LA CARICA DELLE 120 MILA GALLINE SU APRILIA

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KATIUSCIA BALDASSARRE

Riparte l’iter in Regione per i due siti di produzione di uova in via Fossignano e via dei Giardini

Katiuscia Baldassarre: “Non si possono tenere impianti del genere vicino a zone abitate”

 

KATIUSCIA BALDASSARRE

di Riccardo Toffoli

Riparte l’iter in Regione per i due siti per la produzione di uova nel Comune di Aprilia: uno in via dei Giardini e uno in via Fossignano. Con nota del 27 gennaio scorso l’area di valutazione di impatto ambientale della Regione Lazio ha invitato enti, associazioni, comitati e quanti interessati a presentare le proprie osservazioni ai progetti entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso. Ha invitato infine gli enti a presentare eventuale richiesta di integrazioni documentali entro 20 giorni. Katiuscia Baldassarre di Italia Viva tuona: “Sono siti che da tempo stanno lì. Non abbiamo capito ancora di che ampliamento si tratti: se di capannoni o di capi. Noi pensiamo sia necessario prima adeguare. Questo tipo di impianti non possono essere vicini a zone abitate”. Su entrambi i siti si parla di un totale di oltre 120 mila capi. Le due istanze risalgono a marzo 2023. Poi sono state avanzate richieste di integrazione. Anche il Comune di Aprilia ha avanzato una serie di richieste. Da allora non se ne seppe più nulla. Ora l’iter riparte.

IL SITO DI FOSSIGNANO

Il sito di via Fossignano ha una capacità massima di 61.210 capi, si legge nella relazione tecnica. Il centro zootecnico sarà costituito da 6 capannoni per l’allevamento degli animali e altri magazzini e locali funzionalmente connessi con l’attività. L’allevamento intensivo di pollame per la produzione di uova viene effettuato in sei edifici dedicati e il sistema di allevamento viene effettuato con modalità “a terra”.

IL SITO DI VIA DEI GIARDINI

Il sito di via dei Giardini ha una capacità massima di 61.127 capi. Il centro utilizzerà un’area complessiva di circa 35.000 mq. L’allevamento intensivo di pollame per la produzione di uova viene effettuato in otto edifici dedicati e il sistema di allevamento utilizzato rientra “tra quelli di cui al D.lgs. 267/2003 Allegato B (allevamento in sistemi alternativi) e viene effettuato con modalità a terra”. All’interno dei capannoni la deposizione delle uova avviene all’interno di strutture cosiddette “nidi”. Adiacenti ad alcuni capannoni sono presenti delle piccole aree di allevamento indicate come “giardini d’inverno” che consentono agli animali di razzolare in un ambiente più luminoso ed aerato.

BALDASSARRE: “NON E’ CHIARO DOVE SI VUOLE ARRIVARE”

Per Katiuscia Baldassare, presidente di Italia Viva di Aprilia, “non è chiaro dove si vuole arrivare”. “Non si è ben capito questo ampliamento se sia per nuovi capannoni o per l’aumento dei capi. –ci ha detto- Non possiamo quindi capire dove si vuole arrivare. Dall’urbanistica notizie concrete non ci sono state date. Il problema è uno. Questi pollifici sono in zone abitate. Sia uno che l’altro porteranno ulteriori problemi a chi ci vive”. Katiuscia Baldassare porta avanti una battaglia da tanti anni insieme ai residenti del quartiere.

Lei aveva già fatto diverse battaglie. Perché?

“Questi pollifici sono anni che ci sono. L’allevamento era diverso. Quando si cambiano determinate cose bisogna farle in base alle disposizioni. Quando questi due edifici sono stati acquistati dalla nuova società, si sono modificate le modalità di allevamento e non sono state adeguate le strutture a questo tipo nuovo di allevamento. Noi abbiamo avuto ondate di mosche da marzo a novembre. Un fenomeno che non ha interessato solo chi viveva nelle immediate vicinanze, ma tutte le zone limitrofe. In base alle verifiche, sono emerse alcune criticità. Stiamo parlando di tutte zone abitate, le case sono a 30 metri dal pollificio. Alcune persone hanno venduto le proprie abitazioni perché esasperati”.

Ora che è ripartito l’iter, cosa vi aspettate dal Comune?

“Vorrei prendere appuntamento con il commissario per spiegare questa situazione perché non possiamo passare un’altra estate in quelle condizioni. Bisogna fare urgentemente qualcosa. C’è bisogno di un adeguamento di quello che già c’è e verificare se quei pollifici possono rimanere ancora lì. Altrimenti fare come è successo a Borgo Montello dove è stato chiuso perché in zona abitata e portava troppi problemi. Non capisco perché allora a Borgo Montello è stato fatto chiudere e qui ad Aprilia si pensa in Regione di ampliare o i capannoni o i capi”

Katiuscia lancia un appello anche a tutte le forze politiche della città. “Noi siamo partiti e facciamo politica. –ha detto- Non facciamo politica solo quando bisogna chiedere il voto. Siamo politici che siamo sul territorio tutto l’anno. Non è che se sono nel Comune faccio e se non sono nel Comune non faccio. Anche in questo momento molto critico per la nostra città, chiedo ai politici di questa città di intervenire su tutti i disagi che la nostra città sta subendo. Lo chiedo a FdI, alla Lega che hanno la filiera, che hanno i referenti in Regione e possono intervenire. Tutti insieme ci dobbiamo mettere a combattere queste situazioni per questa povera città”.