scadenza al 14 dicembre successivo, era stato cassato. Venerdì 19 gennaio, invece, la rottura si è ricomposta. Maggioranza e opposizione, 23 consiglieri presenti in aula, hanno votato insieme una proposta di delibera che ribadisce e condivide le osservazioni al progetto di discarica a Sant’Apollonia, esprime la contrarietà al progetto, esprime parere negativo alla eventuale variante urbanistica e affida il mandato al Sindaco, quale massimo responsabile della salute pubblica, di esprimere parere contrario.

IL PROGETTO: IL 23 GENNAIO LA PRIMA RIUNIONE DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI

Va precisato che il termine “discarica” che rimanda a quelle che c’erano negli anni ’70 e ’80, e che oggi non esistono più, non è propriamente indicativo dei progetti di oggi. I progetti in essere sono finalizzati alla realizzazione di depositi di rifiuti che per sintesi vengono chiamati discariche, ma che arrivano insomma già trattati e sui quali c’è un controllo e un monitoraggio attento. Per cui nulla c’entrano con le discariche di quel periodo. Il 23 gennaio si terrà la prima riunione della conferenza dei servizi sul progetto promosso da Frales che prevede la realizzazione di un deposito definitivo di rifiuti atto a garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina per una capacità utile di abbancamento di circa 940.000 mc di rifiuti. La proposta di Frales ricadrebbe a Sant’Apollonia, in via Scrivia. Il sito individuato risulta essere su più lati dei confini, adiacente alla vecchia discarica di rifiuti urbani di Aprilia degli anni ’80. Il parere dell’Arpa giunto negli uffici regionali il 14 dicembre, lascia aperti ancora alcuni nodi ma sembra superare le criticità iniziali. Pur scrivendo che sono state presentate le integrazioni richieste, l’Arpa chiede lumi sulla procedura in merito ad alcuni superamenti di valori per i quali era stato riscontrato che fossero “ascrivibili al fondo naturale dell’area”. L’Arpa inoltre sollevava il problema della vicinanza con l’ex discarica di rifiuti. “Veniva evidenziato che, per quanto di conoscenza di Arpa Lazio, entrambi i siti –si legge nella nota- sono stati censiti come siti potenzialmente contaminati, con iter procedurale attualmente in corso”. Anche su questo punto il proponente ha assicurato che l’area di progetto non interferisce con la discarica adiacente. Altri punti individuati dall’Arpa, riguardano le acque sotterranee, le emissioni in atmosfera e la fase di cantiere. Il parere dell’Arpa è sicuramente tra i determinanti per l’esito finale della conferenza dei servizi.

LA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Durante la seduta del Consiglio comunale di venerdì 19 gennaio, tutti gli esponenti delle liste di maggioranza e di opposizione hanno preso la parola per ribadire di fatto la contrarietà al progetto. La delibera approvata e integrata con gli emendamenti delle liste di maggioranza e opposizione, parte da un concetto politico: la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica tramite un potenziamento della raccolta differenziata. Quindi si fa presente come Aprilia sia ad oltre il 70% di raccolta differenziata e come si sia aggiudicata negli ultimi anni diversi premi. Si ripercorre quindi un po’ di storia: il piano regionale dei rifiuti del 2020, il commissariamento dell’ato di Latina per l’individuazione del sito di discarica della provincia, la cancellazione degli Egato da parte della giunta Rocca. La delibera, quindi, entra nelle dinamiche del territorio citando la forte interazione tra aree abitate, aree agricole e contesti produttivi/industriali. Viene citato lo studio epidemiologico e i risultati che dimostrano come “nella zona 5 (area che ricomprende il sito di S. Apollonia) è stata riscontrata una mortalità più elevata rispetto all’intero Comune di Aprilia”. Si fa presente come nel Comune di Aprilia sia già presente un’impiantistica che assorbe quantità di rifiuti provenienti anche da altri ambiti provinciali e che lo stesso piano dei rifiuti impone una certa omogeneità sui territori in modo da non gravare solo alcuni Comuni del peso di certa impiantistica. Inoltre la delibera fa riferimento ad alcune produzioni agricole come il vino e il miele. Viene inoltre evidenziato come il sito sia inserito nella perimetrazione della campagna romana, da poco approvato in Consiglio comunale.

L’OPPOSIZIONE: “QUESTA DELIBERA? MERITO NOSTRO. PRINCIPI? SULLA DISCARICA PROFILO BASSO”

“Esprimiamo soddisfazione per la delibera di contrarietà al progetto di una discarica in località Santa Apollonia votata questa mattina in Consiglio comunale. –ha commentato Aprilia Civica- Delibera che, grazie soprattutto al lavoro politico svolto in queste settimane dalla nostra coalizione civica, ha visto ritrovare l’unanimità all’interno della massima assise.  Rivendichiamo con forza questo risultato visto e considerato che la nostra mozione, che intendeva chiedere la sospensione di tutte le istanze aventi ad oggetto la localizzazione, l’ampliamento e la gestione di impianti di selezione, trattamento e smaltimento rifiuti nelle more della nuova legge regionale, dopo essere stata inspiegabilmente bocciata nel recente passato, questa mattina è stata finalmente assorbita nella delibera generale. Con essa la tutela della salute, della periferia, delle eccellenze prodotte in zona, delle api e di evitare inoltre di appesantire ulteriormente il traffico veicolari con il transito quotidiano di mezzi pesanti pieni di rifiuti. La città di Aprilia ospita già diverse realtà produttive molto impattanti dal punto di vista ambientale e, a nostro avviso, il territorio non può sopportare un ulteriore progetto industriale come quello di un deposito di rifiuti. Aprilia, come amiamo dire da sempre, ha già dato”. Dalla maggioranza nessuna nota ufficiale e neanche dall’amministrazione tanto che la stessa opposizione affonda: “Non abbiamo potuto in ultimo non notare il silenzio del sindaco Principi. Ancora una volta, registriamo un atteggiamento politico del primo cittadino a dir poco superficiale. Come aveva fatto in occasione dell’atto sulla cosiddetta “Campagna romana”, Principi preferisce il profilo basso anche sulla contrarietà alla discarica”.

UN’ALTRA APRILIA: “RICOSTRUZIONI FANTASIOSE”

I consiglieri di maggioranza sembrano molto più attivi dell’esecutivo Principi nella comunicazione dell’atto appena approvato. In Consiglio comunale hanno detto la loro rivendicando la scelta del no alla discarica. È la coalizione politica, quindi, che ha deciso di rispondere ad Aprilia Civica il giorno dopo. “ll Consiglio Comunale, la Commissione Urbanistica e Ambiente, sembravano aver sancito un’unità di intenti nel dire no al progetto di discarica in località Santa Apollonia, tanto che il lavoro puntuale predisposto dall’assessorato all’ambiente e da quello all’urbanistica, aveva ricevuto l’apprezzamento anche da parte della minoranza. –ha scritto la coalizione- Purtroppo però una volta spenti i riflettori, il copione non cambia e nonostante l’atto politico completo votato all’unanimità, l’opposizione si lascia andare a ricostruzioni fantasiose, fuori luogo, in netto contrasto con l’unanimità di intenti dichiarata in aula e finalizzata alla difesa del territorio”. “Al netto delle polemiche strumentali e del tentativo di qualcuno di piazzare bandierine sparse senza aggiungere un solo elemento utile alle osservazioni presentate nelle sedi deputate, -ha continuato la coalizione di maggioranza- la nostra maggioranza ha finalmente avviato l’iter per difendere il nostro territorio, lavorando alla definizione del perimetro della campagna romana, mettendo in rilievo l’utilità per il nostro territorio degli effetti prodotti dalla sentenza del Tar relativa al decreto del Commissario Bonsignore che individuerebbe un ulteriore sito su cui progettare un’altra ipotesi di discarica. Sempre la nostra maggioranza si è fatta carico di evidenziare il paradosso derivante dal destinare a discarica un terreno adiacente un’area che andremo a bonificare con i fondi del Pnrr. Con queste considerazioni abbiamo potuto completare con elementi tecnici un documento politico, rimarcando ancora quegli elementi che a maggio le nostre osservazioni per contrastare il progetto avevano già puntualizzato”.

 

BOI: “TERRA PERCHE’ NON HAI FATTO IL CONSIGLIERE REGIONALE?”

Tra i pochi sipari del consiglio di martedì 19 gennaio c’è sicuramente il botta e risposta tra l’assessore all’urbanistica Roberto Boi e l’ex sindaco Antonio Terra. Boi prende la parola durante il dibattito rimarcando alcuni punti di contrarietà al progetto e poi fa un’analisi tutta politica: Aprilia nonostante sia una delle più grandi realtà demografiche ed economiche del Lazio non ha e non ha mai avuto un consigliere regionale. “Sarebbe una garanzia degli interessi della città alla Regione che per noi è la più importante istituzione di riferimento in grado di dare servizi e soldi” –ha detto Boi che ha teso subito la mano all’ex sindaco. “Nelle scorse amministrative non solo ti volevamo candidare ma ti votavamo tutti –ha detto Boi platealmente- ma tu non ti sei voluto candidare. Io butto lì il tema perché se ne riparlerà tra quattro anni, ma è giusto prepararci”. A bacchettare Boi, non tanto velatamente, è stato prima di tutto il suo collega di maggioranza, il consigliere di FdI Vincenzo La Pegna che ha bollato il discorso come un “volo pindarico” ma ha anche detto: “tra quattro anni vedremo, intanto noi abbiamo un nostro Sindaco”. Che, insomma parafrasando, potrebbe candidarsi alle prossime regionali. Anche Terra non l’ha presa bene. “Tutti che vogliono determinare il mio futuro politico –ha risposto- non vi preoccupate. Il mio percorso politico lo decido io”. Sono decenni che ci si chiede il perché questa città non riesca ad esprimere un consigliere regionale. Tutti (a parole) prima della campagna elettorale e dopo le elezioni, si dicono pronti a “sacrificarsi” per eleggere questo o quello. Poi quando la campagna elettorale si avvicina, ci si lascia tentare dalla candidatura in quella o quella lista e ci si spacchetta. Altri preferiscono sostenere i propri esponenti di “corrente” all’interno del partito, anche andando a pescare a Latina, Minturno o Fondi (citate a caso per carità, ndr) senza che neanche si siano mai visti in città o, in alcuni casi, senza neanche conoscerne i volti. Se fosse stato candidato Terra quindi, sarebbe poi stato effettivamente votato? Ce l’avrebbe fatta? Noi de Il Giornale del Lazio da anni sponsorizziamo questa battaglia di rappresentanza e siamo convinti che per far questo, però, serva prima di tutto un passo indietro di tutti i politici e i soggetti politici presenti in città con la firma di un accordo politico tra le parti.

IL SIPARIO CARACCIOLO-PRINCIPI FINISCE IN “BUON ANNO”

Un piccolo sipario invece si è aperto su face. A far scoccare la scintilla un post dell’ex tenente della Polizia Municipale e poi assessore al commercio nel governo Terra Gianfranco Caracciolo. “Dal febbraio 1987 –ha scritto l’ex assessore- ad oggi, non ricordo un solo Consiglio comunale in cui il Sindaco non abbia detto una sola parola…..e per altro, su un argomento di primaria importanza”. Il sindaco gli ha commentato: “Buon anno anche a te”. Non è la prima volta che il sindaco commenta o mette mi piace ai commenti di politici dell’opposizione. Mentre per la seconda volta ha utilizzato: “Buon anno”. Lo ha fatto in un comunicato di risposta all’opposizione qualche settimana prima.