Intervista a Fabio Altissimi Patron di Rida Ambiente che tuona: “Sui rifiuti nessun cambio di linea per ora da Principi”

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FABIO ALTISSiMI

“FACCIO L’IMPRENDITORE. HO UN OBIETTIVO. QUELLO DI CHIUDERE IL CICLO DEI RIFIUTI”

Bufera sulle dichiarazioni del mancato inserimento del sito individuato dal commissario nella perimetrazione del territorio apriliano da inserire nelle tutele della campagna romana

FABIO ALTISSiMI

di Riccardo Toffoli

La bocciatura della mozione presentata da Aprilia Civica sui rifiuti per Fabio Altissimi, patron della Rida Ambiente che gestisce l’impianto rifiuti di Campoverde, non ha grande significato. “La politica sui rifiuti è monomandataria. Fa capo all’ex sindaco Terra” – ci liquida in una intervista nella quale conferma di non aver avuto alcuna interlocuzione con il Comune di Aprilia nonostante ci siano diversi procedimenti giudiziari e amministrativi pendenti. Uno fra tutti il benefit ambientale che il Comune di Aprilia pretende e che gli uffici comunali quantificano in circa 9 milioni di euro. Poi ci sono due progetti. Uno, approvato dalla Regione Lazio nella conferenza del 23 giugno scorso e presentato dalla società M.T.S. AMBIENTE INNOVAZIONI E TECNOLOGIE collegata sempre a Rida. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto che lavorerà i rifiuti di scarto provenienti da altri impianti e altrimenti destinati a discarica, per ottenerne combustibile. Il 3 agosto, su sollecitazione di Aprilia Civica, il consiglio comunale ha votato una delibera in cui ha impegnato il sindaco a presentare ricorso al Tar. Il ricorso è stato già depositato. Per questo impianto manca l’autorizzazione finale che dovrebbe essere una formalità dopo il parere positivo della conferenza dei servizi, ma che di fatto ancora non c’è. L’impianto andrà a trattare 495mila tonnellate annue, incrementabili con autorizzazione, a 825 mila tonnellate annue, lavorando sui rifiuti di scarto prodotti da altri impianti di trattamento dei rifiuti per produrre il cosiddetto Css, il combustibile solido secondario. Sorgerebbe nei terreni di fronte agli uffici di Rida. Di agricolo c’è molto poco, qualche ulivo in una zona cuscinetto tra le grandi piste della Bridgestone e l’impianto di Rida. Poi c’è la Frales il cui procedimento è in valutazione alla conferenza dei servizi della Regione. È stata riaperta la finestra di 15 giorni e i tempi quindi si vanno stringendo. Dopo due no a Paguro, la Frales propone nuovamente il tema della discarica. La proposta prevede la realizzazione di un deposito definitivo di rifiuti atto a garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina che, ricordiamo, è stata commissariata dalla Regione Lazio proprio perché mancante di una discarica e perché la politica provinciale non è stata in grado di mettersi d’accordo sulla localizzazione del sito. La proposta di Frales ricadrebbe a Sant’Apollonia, in via Scrivia. Il sito individuato risulta essere su più lati dei confini, adiacente alla vecchia discarica di rifiuti urbani di Aprilia degli anni ’80. Poi c’è il commissario straordinario nominato dalla Regione per individuare il sito della discarica. Dei tre siti individuati, uno ricade ad Aprilia, in via Pontoni. Anche contro questa ipotesi, il Comune di Aprilia ha presentato ricorso. La precedente giunta regionale aveva passato la palla ai nuovi organismi, gli Egato dei rifiuti che la nuova amministrazione Rocca ha deciso di cancellare. Dunque tutto rimane così com’era. In attesa della definizione delle nuove competenze, la mozione di Aprilia Civica andava ad impegnare il Sindaco a richiedere alla Regione di sospendere tutti i procedimenti in corso. La maggioranza Principi ha deciso di bocciarla.

Dottor Altissimi. Dopo 10 anni, la politica apriliana si divide sui rifiuti. Cambierà qualcosa?

“Io credo che non sia mai stata unitaria la politica dei rifiuti. È sempre stata monomandataria, ha sempre fatto capo ad un unico soggetto, il precedente Sindaco Antonio Terra. Che oggi Lanfranco Principi faccia una cosa diversa, ce lo dimostrerà”.

Lei, quindi, crede che Principi nei fatti stia continuando sulla strada tracciata da Terra?

“Non so risponderle. Dico solamente che hanno fatto una perimetrazione di una campagna cosiddetta romana che parte da cinque mesi fa. Dalle carte che girano per i corridoi, sembrerebbe che si siano dimenticati di inserire l’area individuata dal commissario straordinario per i rifiuti”.

Nella precedente intervista, Le avevo chiesto se aveva avuto rapporti con Principi. In questi mesi c’è stata qualche interlocuzione?

“Assolutamente no. Principi si è insediato diversi mesi fa. A Lanfranco Principi abbiamo inviato una lettera di congratulazioni e lo abbiamo invitato a un tavolo presso il Comune o presso il nostro stabilimento, se avesse voluto portare i suoi assessori e i consiglieri saremmo stati lieti. A questo invito non ho ricevuto risposta. Sento invece una bagarre tra maggioranza ed opposizione. Si parla solo di rifiuti. Come se Aprilia avesse solo il problema dei rifiuti. Basterebbe andare nella zona industriale di Aprilia per vedere che otto chilometri di strade hanno buche da 50 cm”.

Eppure ci sono tanti procedimenti in corso. Tra questi il benefit ambientale. Con la sentenza sul parco dei Mille, i soldi del benefit potrebbero dare una grande mano al Comune che rischia il dissesto, se si riuscisse a trovare accordo…..

“La politica parla con tutti tranne che con Altissimi. Qualsiasi azienda del territorio viene ascoltata. Evidentemente hanno paura di parlare con me. Il silenzio non aiuta nessuno. L’invito rimasto senza risposta a Lanfranco Principi non mi fa avere buone speranze. Spero che un giorno capiranno che i problemi si risolvono parlando”.

Vicenda Mts. L’impianto ha avuto il via libera della conferenza dei servizi. Ma è arrivata l’autorizzazione definitiva?

“Non è arrivata l’autorizzazione. Se arriva l’autorizzazione, lo faccio indipendentemente da tutto. Mi piacerebbe che la politica capisse che i rifiuti non sono un problema che riguarda Altissimi. Sono un problema di tutti. Tutti i giorni andiamo al supermercato e compriamo carrelli di generi alimentari. Qui paghiamo di tutto e di più: borse, bottiglie, buste. Nel momento in cui abbiamo deciso di disfarci di questo materiale, pensiamo che sia un esclusivo problema di chi gestisce i rifiuti. A me sembra una roba poco intelligente. Non può essere un bene finché lo usi per alimentarti, poi diventa una bomba esplosiva nucleare quando li porti da me”.

La politica riflette il pensiero dei cittadini. Le faccio una domanda populista. Lei, ad esempio, vivrebbe vicino ai suoi impianti?

“Ho vissuto a Montarelli per 10 anni dove avevo sotto al mio balcone un’azienda di vernici. Vengo dai Castelli Romani, ho ereditato un immobile e sono tornato a vivere ai Castelli Romani”.

E vivrebbe vicino ad una discarica?

“Due terzi della mia vita li passo nel mio impianto. Vado a casa solo per dormire. Dalle 6 di mattina fino alla sera alle 20 sto dentro il mio impianto. Dormirci è il problema? Dopo aver fatto 14 ore dentro il mio impianto manca solo di dormirci. Se vuole ci posso provare”.

Veniamo alla discarica. Ci sono due procedimenti aperti. Il primo è quello della Frales. Il secondo è quello del commissario. Per Frales è stata aperta la finestra di 15 giorni per le osservazioni. Quali sono i tempi? È possibile che la prima riunione della conferenza dei servizi in Regione possa essere convocata a fine dicembre.

“Questo non lo so, dipende dalla Regione. Tra il 10 e il 12 dicembre si saranno conclusi i termini prescritti dalla Regione Lazio e da qui la Regione può fissare la data della prima conferenza dei servizi. Voglio sottolineare che la conferenza dei servizi sarebbe dovuta durare fino a giugno 2023 perché una Paur dura 180 giorni. Sono passati 360 giorni. Mi sembra che oggi iniziamo a lavorare su questo argomento. Il procedimento durerà 90 giorni dalla prima conferenza dei servizi. Entro maggio, quindi, sapremo di che morte dovremmo morire”.

Il fatto di inserire il territorio nord di Aprilia nella campagna romana potrebbe essere un muro per il progetto?

“Io penso che il muro verso Altissimi si sia creato verso il 2015 quando il precedente governatore ha ricevuto un laccio politico al collo per farmi una guerra. Fino a quel momento parlava di eccellenza dell’impianto di Rida Ambiente. Non mi meraviglio, quindi, che qualcuno oggi faccia una graficizzazione della campagna romana e si dimentichi di una parte di una cava individuata dal commissario straordinario per il sito della discarica dei rifiuti”.

Sta dicendo che in questa perimetrazione il territorio di Frales e di Paguro sono inseriti e quello del commissario no?

“Quello del commissario è parzialmente inserito. È sfuggita la penna ai geometri? Non è una cosa di oggi o di ieri. Si continua verso questa lotta contro Altissimi. Quali siano i veri interessi bisognerebbe capirlo. Essere messo sui giornali come la maledizione di Aprilia, è una roba veramente brutta. La Regione Lazio stanzierà con l’accordo del Comune e la parte di proprietà 14 milioni di euro per i siti inquinati di Sant’Apollonia. La Frales confina con questo sito. I giornali dovrebbero dare un’informazione vera. Noi abbiamo dei siti con rifiuti tossici. Viene fatta una perimetrazione di salvaguardia della campagna romana in un terreno dove ci sono sei ettari di rifiuti gettati”.

Questo Ato di Latina, manca di una discarica. La politica dovrebbe decidere dove fare questo sito perché altrimenti ad ogni fine procedimento si ricomincia da capo. Oggi si chiude un procedimento e poi se ne apre uno nuovo su un nuovo terreno. Se la politica decidesse dove fare questa discarica, il problema si risolverebbe……

“Quale sarebbe la domanda?”

Vorrei sapere, se per esempio lei, nel caso anche Frales dovesse avere esito negativo, ricomincerebbe con un altro progetto di discarica magari su un altro sito? O si rassegnerebbe?

“Uno fa l’imprenditore. Se si lavora solo per denaro non si farebbe l’imprenditore. Si farebbe, che ne so, il commerciante. L’imprenditore ha un obiettivo. Ad esempio vedersi chiudere il ciclo. Dopo Paguro avere un parere negativo di Frales, io potrei anche dire basta anche così. Tutto sommato il problema è vostro. Da 10 anni abito ad Ariccia e pago i rifiuti al Comune di Ariccia. Se pagate dal 2016 ad oggi, una Tari tre volte di più è un problema vostro. Questo non è un problema dell’imprenditore che vuole fare gli impianti, il problema è di chi paga. Noi tutti viviamo con i soldi che i cittadini pagano. Aprilia fa 22 mila tonnellate di materiale di rifiuti. Di questi 22 mila, 8 mila sono conferite in Rida Ambiente a 175 euro a tonnellata. Il restante del servizio costa circa 800 euro a tonnellata. Rida Ambiente per l’indifferenziato costa 175 euro a tonnellata. Per gestire un’azienda come la Progetto Ambiente che ha un bilancio di 16 milioni di euro, ne costa la differenza cioè 800 euro a tonnellata. Questa raccolta differenziata, avrà un realizzo di queste materie o faccio la raccolta differenziata solo per dire che faccio la differenziata?”.