Intervista all’assessore alle finanze Lanfranco Principi che spiega le novità sulla Tari 2021

387

 

“ORGOGLIOSO DI AVER DATO UN SEGNALE. SULLA TARI ABBIAMO INVERTITO LA TENDENZA”

Per Principi nel 2022 le riduzioni saranno maggiori: “In alcuni Comuni ci sono stati aumenti per il 20%”

 

di Riccardo Toffoli

Abbiamo parlato di tutte le novità introdotte sulla Tari 2021 (che troverete in dettaglio nell’articolo del consiglio comunale, ndr) con l’assessore alle finanze Lanfranco Principi che si dice “orgoglioso”. “Sono orgoglioso –ci spiega- di aver dato un segnale importante. Siamo di fronte ad una inversione di tendenza rispetto agli anni passati e finalmente per quasi tutte le tipologie, nel 2021 si pagherà meno per la Tari. Sono piccole percentuali di riduzione ma è un segnale e sono sicuro che il prossimo anno la riduzione sarà ancora più evidente”.

Parliamo prima di tutto della possibilità per le imprese, concessa dalla legge e inserita nel nuovo regolamento comunale, di uscire dal servizio pubblico della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Come avverrà?

“La norma consente agli imprenditori di staccarsi dal servizio pubblico della raccolta dei rifiuti e rivolgersi ad aziende specializzate nel settore. Gli imprenditori che vorranno, magari perché è più favorevole rivolgersi al privato per questo tipo di servizio, devono aver prodotto (entro il 31 maggio 2021 per il servizio del 2022) istanza e documentazione necessaria dove dichiarano la volontà di uscire dal servizio. Per chi non l’ha fatto entro il 31 maggio di quest’anno, potrà presentare domanda entro il 30 giugno 2022 ma usufruirà di questa facoltà a partire dal 2023. L’imprenditore abbatterà solo la parte variabile della Tari e dovrà continuare a pagare la quota fissa al Comune. Abbiamo fatto i primi ragionamenti all’interno dell’amministrazione per attrezzare la nostra azienda pubblica, la Progetto Ambiente, perché sia competitiva nel mercato. Tra le aziende a cui gli imprenditori potranno rivolgersi, ci sarà quindi anche la Progetto ambiente”.

Il 31 maggio è ormai passato. In pochi sapevano, forse sono poche le domande…..

“La norma quando è uscita non era definitiva. Ad oggi ancora non c’è chiarezza se c’è un reale risparmio per l’imprenditore e a quanto questo risparmio possa ammontare. Le domande che sono arrivate agli uffici comunali sono molto poche, quasi nulle. C’è ancora confusione, l’imprenditore ad oggi non è in grado di capire se gli conviene. Sicuramente si capirà molto di più alla prossima data utile che è fissata appunto al 30 giugno 2022”.

Alle attività produttive avete comunque garantito delle agevolazioni importanti per il 2021. Sono percentuali che arrivano al 60%.

“Quest’amministrazione, nonostante le criticità del periodo della pandemia, si dimostra attenta alle difficoltà delle attività economiche e delle famiglie. Abbiamo messo in campo una serie di iniziative sia utilizzando fondi comunali sia fondi del governo. Alle utenze non domestiche, con delibera di giunta, abbiamo intanto dato la possibilità di ampliare il numero delle rate. La richiesta deve essere formalizzata agli uffici, su modello che si trova sul sito del Comune. Potrà essere presentata fino a dicembre 2021. La richiesta è molto semplice. Abbiamo inoltre analizzato i comparti più penalizzati dalla pandemia e abbiamo garantito solo per il 2021 una riduzione che va dal 20 al 60%. Per il 2022 non so se ci saranno iniziative che possano essere sostenute dalle casse comunali e dallo Stato. Il comparto che ha subito maggiori disagi è sicuramente quello della ristorazione. Se l’impresa rientra nella tabella (che i lettori possono trovare qui sotto, ndr), la riduzione è automatica e l’imprenditore non deve fare alcuna richiesta. Se le attività non rientrano nella tabella ma hanno comunque subito un grave calo di fatturato e possono documentarlo, possono produrci documentazione adeguata. Possono fare istanza e gli uffici valuteranno la percentuale di riduzione pur non rientrando in questa tabella”.

Di media per le abitazioni sono previste riduzioni dell’1%. Come si è arrivati a questa riduzione?

“E’ emerso un fenomeno nella città di Aprilia, sia per le utenze domestiche sia per le non domestiche, di dati non congrui rispetto a quelli estrapolati al catasto. Non mi sento di chiamarli evasori. Si tratta di contribuenti che hanno pagato sempre la Tari ma su una superficie inferiore a quella che abbiamo riscontrato noi nel catasto. È stato fatto un lavoro certosino e non abbiamo ancora finito il lavoro. I primi dati però vengono alla luce. Da febbraio 2019, ossia da quando ho portato in Consiglio comunale un regolamento che inaspriva le sanzioni, cerchiamo di combattere l’evasione e sono sicuro che nel prossimo anno ci saranno dati ancora più significativi in merito. In più di qualche Comune diverso dal nostro, ci sono stati aumenti anche del 20% della Tari. Nel nostro caso, col sacrificio un po’ di tutti, siamo riusciti a invertire la tendenza sulla Tari con dei segni negativi. Di questo mi sento orgoglioso. Abbiamo lavorato bene”.

Il calcolo però penalizza chi abita da solo in piccoli appartamenti. Per queste situazioni, ci saranno addirittura degli aumenti. Perché?

“Il calcolo è imposto dall’Arera e non c’è alcun margine di intervento. È stata la mia caparbietà a voler a tutti i costi dare un segnale alla cittadinanza, anche piccolo. C’è ancora da fare. Spero di aumentare la percentuale di riduzione nell’anno 2022. La nota stonata, ed è l’unica categoria che subisce un aumento quantificato in circa 8 euro annui, riguarda il single che abita in un appartamento di circa 70 mq. È stato inevitabile e dovuto al metodo di calcolo dell’Arera”.

Il consulente, il dottor Rossini, ha detto in Consiglio comunale che il costo a tonnellata è di 401,19 euro mentre la media nazionale è di 350,55 euro. Perché paghiamo di più? Se ci fosse un calo del costo, ci sarebbero anche in questo caso delle riduzioni sulla Tari.

“Avevamo una convenzione con l’attuale azienda che raccoglie parte dei nostri rifiuti, la Rida. Avevamo un contratto con un prezzo calmierato della durata di tre anni. Alla scadenza, il contratto non è stato rinnovato. C’è aumentato così l’importo a tonnellata. Nonostante noi paghiamo di più a tonnellate il rifiuto, sono riuscito nel 2021 a far sì che la Tari diminuisse”.

Parliamo delle mozioni dei consiglieri Lombardi e Diamanti. Ci sono margini d’intervento per accoglierle?

“Abbiamo accolto politicamente le due mozioni. Abbiamo investito i nostri uffici per valutare la copertura economica per la mozione di Alessandra Lombardi e se è fattibile, non avremo difficoltà ad adottarla nel 2023. Per la mozione di Fiorella Diamanti c’è bisogno di un ragionamento più ampio. I comitati di quartiere sono delle associazioni e quindi bisogna fare un ragionamento generalizzato su tutte le associazioni senza scopo di lucro. Dobbiamo fare i conti con le casse comunali”.