La Domus Rutuli inizia la sua avventura di assistenza sanitaria a domicilio 8 anni fa, in un ristorante e su un tovagliolo di carta.
Io sono Simone, un piccolo artigiano che da sempre, mi piace ricordarlo, ha avuto il mito del medico condotto che visitava a domicilio e riceveva in cambio uova e ortaggi in segno di graditudine. Io ne sono stato testimone, perché seguivo il dottor Leonardo Nicola, che non mancava mai una buona parola ed un sorriso per mettere a proprio agio il paziente ed i familiari.
La Domus Rutuli nasce con questa idea, 7 giorni su 7, perché è ovviamente necessario essere professionisti e professionali e conoscere ed eseguire tecniche per qualsiasi tipo d’intervento sanitario, ma per esperienza questo non basta. L’infermiere a domicilio necessita anche di altre e specifiche capacità: sorriso, empatia, rassicurare pazienti e familiari.
Io sono stato fortunato, in questi anni. Ho incontrato infermieri straordinari.
Durante la pandemia siamo riusciti a sostenere la mole di lavoro e la pressione alla quale il Covid ci ha sottoposti, e stare in trincea ci ha fortificati e gratificati per ogni sacrificio fatto.
I problemi non sono ovviamente mancati, ma siamo andati avanti ed abbiamo coperto tutto il nostro territorio senza mai mancare di dare conforto o prestazioni domiciliari ai nostri pazienti.
Siamo stati ancor più consapevoli, in quei giorni, che non basta solo curare nel corpo il paziente, ma è necessario condividere ed ascoltare anche le sue paure ed incertezze.
Ovviamente non siamo infallibili, e a volte ci siamo trovati nella condizione di non poter dare risposte, ma nonostante ciò ci fa molto piacere che non sia mai venuta a mancare, da parte di laboratori di analisi, farmacie, compagnie assicurative e soprattutto nostri pazienti privati, la fiducia in noi riposta nel corso degli anni.
Ci auguriamo in futuro di riuscire a fare sempre di più e meglio, di continuare a dare con la nostra professionalità un seppur piccolo contributo al nostro amatissimo territorio, e ringrazio in occasione del nostro ottavo anniversario tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato fin qui all’avventura della Domus Rutuli, partita da una cena e da un progetto scritto un tovagliolo da un artigiano sognatore: Simone Petricca