Infuriati I cittadini e commercianti della frazione di Tor San Lorenzo : “ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI SE CI SEI BATTI UN COLPO”

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Infuriati I cittadini e commercianti della frazione di Tor San Lorenzo per l’abbandono della costruenda Piazza Falcone e Borsellino. Un abbandono come ci spiega uno dei più noti commercianti con attività proprio intorno alla piazza, che la stessa visto il degrado e la droga che gira, non da lustro ai due eroi trucidati dalla mafia per la legalità e la giustizia. Una piazza come si vede dalle foto piena di rifiuti, con pavimenti già macchiati di vernice, aiuole con erba alta che è già cresciuta tra le giunture del pavimento che presto sarà divelto. Una recinzione provvisoria in diversi che permette di entrare in un’area di cantiere per i troppi punti aperti nella recinzione, erba alta tra le aiuole che sostituiscono cespugli di rose e panzè, aiuole  ancora in fase di lavorazione. Una lavorazione che non si riesce a portare a termine da oltre quattro anni, un’opera pubblica che secondo l’amministrazione uscente del M5S, doveva essere un fiore all’occhiello di tutte le opere realizzate in Ardea. Nulla di tutto questo, la piazza è abbandonata al degrado come ci dicono alcuni commercianti, altri invece puntano il dito sul degrado proveniente dal continuo spaccio della droga che vede in prevalenza venditori stranieri e giovani assuntori anche di buone famiglie del paese, famiglie  forse ignare di quanto accade. Il commerciante ci chiede di poter lanciare un messaggio all’assessore ai lavori pubblici e dice: “Assessore se ci sei batti un colpo, se invece sei incapace di far portare a termine un’opera dimettiti, ma con te tutti quei politici che non sollevano il problema” Richieste pesanti, ma come dargli torto dopo un anno e mezzo dal suo insediamento? Intanto la popolazione della frazione lamenta anche l’assenza della vigilanza soprattutto della polizia locale, del disinteresse del delegato alla sicurezza ed al decoro urbano nel curare il parco antistante la piazza lasciato sempre più in abbandono ed alla mercè di vandali e spacciatori.

Luigi Centore