Intervista al sindaco di Aprilia Antonio Terra a ridosso della pausa estiva

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“AL VIA TANTI CANTIERI CHE RISOLVERANNO PROBLEMI CRITICI DELLA CITTA’”

Prossimi interventi sulle condutture fognarie del centro per scongiurare gli allagamenti.  Sulle strade: “Una guaina eviterà che si rompano dopo cinque anni”.  Sul rinnovo carta d’identità il sindaco assicura: “Per le emergenze uffici a disposizione”

 

di Riccardo Toffoli

Per il sindaco Antonio Terra e per tutta l’amministrazione comunale il 2020 e il 2021 sono anni straordinari che ci si aspetta di dimenticare presto. La pandemia ha stravolto la vita quotidiana improvvisamente. Se Aprilia non ha vissuto direttamente la prima ondata a marzo 2020, si è immersa invece nel pieno della seconda ondata di settembre. Il virus è entrato nelle case degli apriliani, provocando lutti e sofferenza. Il modo di vivere è cambiato con il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine, le chiusure, lo stare in casa, nuovi sentimenti di paura. Cambiamenti epocali di cui hanno risentito gli uffici pubblici e l’amministrazione comunale alle prese con lo smart working, le difficoltà finanziarie e comunque servizi da garantire al cittadino. Per il sindaco Antonio Terra Aprilia ha reagito bene e la macchina amministrativa ha affrontato la pandemia positivamente. Terra guarda avanti, ai prossimi cantieri che stanno per partire e che daranno risposte attese da anni: il problema degli allagamenti, le strade colabrodo, ponti da mettere in sicurezza, strutture in fase di ultimazione come il palazzetto dello sport nel complesso Trentastelle o l’auditorium nel complesso Trasolini. Entrambi sono in costruzione e molto probabilmente saranno pronti per settembre od ottobre. Ma in piedi c’è anche l’ipotesi di due case di comunità, frutto degli investimenti del recovery plan. Si tratta di presidi sanitari dove i medici e gli infermieri lavorano in equipe con strumentazione diagnostica, in particolare per i malati cronici, gli anziani e le persone fragili.

Siamo al giro di boa estivo. L’opposizione parla di un bilancio negativo della sua amministrazione. È dello stesso parere?

“Non direi proprio. Abbiamo dovuto affrontare, e l’abbiamo fatto anche bene, quest’anno lunghissimo legato alla pandemia. Siamo molto soddisfatti perché la macchina amministrativa ha risposto bene insieme alla Asl e agli altri attori che hanno affrontato questa vicenda. Abbiamo mandato avanti le attività quotidiane nonostante molti dipendenti erano in smart working. Ci siamo dovuti abituare a governare le vicende in un modo diverso e, nonostante tutto, quello che ci siamo prefissati nel bilancio lo stiamo portando a termine. Al di là della gestione quotidiana dei servizi ai cittadini, ci sono tantissimi progetti che stanno per andare in porto. Parlo ad esempio di interventi straordinari sulle strade, una serie di gare importanti per la nostra città, ponti da riqualificare, realizzazioni di condotte di raccolta delle acque piovane nelle zone che normalmente si allagano quando piove. Da ottobre ci aspettano ulteriori cantieri e tra l’altro durante questo anno abbiamo partecipato a bandi importanti che daranno finalmente delle risposte a problemi critici della nostra città. Siamo fiduciosi perché ci dicono che i nostri progetti sono realizzati correttamente. Incrociamo le dita. In autunno avremo, sono fiducioso, risultati importanti”.

Alcuni servizi comunali però in questo anno di pandemia, hanno fatto infuriare i cittadini. Parliamo ad esempio del rinnovo delle carte d’identità. Molti cittadini lamentano ancora un tempo di ben sei mesi per un appuntamento. Oppure di una tettoia per l’ufficio postale centrale. Prima le file sotto le poste, oggi le file sotto al sole.

“La questione della tettoia delle poste non è purtroppo di nostra risoluzione. Abbiamo promosso delle riunioni con alcuni funzionari delle Poste per cercare di riaprire lo sportello di via Goito e arrivare ad una soluzione alternativa a quell’ufficio che è molto piccolo. Per il rinnovo delle carte d’identità il discorso è un altro. C’è una procedura diversa rispetto al passato e, non c’è nulla da fare, ci vuole più tempo. C’è un unico gestore che stampa le carte d’identità e che siamo costretti a mandare a Roma. Vorrei però rassicurare i cittadini. Quando c’è un’emergenza o ci sono delle scadenze importanti, come andare all’estero urgentemente per motivi di lavoro, i nostri uffici non hanno alcun problema a rilasciare una carta d’identità prima dell’appuntamento naturale. I nostri cittadini devono stare tranquilli. Ultimamente attraverso una convenzione abbiamo dato la possibilità ai tabaccai, inoltre, di emettere certificati importanti. Mi dicono che la soluzione sta funzionando e questo è un aspetto positivo che ci permette di velocizzare questo settore cruciale per la nostra amministrazione”.

Nell’anno della pandemia molte attività sono andate in sofferenza. Quest’anno avete previsto per le categorie in difficoltà delle agevolazioni Tari che vanno dal 20 al 60%. Si poteva fare di più?

“Ci verrà dato un ristoro su queste vicende. Questo ristoro verrà ridistribuito a chi è stato colpito di più a livello di attività produttive. Ci sono altre cose, come l’occupazione di suolo pubblico, che abbiamo messo a disposizione gratuitamente così come prevede il decreto nazionale e soprattutto siamo disponibili a valutare caso per caso se possiamo incidere ancora di più sulla Tari”.

In questi ultimi giorni abbiamo visto iniziare i lavori sul manto di alcune strade tra le più disastrate della città. Però i cittadini vedono interventi a macchia di leopardo. Un pezzo viene rifatto, un altro no, su un altro ci sono i lavori della Fibra. Insomma si può fare un po’ di chiarezza?

“In questi ultimi due anni tutti gli enti che si occupano di questi servizi hanno messo in piedi una serie di interventi sulla nostra città. E questo va visto positivamente. L’Enel ha svolto tantissimi lavori di potenziamento e ristrutturazione della rete e addirittura sposterà la cabina principale nella zona artigianale. L’Enel dovrà sistemare delle strade coinvolte nei suoi lavori e lo sta già facendo. Poi c’è la vicenda Open Fiber che sta quasi per essere ultimata. La Telecom-Tim in relazione alle rispettive esigenze, ha pensato di ricablare tutta la città arrivando alle periferie. Questa è stata un’occasione anche per noi di portare un servizio strategico nelle nostre periferie. Abbiamo autorizzato anche loro e dovranno rifare le strade interessate. Non ultimo c’è la vicenda del gas. In alcune zone abbiamo chiuso una serie di accordi come ai nuclei Colli di Mare e La Gogna. Stiamo allora intrecciando i vari interventi sulle strade. Può apparire che gestiamo la questione strade a macchia di leopardo ma dobbiamo attendere la conclusione di tutto e poi vedremo il risultato finale”.

Il rifacimento del manto stradale questa volta è duraturo? Negli anni abbiamo visto strade rompersi da un anno all’altro…..

“Sulle strade principali di accesso, parlo ad esempio di via Matteotti, via Carroceto, via Giovanni XIII oltre a fare l’asfalto in un certo modo, abbiamo steso una guaina. Si tratta di un ritrovato che stanno utilizzando un po’ tutti. Le fognature realizzate a suo tempo non sono state costipate bene e quindi sistematicamente quando rifacciamo l’asfalto, dopo cinque anni, il manto si spacca. Oggi abbiamo fatto degli interventi che sono più costosi ma daranno una soluzione definitiva. Come daremo una soluzione definitiva a via dei Mille, a via Moro e via Mascagni. Separeremo la raccolta delle acque piovane dalle fognature. Alcune cose sono in via di definizione, tra l’altro molte già appaltate. A breve saranno aperti tanti altri cantieri per la nostra città. In questi giorni inoltre stiamo intervenendo nei plessi scolastici con interventi anche importanti. Avevamo da 20 anni la biblioteca della Menotti Garibaldi inagibile che proprio questa mattina è stata demolita perché abbiamo realizzato dietro una nuova struttura. A settembre i nostri ragazzi entreranno in una scuola più sicura grazie a scale antincendio e ascensori e con un servizio in più che è quello della biblioteca”.

Nonostante i numeri impianti dei rifiuti presenti sul territorio, Aprilia è in emergenza rifiuti. Insomma abbiamo diversi impianti sul territorio, una differenziata che viaggia al 75% eppure abbiamo bollette Tari salate eppure l’emergenza…….

“Sulla questione delle bollette salate avrei qualcosa da dire. Una famiglia paga la bolletta come tanti altri servizi. Stiamo parlando di 30 euro al mese. Con una sola differenza: noi siamo costretti a venire sotto casa, prendere i rifiuti, portarli parte nella nostra azienda parte in altre, lavorarli, mandarli a discarica o nei Tmb. C’è un’emergenza perché c’è un problema grosso nel Lazio. Tra l’altro questa emergenza non finirà a breve termine perché in questo momento non mancano gli impianti di trattamenti, ma mancano gli impianti finali. Aprilia produce poco indifferenziato, ma ci sono Comuni come Roma o Latina, ma intorno a noi abbiamo tanti Comuni anche sul mare, che non raggiungono il 75% della differenziata come facciamo noi. In questo momento nel Lazio c’è un solo inceneritore che è a San Vittore ed è dell’Acea e ci sono pochissime discariche di servizio. L’ultima è stata riaperta con ordinanza della Raggi qui ad Albano. È un problema che tornerà su tavolo non solo dei sindaci ma anche della Regione Lazio. L’augurio che facciamo è che si trovi presto una soluzione. Tra l’altro aggiungo che, risolta la prima settimana, noi siamo nuovamente in emergenza perché da venerdì (16 luglio ndr) gli impianti che ci ha indicato la Regione stanno andando in sofferenza. Non è detto che da qui a sabato (24 luglio) non dobbiamo reintervenire attraverso un comunicato per decidere il da farsi. La soluzione sta in mano a chi ci governa. Devono trovare soluzione. Ad Aprilia il 75% dei rifiuti viene riutilizzato. Solo una piccola parte no e va in discarica. Purtroppo però siamo un’eccezione nel Lazio che continua a rimanere sotto procedura d’infrazione. Troppi Comuni ancora non sono arrivati alla soglia fatidica del 65% di differenziata”.

Revocery plan. Ad Aprilia pioveranno parecchi milioni di euro per investimenti. Come saranno spesi?

“Dobbiamo capire quale sarà il coinvolgimento dei Comuni e se sarà un coinvolgimento diretto. C’è il coinvolgimento sicuramente della Regione. In questi giorni stiamo lavorando sull’ipotesi di mettere in piedi delle case di comunità. La Regione sta dando il via libera per queste infrastrutture e siccome ad Aprilia c’è solo la casa della salute, si potrebbe aspirare a due case di comunità. Noi abbiamo anche una soluzione, perché abbiamo una villa confiscata. Iniziano quindi ad arrivare i primi segnali del Recovery. Noi siamo pronti. Abbiamo le idee chiare. Sappiamo cosa serve per i 55 nuclei abusivi. Al centro della città sappiamo quali sono gli spazi pubblici su cui intervenire. Aspettiamo di capire cosa ci chiederanno di fare. Già col Pinqua abbiamo realizzato una sorta di progettualità. I lavori fatti dai settori urbanistica e lavori pubblici danno delle risposte di programmazione. Dobbiamo solo capire se ci sarà un coinvolgimento diretto e quindi verranno dati i soldi direttamente ai Comuni o indiretto come avviene spesso, e allora risponderemo ai bandi nazionali e regionali”.

Questo è il suo ultimo mandato. Abbiamo visto l’ingresso in maggioranza di Vincenzo Giovannini e ora l’attivazione di un comitato interno alla maggioranza che sta incontrando forze politiche, movimenti e comitati. Dove si vuole andare a parare?

“Una delle questioni che ho ribadito ai miei e che sta nel dna delle liste, è che questo progetto civico deve andare avanti. Io farò di tutto perché questo progetto vada avanti così come l’abbiamo impostato. Le liste hanno iniziato a mettere in piedi un percorso di confronto con movimenti, associazioni, comitati. Lo facciamo per arricchire e allargare questa maggioranza. Ce n’è sempre bisogno. C’è un gruppo di consiglieri della maggioranza che sta svolgendo questo lavoro e tireremo una sintesi rispetto alle nostre idee e progetti e, in modo particolare, rispetto al modo di concepire la politica. È emerso il discorso dei partiti. Non mi sembra che potrà avvenire un ritorno nei partiti. Il progetto civico è presente nel consiglio provinciale e secondo me, rispetto anche a quello che continua ad essere l’atteggiamento della politica provinciale, sicuramente poco risolutivo rispetto alle esigenze dei territori, con il prossimo passaggio elettorale ad ottobre in oltre dieci Comuni della provincia ne vedremo delle belle. Ci saranno importanti novità. So che si stanno organizzando tante situazioni civiche all’interno dei Comuni. Avremo ancora di più potenzialità e quindi forza politica in provincia”.